DEL NERO, Piero
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 4 luglio 1440.
Il padre Francesco di Nero di Filippo (1419-1467) tenne molti uffici pubblici all'interno della città di Firenze. Il Mariani è sicuramente [...] cui rimangono poche notizie: il suo ex libris rimase su due codici laurenziani contenenti, rispettivamente, gli opuscoli filosofici di Cicerone, e le Epistole familiari dello stesso; quest'ultimo codice fu interamente copiato dallo stesso D. nel 1478 ...
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BRACCI, Marco
Roberto Zapperi
Appartenente a una famiglia di mercanti originaria di Vinci, trasferitasi in Firenze nel corso del sec. XIII, nacque in data imprecisata nella seconda metà del secolo XV [...] di modesto prebendario di Curia. Un'esistenza alla quale i "cinque disgraziati distici, annessi alla edizione delle lettere di Cicerone ad Attico eseguita in Firenze dal Giunti nel 1514 a cura di Mariano Tucci e dedicata al cardinale Giulio de ...
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FILIPPINI, Francesco
Valerio Terraroli
Nacque a Brescia il 18 sett. 1853 da Lorenzo, falegname, e da Silvia Signoria, operaia cucitrice. Date le misere condizioni familiari, fin da giovanissimo fu avviato [...] degli impressionisti. Nel settembre di quell'anno partecipò al concorso Brozzoni con un dipinto raffigurante Fulvia che svela a Cicerone la congiura di Catilina (Brescia, Civici musei d'arte e storia) che la commissione- costituita, tra gli altri, da ...
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CASOPERO, Giano Teseo
Mauro De Nichilo
Nacque a Cirò (l'antica Psychròn, donde il patrionimico Psicroneo) il 10 apr. 1509 da Agamennone, di famiglia un tempo ricca e nobile, originaria di Lecce, emigrata [...] letterari, frequentando i corsi di Lazzaro Bonamico e partecipando alle vivaci polemiche pro e contro il volgare, pro e contro Cicerone. A Padova si sistemò, a partire dal febbraio 1534, nel Collegio del Santo o Pratense. Non facili furono gli anni ...
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CRICHTON (Critonio), James (Giacomo)
Eduardo Melfi
Nacque il 19 ag. 1560 in Scozia, presumibilmente a Eliock, Dumfriesshire, da Robert "lord of session" e, dal 1562 alla morte (giugno 1582), "lord advocate" [...] cortigiano e un potenziale segretario ideale. A completare l'immagine, Aldo, dedicandogli la sua edizione dei Paradoxa di Cicerone (Venetiis 1581), gli conferiva per primo l'epiteto di "admirabilis".
Nel febbraio 1582, dopo spettacolari trionfi in ...
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BONFADIO, Iacopo
Rossana Urbani
Nacque a Gazano, sul Garda, prima del 1509, da una famiglia esercitante l'arte del fabbro. Compì i primi studi a Verona e a Padova e prese, in data non nota, gli ordini [...] ispirazione classicistica. Esemplare delle preferenze letterarie del B. è la coeva versione in volgare dell'Orazione di Cicerone in difesa di Milone, anch'essa pubblicata postuma (Vinegia 1553) e poi variamente ristampata.
Le benemerenze letterarie ...
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ARRIVABENE (Rivabenus; De Rivabenis), Giorgio
Paola Tentori
Conosciuto anche col nome di Giorgio Mantovano o di Parente, nacque a Canneto in provincia di Mantova e svolse la sua attività di tipografo [...] di Poggio Bracciolini (1519), la Celestina, tragicomedia di Calisto e Melibea (1519), De finibus bonorum et malorum di Cicerone (1527).
Di Cesare Arrivabene è anche una edizione della Macaronea di Teofilo Folengo (1520), già stampata a Venezia da ...
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GIOVANNI di Francesco da Pisa
Andrea Franci
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, ricordato per la prima volta nel 1447 a Padova.
Citato tra il febbraio e il giugno di quell'anno come [...] 1888, p. 26; G. Vasari, Le vite… (1568), a cura di G. Milanesi, II, Firenze 1878, p. 424 n. 1; J. Burckhardt, Il Cicerone (1855), a cura di P. Mingazzini - F. Pfister, Firenze 1952, p. 687; W. Bode, Die italienische Plastik, Berlino 1905, p. 134; A ...
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CARCANO, Pietro
Franca Petrucci
Nacque probabilmente nei primi anni della seconda metà del sec. XV da Bartolomeo, originario del territorio di Somma Lombardo (Varese). Non sappiamo in che epoca egli [...] miniature, sono a lui attribuiti anche la parte del codice E 67 inf. dell'Ambrosiana, contenente il De amicitia di Cicerone e il 1327 della Trivulziana, che contiene un sunto del Rerum gestarum Francisci Sfortiae di Giovanni Simonetta..
Il C., che ...
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BENDIDIO (Bendedei), Alberto
Tiziano Ascari
Figlio di Nicolò, segretario del duca Ercole I, poi di Alfonso I, nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1470. Non si capisce perché il Vedriani, che del [...] e dovette essere egli stesso letterato, giacché Celio Calcagnini scrive d'aver composto le sue disquisizioni sul De Officiis di Cicerone dopo avere discusso con lui alcuni passi dell'opera, all'intero terzo libro della quale il B. aveva dato un ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...