Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] essere vir bonus dicendi peritus) e con la dottrina stoica. E l'influsso della dottrina stoica, attraverso le opere di Cicerone e di Seneca e anche lo studio degli stoici antichi, si ravvisa in molti particolari del trattato che rispondeva appieno ...
Leggi Tutto
FABBRINI, Giovanni
Raffaella Zaccaria
Nacque a Figline Valdarno (prov. Firenze) nel 1516 da Bernardo di Giuliano e da Bartolomea di Alessandro Altoviti, come egli stesso dichiarò in una lettera scritta [...] .
Nello stesso periodo in cui aveva intrapreso lo studio di Terenzio il F. effettuò anche la traduzione delle epistole familiari di Cicerone, lavoro che lo impegnò a lungo, tanto che venne pubblicato solo nel 1561 con il titolo Lettere familiari di ...
Leggi Tutto
DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] la sapienza. Del medesimo anno l'edizione del De officiis. Lelius de amicitia. Cato Maior de senectute. Somnium Scipionis di Cicerone, per predisporre la quale si avvalse, come ebbe a dichiarare, della collaborazione di tutti i letterati di Firenze e ...
Leggi Tutto
ESTE, Leonora d'
Floriana Calitti
Nacque a Ferrara il 19 giugno del 1537, dal matrimonio di Ercole II, duca di Ferrara, con Renata, figlia di Luigi XII re di Francia. Senza dubbio fu uno dei personaggi [...] altissimo livello e severissimi a giudicare dalla scelta degli autori a base delle loro esercitazioni: Aristotele, Cicerone, Proclo, Tolomeo, Euclide.
Testimonianza della seria educazione ai classici della filosofia, della letteratura, della poesia ...
Leggi Tutto
BELTRAMI, Achille
Piero Treves
Nato a Brescia il 4 ott. 1868, frequentò la scuola media nella sua città, dai monumenti di questa e dalle sue tradizioni storiche derivando ispirazione allo studio dell'antichità [...] e in altri lavori del B., la suggestione o l'eco del Carducci), la memoria Il "Sogno di Scipione" di M. Tullio Cicerone e le sue imitazioni nella letteratura italiana (Brescia 1901; estr. dai Commentari dell'Ateneo) e il saggio, che si riallaccia ...
Leggi Tutto
CALCAGNINI, Francesco
Tiziano Ascari
Nacque, probabilmente a Rovigo, da Niccolò e da una Teresa (o Caterina) Libanori intorno al 1405. Suo padre, notaio, fu tra i riformatori degli statuti del Comune [...] maestro. A Mantova il C. copiò nel 1425, da un esemplare fornito forse da Guarino Veronese, l'Orator e il Brutus di Cicerone (la copia da lui fatta è ora parte del codice Est. lat. 261 della Biblioteca Estense di Modena). Dalla scuola di Vittorino ...
Leggi Tutto
1. Figlio di Publio Claudio Pulcro (il console del 249 a. C.). Tribuno militare nel 216 a. C., nella battaglia di Canne, ebbe, insieme a Scipione, il comando dei resti dell'esercito sconfitto; fu pretore [...] Pulcro, il tribuno della plebe del 58 a. C.; console nel 54 a. C., proconsole nel 53 in Cilicia fu accusato da Cicerone come sfruttatore; censore nel 50 radiò dal senato Sallustio. Pompeiano, morì in Eubea (48) prima della battaglia di Farsalo. ...
Leggi Tutto
CICERI (Cicercius, Cicerinus), Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque a Lugano nel 1521 da Maffeo ed Elisabetta Carentani.
Maffeo era originario di Torno, in provincia di Como, e apparteneva a una famiglia [...] Pozzolo, iniziando il suo incarico nel 1544, Non si limitava al solo insegnamento privato, ma spiegava Virgilio, Terenzio e Cicerone anche agli altri fanciulli del luogo. Nonostante la liberalità del Visconti, il C. però si, fermò a Lonate soltanto ...
Leggi Tutto
DOMENICO da Pistoia
Paola Scarcia Piacentini
Le sole notizie che attualmente si hanno su questo domenicano figlio di Daniello o Daniele da Pistoia sono strettamente legate con la storia della tipografia [...] se la sua scrittura, come risulta dal Diario, era una semigotica usuale piuttosto rozza - perché si diletta a Copiare testi, come un Cicerone, De amicitta e De senectute, che nel 1480 presta a ser Antonio Nerli (a quanto pare un cartolaio il cui nome ...
Leggi Tutto
CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] - e che del libro non ha punto né il "taglio" né il tema ne l'unità: L'eloquenza latina prima di Cicerone (Roma 1903). Vi difetta, invero, la chiarezza metodica (onde a p. 42 il C. distingue "questioni appartenenti alla critica storica anziché ...
Leggi Tutto
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...