KANACHOS (Χάναχος, Canachus)
G. Carettoni
1°. - Scultore del tardo arcaismo greco, nativo di Sicione nel Peloponneso, la cui attività si svolse nella seconda metà del VI sec. a. C. È la figura più rappresentativa [...] scuola sicionia nel periodo in cui fioriva Hageladas in quella di Argo. Scarne notizie sulle sue opere ed un giudizio di Cicerone (Brut., 18, 70) che definisce le sue sculture "troppo rigide per esser naturali" è quanto si può raccogliere dalle fonti ...
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TETRACROMATISMO
S. Ferri
È la lode che gli scrittori di arte greci e, per essi, Plinio (Nat. hist., xxxv, 5o), tributano ai grandi pittori arcaici e classici fino al IV sec., fino cioè ad Aetion, Apelle, [...] adoperato soltanto quattro colori, rosso, giallo, bianco, nero.
Però già la tradizione greca non era concorde. La fonte di Cicerone (Brutus, 18, 70) sembra porre alcuni di costoro in una categoria a parte, ormai più perfezionata; e Luciano (Imag ...
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GAETA (Caieta)
M. Napoli
L'antica città è legata alla poesia virgiliana per la leggenda della sepoltura della nutrice di Enea che le avrebbe dato il nome. Vi è ricordato un tempio di Apollo (Liv., xl, [...] 'antichità per l'amenità delle sue spiagge e per il gran numero di ville patrizie e imperiali romane, fra cui quelle di Cicerone, di Domiziano, di Antonino Pio e Faustina; ma la storia di questo centro si confonde con quella di Formiae, dalla quale ...
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EMBLEMA (ἔμβλημα o ἐμβεβλημένα)
O. Elia*
Originariamente viene così definito qualsiasi oggetto lavorato, inserito in uno più grande e di diversa maniera (da ἐμβάλλω = lat. conicio, insero).
Il termine, [...] di preparazione.
1. - L'uso del termine e. per la tecnica del mosaico è attestato da due passi di Varrone e di Cicerone. Varrone (De re rustica, iii, 2, 4) riferisce chiaramente la voce di una varietà di pavimento (num quod emblema aut lithostrotum ...
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BOETHOS (Βόηθος, Boēthos)
L. Laurenzi
1°. - Bronzista greco di Calcedonia attivo nel medio ellenismo. Si sa da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 84) che un B. toreuta fece in bronzo il gruppo di un fanciullo [...] . Dallo stesso scrittore (xxxiii, 155) è ricordata una sua opera di toreutica nel tempio di Atena Lindia nell'isola di Rodi; Cicerone (Verr., iv, 32) menziona invece un'idria di B. a Lilibeo. Pausania (v, 17, 4) ricorda un fanciullo di bronzo dorato ...
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TRANQUILLITAS
W. Koehler
T. indica in generale lo stato di quiete e viene personificata anche come res expetenda. All'inizio della guerra contro Sesto Pompeo, nell'anno 36 a. C., Ottaviano fece offrire [...] anche alla T. del mare (G.I.L., x, 6642 ss.). T. assume poi un significato importante, per esempio, in Cicerone e Seneca quale traduzione della stoica ἀταραξία. Essa è particolarmente importante nella vita di una comunità politica.
Analogamente alla ...
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Artista, archeologo, filosofo svizzero (Napoli 1898 - Roma 1975). Ingegno versatile, sin dall'inizio degli anni Venti aderì al futurismo e collaborò con E. Prampolini sul quale scrisse poi una monografia [...] Arti di Napoli (assieme a P. Mingazzini redasse il fasc. Surrentum, 1946, per la Forma Italiae) e tradusse in italiano Il Cicerone di J. Burckhardt (1951) e Il bello nell'arte di J. J. Winckelmann (1954). Si occupò anche di problemi filosofici (Il ...
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TERENZIO AFRO, Publio
F. Cecchini
Poeta comico romano (195/190-159 a.C.), T. fu uno degli autori classici più apprezzati nel Medio Evo, modello per eccellenza della poesia comica, opposto e complementare [...] .C.), al quale venne associato a partire dal sec. 4° insieme ai prosatori Sallustio (ca. 86-35 a.C.) e Cicerone (106-43 a.C.) nell'immagine della 'quadriga' letteraria coniata da Arusiano Messio.
Tradizione manoscritta illustrata
La riscoperta delle ...
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MINERVA (Minerva)
F. Coarelli
Divinità italica, assimilata all'Atena greca. In origine, con tutta probabilità, non faceva parte del pantheon delle divinità indigeti. Il suo nome, infatti, non appare [...] est, Ovid., Fasti, iii, 839). Fra le soluzioni proposte fin dall'antichità, è da respingere senza altro quella di Cicerone (De nat. deorum, ii, 67: ... Minerva autem, quae vel minuere, vel minaretur) mentre si avvicinano probabilmente al vero quelle ...
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IDIOTAE
G. Becatti
− Nella società romana già dal I sec. a. C. si era creata una cerchia di collezionisti, di amatori, di intenditori di opere d'arte che davano giudizî, facevano attribuzioni, dicevano [...] che Verre, che si credeva un grande e fine conoscitore nel campo dell'arte, chiamava idiotae, cioè ignoranti, rozzi, come dice Cicerone (In Verr., ii, iv, 2, 4). Lo stesso termine adopera Vitruvio per i profani in architettura (vi, 8, 10).
Bibl.: Per ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...