Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] biblioteca di Bernardo, che attestano interessi eminentemente giuridici e umanistici (ad es., opere di Livio, Giustino, Cicerone, le Deche dell’umanista forlivese Biondo Flavio e il commento all’etica aristotelica dell’umanista fiorentino Donato ...
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DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla lettera di dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] oratoriae facultatis fu composta nel 1481 come introduzione a un corso sugli Argonautica di Valerio Flacco e sulle orazioni di Cicerone; del 1482 è l'Oratio in historiae laudationem, con la quale il D. introdusse un corso sui Pharsalia di Lucano ...
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LANDINO (Landini), Cristoforo
Simona Foà
Nacque a Firenze l'8 febbr. 1425 (1424 secondo lo stile fiorentino: tale data è spesso indicata come quella della nascita del L.) da Bartolomeo, originario di [...] recente cronologia relativa al primo quindicennio circa dei corsi tenuti dal L. presso lo Studio fiorentino (Field, 1988), dopo il corso ciceroniano, negli anni 1459-60 o 1460-61 il L. tenne i corsi sulle Odi di Orazio; nel 1461-62 sulle Satire di ...
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BEROALDO, Filippo, iunior
Ettore Paratore
Nacque a Bologna il 1° ott. 1472, da nobile famiglia. Per la data di nascita v'è contrasto fra gli studiosi (c'è anche chi, confondendolo con Filippo Beroaldo [...] da Pesaro, dedicate al medesimo cardinale. Nella lettera è notevole il paragone fra poesia e pittura ereditato dalla Pro Archia di Cicerone, nel senso che le lodi dei poeti che eternano la nostra immagine ideale sono da apprezzare ancor più delle ben ...
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FAUSTO, Vittore
Francesco Piovan
Nacque a Venezia, da famiglia appartenente al ceto dei cittadini originari, secondo il Degli Agostini dopo il 1480; ma la data va forse spostata in avanti, considerato [...] , pp. 5-19, 586-589); nel novembre dello stesso anno, sempre presso il Soardi, uscì un volume con alcune opere di Cicerone (De officiis; De amicitia; De senectute; Paradoxa stoicorum), anche questo curato dal F., che vi premise una lettera di dedica ...
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BONO da Lucca
Giuseppe Vecchi
Figlio di Bonico, nacque a Lucca nella prima metà del secolo XIII.
Non è facile ricostruire la biografia di B., dato che la dozzina di documenti che parlano di lui si riferiscono [...] stesso se ne scusa, affermando: "multa hic ponimus a nostris patribus ante dicta", perché tutto deriva in ultima istanza da Cicerone.
Ma il discorso teorico di B. è chiaro e utile; come pure sono perspicui e pratici gli insegnamenti contenuti nel ...
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GAETANI DELL'AQUILA D'ARAGONA, Niccolò
Lucinda Spera
Nacque all'Aquila nel 1644 da Antonio, conte d'Alife e duca di Laurenzana, e Cecilia Acquaviva dei duchi d'Atri. Fu dunque membro di un ramo dell'antichissima [...] fine egli non propone riflessioni teoriche ma la "pratica", cioè esempi di vita vissuta sparsi, in primo luogo, nelle opere di Cicerone, ma anche in quelle di Esopo, Omero, Seneca, Epitteto e Marco Aurelio.
La Disciplina del cavalier giovane è più ...
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Narrazione poetica di gesta eroiche, spesso leggendarie. Si distingue comunemente in e. (o poesia epica) tradizionale, quella che raccoglie in organica unità di poema racconti elaborati dalla tradizione [...] . Un filone di epica più strettamente storica prese a soggetto avvenimenti particolari di storia recente: Ostio, Furio Bibaculo, Cicerone, Albinovano Pedone, di cui restano scarsi frammenti, e infine il Bellum civile (o Pharsalia) di Lucano. Silio ...
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GUARINI, Battista
Gino Pistilli
Nacque a Ferrara, molto probabilmente alla fine del 1434, dall'illustre umanista veronese Guarino e da Taddea Cendrata.
La data di nascita del G. è stata molto dibattuta. [...] lettera a Niccolò Bendidio del 22 giugno 1472.
Al luglio 1467 risale una Interpretatio del G. sopra il De senectute di Cicerone (Bologna, Biblioteca universitaria, Mss., 1433 [già 2719], cc. 85-134). Nel 1471 uscì il commento di Servio a Virgilio: In ...
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Epistolografia e retorica
Giuseppina Brunetti
"I seni fecondi della retorica nutrono gli ingegni raccolti nella corte sveva" (Huillard-Bréholles, 1895, p. 372): così Pier della Vigna stigmatizza il [...] e II, 432), Orazio (Ep., II, 3, e l'Ars nota anche ai poeti volgari; Antonelli, 1977, p. 105), Boezio, il Pamphilus, Cicerone (Huillard-Bréholles, 1895, pp. 291, 323, 391), Persio; sfoggia un uso 'classico' del metro e dei temi (ibid., p. 401; Delle ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...