Il termine anfibologia indica ogni espressione che presenti almeno due significati diversi. La figura retorica corrispondente, detta anfibolia, è chiamata nella latinità anche ambiguum e ambiguitas (Lausberg [...] trasmissione, e altri sintagmi di questo tipo, ammettono almeno due significati a seconda della diversa codifica grammaticale.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, Milano, Arnoldo Mondadori.
Quintiliano ...
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GRIMAL, Pierre
Paolo De Paolis
Latinista francese, nato a Parigi il 21 novembre 1912. Dopo aver compiuto gli studi presso l'Ecole normale supérieure, ha insegnato presso le università di Caen e Bordeaux, [...] di articoli e contributi, ora raccolti, insieme a numerosi altri, in Rome. La littérature et l'histoire (2 voll., 1986).
Di Cicerone, G. ha fornito l'edizione critica delle orazioni In Pisonem (1966), Pro Plancio e Pro Scauro (1976); per Seneca si ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] solo come iniziale di alcuni nomi propri, come Kalendae, Kaeso) e il Q fu limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V ...
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Filologo, nato ad Azzate il z8 settembre 1882; è dal 1926 professore di letteratura latina nella R. Università di Milano. Dalla morte di C. Pascal (1926) dirige il Corpus Paravianum di scrittori latini, [...] per il quale ha curato l'edizione critica del De republica di Cicerone.
Tra le sue opere di filologia e critica ricordiamo: Studi intorno alla fonte e alla composizione delle "Metamorfosi" di Ovidio, Pisa 1906; Collectanea graeca, ivi 1911; Studi ...
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PALADINI, Virgilio
Filologo classico, nato a Mantova il 2 giugno 1912 e morto a Roma il 3 marzo 1971; professore di letteratura latina nelle università dal 1952 (magistero Maria SS. Assunta di Roma, [...] , e Prolegomena, Bari 1956; Gaii Sallusti Crispi, Orationes et epistulae de Historiarum libris excerptae, ivi 1957; Cicerone, l'uomo e il suo tempo, Roma 1959; Cicerone retore e oratore, ivi 1960). Ma i suoi studi coprono tutto l'arco della latinità ...
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Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] da un accumulo di brandelli testuali di varia provenienza, segnati dal passaggio di molti e ricuciti assieme come le tessere di un mosaico.
Cicerone, Marco Tullio (1992), La retorica a Gaio Erennio, a cura di F. Cancelli, in Id., Tutte le opere di ...
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stenografia Scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con segni particolari e opportune norme abbreviative della parola e della frase, allo scopo di consentire una trascrizione più [...] parlato.
Presso i Greci si trovano i primi esempi di abbreviazione delle forme dell’alfabeto. A Tirone, liberto di Cicerone, spetta il merito di avere ideato un primo sistema tachigrafico, il sistema delle ‘note’ (➔ nota). La struttura del sistema ...
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Filologo classico, nato a Codroipo (Udine) il 5 ottobre 1897; professore universitario dal 1936, insegna letteratura latina nell'università di Napoli.
Particolarmente importanti i suoi studî sulla latinità [...] volume Dopo Costantino (Pisa 1927), al Latinitatis italicae medii aevi... Lexicon (Bruxelles 1919 segg.), da lui diretto. Inoltre: Cicerone (Bari 1929), L'Eneide e la poesia di Virgilio (Napoli 1932), Studi virgiliani (ivi 1947), Da Plauto a ...
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MARMORALE, Vincenzo (Enzo V.)
Filologo e critico, nato a Paduli (Benevento) il 13 aprile 1901, prof. dal 1942 di lingua e letteratura latina all'università di Catania, poi di Genova, attualmente (dal [...] e direttore del Giornale italiano di filologia.
Oltre a varî articoli, saggi e commenti, specialmente a opere filosofiche di Cicerone, alla sua Storia della letteratura latina (8ª ediz., Napoli 1954), e ai suoi importanti studî su Petronio (Petronio ...
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Filologo (Zurigo 1787 - ivi 1849); fu prof. di lingue classiche nell'univ. di Zurigo (dal 1833), figura di primo piano nella vita intellettuale svizzera della prima metà del 19º sec.; fu amico di Foscolo [...] è più nota l'opera dedicata all'edizione e commento di autori classici, fra cui Orazio (1837-38), Tacito (1846-48), ma soprattutto Cicerone (8 voll., 1826-37; nuova ed. a cura di J. G. Baiter e C. Halm, 1845-61); nota anche la sua Inscriptionum ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...