Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] e il denaro per i pasti, egli prendeva a prestito dagli amici i codici contenenti le opere da lui preferite (Cicerone, Livio, Virgilio fra gli antichi; Petrarca fra i moderni), che trascriveva o sunteggiava per proprio uso. Copiando e imitando i ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] Macrobio dichiara la sua intenzione di procedere fondamentalmente a un confronto tra lo Stato ideale di Platone e quello di Cicerone, anche se nel corso del commento stesso sono trattati anche molti altri temi quali la natura del numero, l'ambiguità ...
Leggi Tutto
PEYRON, Amedeo Angelo Maria
Gian Franco Gianotti
PEYRÒN, Amedeo Angelo Maria. – Nacque a Torino il 2 ottobre 1785, ultimo di undici figli di Francesco Bernardino, mastro uditore nella Camera dei conti, [...] un nuovo capitolo della storia del diritto antico. Gli studi giuridici per il codice teodosiano si intrecciano con le ricerche su Cicerone; esse confermano la perizia del curatore e, per confronto, la minore acribia di Angelo Mai in imprese simili: M ...
Leggi Tutto
MARCHESI, Raffaele
Mario Tosti
Figlio di Vincenzo e di Marianna Marioni, nacque a Magione, l'antica Pian di Carpine, sul Trasimeno, il 25 febbr. 1810. A dodici anni entrò nel seminario di Perugia e [...] una mediazione con le nuove tendenze culturali: pubblicò un volume di Studi sopra i libri della Repubblica di M. Tullio Cicerone (Prato 1853), accompagnato da un lungo saggio di Osservazioni sopra alcuni luoghi dei libri della Repubblica di M. Tullio ...
Leggi Tutto
CASALESCHI Petrocino (Petrachinus, Petrucinus de Casalecchio, Petrocinus de Casaleclo, Petroccinus Casaleschi, Petrocino Casaleschi di Ferrara, Petrocino Casalesco, Petrochinus Casalescus, Petrocinus, [...] dall'inventario della sua biblioteca, che è stato pubblicato dal Filippini, risulta infatti che il C. possedeva le opere retoriche di Cicerone, le Storie di Tito Livio, le Satire di Persio, e le Lettere di Seneca a Lucilio. L'unica attività estranea ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] un'opera, il De opificio Dei, dalla doppia valenza. Il titolo stesso risulta in bilico tra il De natura deorum di Cicerone e i vari De opificio hominis o De opificio mundi che seguiranno, nella tradizione esplicitamente cristiana, con i molti dèi di ...
Leggi Tutto
Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] che convergono in un'unità concreta (personale o istituzionale) - ha anche un valore metaforico, come è attestato da Cicerone (Topica, 78) quando afferma che si può ricorrere, per trarne "auctoritas ad faciendam fidem", a scrittori ('autori') ai ...
Leggi Tutto
MARCELLO, Pietro
*
Nacque presumibilmente a Venezia intorno al 1376 da Francesco di Pietro e da Maddalena di Paolo di Giovanni.
Il M. non è da confondere, come spesso è avvenuto, con altri omonimi e [...] M. nonché il ruolo che egli svolse nell'umanesimo veneto. Il M. possedeva, in particolare, le Epistole ad Attico di Cicerone, la cui copia aveva probabilmente ottenuto a Firenze e che divulgò presso umanisti veneti come Gasperino Barzizza a Padova e ...
Leggi Tutto
BAGLIONI, Luca
Nicola De Blasi
Nacque, intorno al 152o, a Perugia e appartenne quasi certamente alla nobile e potente famiglia cittadina (cfr. C. Cartari, Advocatorum Sacri Consistorii Syllabum, Romae [...] .
L'Arte del predicare è condotta secondo le regole della retorica aristotelica, e inoltre il B. conosce molto bene s. Agostino, Cicerone, e forse Quintiliano, e si serve spesso, pur senza mai citarlo, dell'Ecclesiastae di Erasmo da Rotterdam. Ma l ...
Leggi Tutto
CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] precisione l'argomento di queste lezioni, ma, per esempio, nel 1531 lesse le Georgiche di Virgilio, le Lettere familiari di Cicerone ed il VII libro della Storia naturale di Plinio, riservando parte del venerdì e del sabato al commento della lettera ...
Leggi Tutto
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...