MANUZIO, Paolo
Tiziana Sterza
Nacque a Venezia il 12 giugno 1512 da Aldo il Vecchio e da Maria Torresano, figlia di Andrea socio di Aldo.
Il M. trascorse l'infanzia con la madre e i fratelli Manuzio [...] e i dizionari. Particolare spazio è dedicato a opere sullo stile e la produzione letteraria, filosofica e retorica di Cicerone, protagonista assoluto del catalogo accanto al M.: essi coprono poco meno del 90% degli autori presenti con più di ...
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GABRIELE di Pietro
Tiziana Plebani
Figlio di Pietro, nacque intorno alla metà del Quattrocento con tutta probabilità a Treviso (e non come ritenuto da alcuni a Tarvisio).
Il Federici ritenne che G. [...] Legenda aurea sempre tradotta dal Malermi, uscita nel 1477 (IGI, 5038), e la Rhetorica ad Herennium attribuita a Cicerone, curata da Galeotto Marzi, impressa intorno al 1478 (IGI, 2976). Della sua attività veneziana restano da menzionare una stampa ...
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FRANCINI, Antonio.
Franco Bacchelli
Nacque a Montevarchi, probabilmente dopo il 1480; nulla si sa dei suoi maestri, né della sua formazione, che dovette essere però di alto livello, considerata la sua [...] greco (la Grammatica di Teodoro Gaza, l'Enchiridion di Efestione, ecc.) e avere emendato le Epistulae ad familiares di Cicerone, dedicava, con una lettera greca, un Tucidide al pallesco Alessandro Corsini. Fecero seguito nel 1527, nel maggio, in una ...
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PERCACINO, Grazioso
Giampiero Brunelli
PERCACINO, Grazioso. – Nacque a Portese sulla riva bresciana del lago di Garda probabilmente nel secondo o terzo decennio del Cinquecento. Il padre, Giovanni Pietro, [...] furioso corredato di 51 figure xilografiche, la traduzione italiana dell’Amadigi di Gaula, le Epistole familiari di Cicerone commentati da Francesco Priscianese a uso degli studenti di grammatica e retorica. Inoltre, Percacino pubblicò nel 1581 ...
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MARCOLINI, Francesco
Paolo Veneziani
Nacque a Forlì tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
La data probabile del suo insediamento a Venezia è il 1527, dove arrivò in veste di semplice libraio.
L'ipotesi [...] intorno alle città, et alle castella per fortificarle di Giacomo Lanteri e I modi più communi con che ha scritto Cicerone le sue Epistole di Orazio Toscanella, stampate entrambe per B. Zaltieri nel 1559; nello stesso anno i materiali tipografici del ...
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MAFFII (Mafii, Maffi), Maffio
Maddalena Carli
Nacque a Firenze il 6 ag. 1881 da Pasquale, di antico e illustre casato, e Bianca Faldi. Nella città natale trascorse l'intera giovinezza, frequentando [...] in gioventù, impegnandosi nella composizione di due opere di divulgazione storica particolarmente apprezzate dagli antichisti del regime: Cicerone e il suo dramma politico (Milano 1933) e Cleopatra contro Roma (Firenze 1939), per il quale fu ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] i classici giuntini (undici edizioni dal 1514 al 1522: Plauto, nel 1514 e 1522, quasi tutte le opere di Cicerone, Macrobio, Quintiliano, gli Scriptores de re rustica nel 1515); Eufrosino Bonini, medico, allievo del Poliziano, collaborò dal 1514 al ...
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GRIFFIO (Grifi, Griffi, Gryphe), Giovanni
Paolo Tinti
Secondo le note genealogiche del Follini, il G. nacque, forse a Lione, intorno al 1518 e la stessa data si desume dall'Elenco di stampatori e librari [...] l'azienda familiare con ben 76 edizioni tra il 1579 e il 1599, rifugiandosi nel sicuro porto dei classici latini (Cicerone, Terenzio, Sallustio, Valerio Massimo, Ovidio), immuni da sospetti censori.
Agli inizi degli anni Sessanta, dopo un decennio di ...
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MANELFI, Manelfo
Saverio Franchi
Nacque nel 1587 da Ippolito, a Salisano, in Sabina, all'epoca possesso dell'abbazia di Farfa; non è noto il nome della madre. Il padre morì tra il 1622 e il 1628.
Da [...] : G. De Lauro, Madalena romita (1645); L. Vittori, La pellegrina costante (1647); G. Zani, Galba (1653); le ristampe di classici: Cicerone, De natura deorum (1646), T. Tasso, Aminta (1648), B. Guarini, Il pastor fido (1649); le opere di storia: G.O ...
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GUILLERY, Stefano (Étienne)
Massimo Ceresa
Nativo di Lunéville, nella diocesi di Toul, in Lorena, fu attivo come tipografo a Roma tra il maggio 1506 e il novembre 1524. Spesso nelle edizioni il nome [...] di Christophe de Longueil con la Christophori Longolii civis Romani perduellionis rei defensio, con cui il letterato fiammingo seguace di Cicerone, giunto a Roma nel 1518 e insignito della cittadinanza romana grazie all'amicizia con P. Bembo e I ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...