FIACCHI, Luigi (Clasio)
Franco D'Intino
Nacque a Scarperia (Firenze) il 4 giugno 1754 da Alessandro e Francesca Bartolini (o Bartoloni). La famiglia, di umili origini, lo mandò inizialmente presso uno [...] (Firenze 1818), e del Viaggio al Monte Sinai di S. Sigoli (ibid. 1829). Pubblicò inoltre il volgarizzamento del De amicitia di Cicerone (Firenze 1809) e alcune opere di B. Varchi (nei volumi I-II, IV-V, VIII, XI-XII della Collezione di opuscoli ...
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CHIERICATI, Niccolò (Chierigati, Nicola de Chericatis)
Benjamin G. Kohl
C. Douglas Lewis
Primogenito di Valerio Gregorio - che era stato condottiero di Gian Galeazzo Visconti e poi notaio - e di Lucia [...] . Scritte sia in latino sia in volgare, esse mostrano più di una superficiale familiarità con gli autori classici come Aristotile, Cicerone e Sallustio: il C. cita anche dalla Divina Commedia e dal Dittamondo di Fazio degli Uberti. I temi ricorrenti ...
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GANDINO, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Bra, nel Cuneese, il 23 ag. 1827 da Domenico, agricoltore, poi proprietario di un negozio di cereali, e da Cattarina Cravero. A [...] ed. della grammatica (Camerino 1864); Studi di latino antico (Torino 1878); La sintassi latina mostrata con luoghi delle opere di Cicerone (I-II, ibid. 1883: considerato, con le sue molte edizioni ampliate e arricchite, il più importante fra i suoi ...
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MAGNO, Alessandro
Daniele Ghirlanda
Nato l'8 febbr. 1538, con ogni probabilità a Venezia, dalle seconde nozze di Stefano e Maria Contarini. Terzogenito, ebbe come fratelli Andrea, Sebastiano, Francesco, [...] umanistica si coglie nelle sporadiche citazioni di Strabone e Tolomeo, oppure nel racconto della sosta sullo pseudosacello di Cicerone a Zante, compiuta nel corso del primo viaggio, nonché nella decisione di affidarsi per la narrazione della storia ...
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CORRADI, Sebastiano
Francesca Romana De Angelis
Nacque ad Arceto (Reggio Emilia) intorno al 1510 da Giacomo e Caterina del Pireo. Molto giovane, egli si trasferì a Venezia, dove, nel libero e stimolante [...] ... (Basileae, per I. Opornum, 1556) che costituisce un primo livello di approccio per restituire all'attività di Cicerone un sicuro patrimonio di opere.
Ma l'intervento determinante del C., dove armonicamente confluiscono i motivi più solidi della ...
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ARGENTI, Giosuè
Renata Cipriani
Figlio di Marcantonio, scultore, nacque a Viggiù il 7 febbr. 1819; studiò scultura all'Accademia di Brera nell'ambiente neoclassico rappresentato da Pompeo Marchesi, [...] rinunciare alla sua attività per la malferma salute, si spense a Viggiù, ormai dimenticato, il 5 ott. del 1916.
Bibl.: Il Cicerone nelle sale di Brera, Milano 1859, p. 35; A. Caimi, Delle arti del disegno e degli artisti nelle provincie di Lombardia ...
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GIOVANNI Cieco da Parma
Anna Laura Saso
Nato a Parma (e non a Firenze come sostennero Rua, Flamini e Rossi), fu poeta improvvisatore e cantastorie attivo nella seconda metà del XV secolo.
Assai scarse [...] 1480, in cui l'estinto è presentato come un profondo conoscitore di ogni branca del sapere, non indegno del confronto con Cicerone, Cleante e Senofonte.
La data di morte di G. è ignota; a collocarla presuntivamente agli ultimi anni del XV secolo o ...
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DELLA CORTE (Corti, de Curte), Giacomo
Katherina Walsh
Nacque a Padova intorno al 1430, sembra da famiglia patrizia; ma di essa e dell'ambiente familiare del D. nulla ci è noto, facendo eccezione per [...] senso dell'apprezzamento umanistico per la retorica; il suo stile è originale, benché lamenti di non possedere l'eloquenza di Cicerone.
Fonti e Bibl.: Codex diplom. Ordinis eremitarum S. Augustini Papiae, a cura di R. Maiocchi-N. Casacca, Papiae 1906 ...
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BRACCIOLI (Bracciuoli), Mauro
Ferdinando Arisi
Nacque a Bologna nel 1761. Dopo aver appreso i rudimenti dell'arte dal quadraturista bibienesco G. B. Alberoni, si perfezionò con D. Zanotti, ma dovette [...] Piacenza, Bibl. Comunale, ms. Pallastrelli 124: G. F. Bugoni, Mem. storiche (sec. XIX), f. 21; Ibid.: G. B. Anguissola, Il Cicerone della cattedr. di Piacenza..., ms. (sec. XIX), f 46v; Ibid., Schede Rapetti (1930-60), ad vocem; Gazz. di Bologna, 25 ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] favoleggiante e di controllo che non è solamente estetico. Spirito recettivo, tradusse, oltre a Shakespeare, Orazio, Euripide, Cicerone, Aristofane e Luciano, cercando anche di imitare quest'ultimo nei Gespräche im Elysium del 1788 e nei Götter ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...