PENSI, Cristoforo
Tiziana Plebani
PENSI, Cristoforo. – Nacque intorno alla metà del XV secolo a Mandello del Lario, sul lago di Como. Il cognome risulta ben attestato nell’area anche negli stemmi di [...] attribuita una collaborazione con il mantovano Filippo Pinzi per la stampa del De natura deorum e di altri testi di Cicerone, sottoscritto da Pensi con data 14 marzo 1494 (ISTC, ic00570000). Con il bergamasco Boneto Locatelli stampò le Epistolae ad ...
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Editoria
Ciascuna delle annotazioni apposte dall’autore o editore di un testo per fare un’osservazione, dare una notizia, chiarire un passo: n. dell’autore (N.d.A.), quando è l’autore che interviene a [...] stenografica usata nell’età romana e nel Medioevo; furono ideate, secondo la tradizione, da Tirone, liberto di Cicerone, per raccoglierne i discorsi pubblici, e completate da altri (Aquila, liberto di Mecenate, Seneca ecc.), costituendo così ...
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MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] di Pindaro e soprattutto gli Opera di Platone in due volumi in folio; in latino si ebbero le edizioni in 8° di Cicerone e Cesare. Nel 1514 furono editi, sempre in latino, Catone, Quintiliano, Valerio Massimo, Virgilio e la Rhetorica ad Herennium, in ...
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DE GREGORI, Giovanni e Gregorio
Tiziana Pesenti
Fratelli, nacquero a Forlì intorno all'anno 1450. La loro paternità è incerta: in due documenti Giovanni risulta infatti figlio di un Gregorio morto prima [...] illustrato; con il solo Britannico stampò nello stesso anno anche il De inventione rhetoricae (17luglio) e le Orationes di Cicerone (8 novembre). A parte questi due titoli, dal 17 maggio 1483, data degli Opera di Orazio, Giovanni sottoscrisse tutte ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] in volgare circa il 20%, e l’80% in latino. I primi volumi stampati nel nostro paese furono in latino, un Cicerone e un Lattanzio usciti nel 1465 dai torchi di Conrad Sweynheym e Arnold Pannartz, due artigiani tedeschi che avevano bottega a Subiaco ...
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FRANCESCO di Dino
Lucinda Spera
Nacque a Firenze, in una famiglia originaria della città, intorno alla metà del sec. XV da un non meglio identificato Dino di Iacopo di Rigaletto. Non si conoscono i [...] di Firenze e la Casanatense di Roma), e una, con ogni probabilità dello stesso anno, delle Epistolae ad familiares di Cicerone (Bibl. Casanatense). F. pubblicò infine nel 1480 la Theorica musicae di Franchino Gafori, di cui si conservano esemplari ...
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CORDERO, Baldassarre
Paolo Veneziani
Membro di un'influente famiglia di Mondovì, visse nel secolo decimoquinto e fu l'iniziatore dell'arte tipografica nella sua città.
Il C. è considerato il primo tipografo [...] edizione più voluminosa stampata dal C. e da Antonio Mathias: un volume in-folio contenente le Epistolae ad familiares di Cicerone. Altre opere non datate né sottoscritte furono stampate dai due soci nello stesso anno o nella prima metà del 1473: una ...
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CORI, Bernardino (Bernardinus de Choris de Cremona, Bernardinus de Cremona, Bernardino di Cuori)
Paolo Veneziani
Originario di Cremona, fu attivo come tipografo a Venezia tra il 1488 e il 1492: non si [...] 29 nov. 1491). come pure quelle delle Noctes Atticae di Gellio (13 ag. 1489) e delle Epistolae ad familiares di Cicerone (20 sett. 1491). Sono da ricordare, inoltre, due imprese editoriali di notevole portata: la stampa delle opere complete di Seneca ...
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DE FRANCESCHI, Francesco (Francesco Senese, Senese)
Lorenzo Baldacchini
Nacque a Siena, probabilmente intorno al 1530. Sulle sue origini e la sua giovinezza non si sa praticamente nulla. Circa i suoi [...] sicuro, ma lento. Inoltre siamo informati di una promessa del D. di stampare il suo commento alle Epistulae ad Atticum di Cicerone destinata a non essere mantenuta a causa degli indugi del Senese. Uguale sorte avrà il commento dello stesso Paolo alle ...
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Scrittore tedesco (Oberholzheim, Svevia, 1733 - Ossmannstädt, Weimar, 1813). Inizialmente attratto dall'Illuminismo, fu il maggior esponente del rococò letterario tedesco. Tra le sue opere spiccano i romanzi [...] favoleggiante e di controllo che non è solamente estetico. Spirito recettivo, tradusse, oltre a Shakespeare, Orazio, Euripide, Cicerone, Aristofane e Luciano, cercando anche di imitare quest'ultimo nei Gespräche im Elysium del 1788 e nei Götter ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...