CORSIGNANI, Pietro Antonio
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Celano (L'Aquila) il 15 genn. 1686, da Girolamo, alfiere del Senato romano e governatore in varie località della Marsica, e da Beatrice Bernardini, [...] la provincia marsicana: vi si legge di Labeone, capitano famoso ai tempi di Alessandro Magno, di Ortensio, oratore coevo di Cicerone, di Domizio Marso, poeta epico-lirico. Il C. prende poi in considerazione tutti i santi i pontefici i cardinali e ...
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FERRARIO (Ferrarius, de Ferrariis), Giulio Emilio
Francesco Piovan
Nacque nel 1451 o '52, nella città o nel territorio di Novara. Quasi nulla si sa della famiglia d'origine; meno ancora si sa dei suoi [...] alle stampe. Un epigramma del vercellese Pietro Leoni lo loda come editore ovvero commentatore di Plinio, Ermogene e Cicerone (ProMilone, Verrine, Catilinarie e Filippiche), ma di questi lavori già il Sassi non riusciva a trovare traccia; rimasero ...
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BENASSAI, Latino
Roberto Zapperi
Appartenente a una nobile famiglia lucchese, nacque nel 1488. Intrapresa la carriera ecclesiastica, si trasferì a Roma; non è da escludere che fosse parente di quel [...] supporre una lettera latina senza data a lui indirizzata da Iacopo Giunti, nella quale si discorre delle orazioni di Cicerone (Biblioteca Apostolica Vaticana, Reg. Lat., 2023, c. 185). I suoi dispacci dalla Francia sono da considerare perduti.
Fonti ...
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ANSUINO da Forlì
Renata Cipriani
Visse nel sec. XV, legato alla scuola pittorica padovana più che a quella romagnola, per quanto è noto sia dai documenti sia dalle opere. Marcantonio Michiel, sulla [...] , Venezia 1826, p. 37; V. Lazari, Notizie delle opere d'arte... della Raccolta Correr, Venezia 1859, p. 12; J. Burckhardt, Le Cicerone, II, Paris 1892, pp. 594, 596; J. A. Crowe-G. B. Cavalcaselle, A History of Painting in North Italy, London 1871 ...
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DOLCE (Dulcis, De Dulcibus), Vittore (Vittore da Feltre)
Giuseppe Biasuz
Nacque a Feltre (prov. Belluno), probabilmente tra il 1380 e il 1385, da Bartolomeo; la data di nascita si può dedurre solo congetturalmente [...] da qualche nota di mano posteriore, apposta nei margini. La parte maggiormente rappresentata è quella dei codici latini. Cicerone vi figura con cinque opere: De officiis, De amicitia, De senectute, Paradoxa, De oratore; Virgilio, con le Bucoliche ...
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AGOSTINO Milanese (Agostino di Bramantino)
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Pittore, attivo in Milano nella seconda metà del sec. XV, è ricordato da G. P. Lomazzo nel suo Trattato dell'arte de la pittura per aver dipinto, con abile [...] , La Pinacoteca del Museo Nazionale di Napoli, Napoli 1927, pp. 34 s.; W. Suida, Bramantino, Erörterungen und Zusätze, in Der Cicerone, XX (1928), pp. 549-556;A. Puerari, La Pinacoteca di Cremona, Cremona 1951, pp. 78-80; N. di Carpegna, Catalogo ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] ", l'ex collegio "Massimo" dei gesuiti. L'incarico di sovrintendente del collegio era legato all'insegnamento degli Offici di Cicerone, che il D. doveva commentare alla luce di tutta "l'antica e nuova dottrina corrispondente ai doveri dell'uomo e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Sigonio
Guido Bartolucci
L’opera di Carlo Sigonio rappresenta un momento di passaggio tra la storiografia politica del primo Cinquecento e le opere del 17° sec., in un periodo di profonda trasformazione [...] lo investirono per lo scandalo, tutto interno alla respublica litterarum europea, dell’edizione di un’opera di Marco Tullio Cicerone, la Consolatio, proposta dallo storico come autentica, ma riconosciuta subito da tutti gli eruditi come un falso.
L ...
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FOPPA, Vincenzo
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Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] il 1462 e il 1464, di cui resta verosimilmente un solo frammento alla Wallace Collection di Londra, raffigurante un Fanciullo che legge Cicerone che, per il paesaggio sullo sfondo e per il gioco di "nature morte" composte dai libri negli scaffali, si ...
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MANZOLI (Manzolli), Pier Angelo (Marcello Palingenio Stellato)
Margherita Palumbo
Si ignorano il luogo e la data di nascita, avvenuta presumibilmente tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo; più [...] i compiti legati all'insegnamento rientrava l'obbligo di tenere la domenica una lezione pubblica sulle orazioni di Cicerone, nonché di pronunciare una solenne orazione in occasione del rinnovo delle cariche cittadine, come effettivamente accadde il ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...