MAGNANI, Andrea
Paolo Pontari
Nacque a Bologna intorno alla metà del XV secolo. Da una lettera inviata al M. da Antonio Cortesi Urceo, detto Codro, in occasione della morte del padre, si ricava che [...] , proprio grazie all'aiuto del M., Poliziano poté consultare nella biblioteca del convento di S. Stefano un codice del De officiis di Cicerone che, collazionato con altri due esemplari in suo possesso, gli consentì di operare un'emendatio al testo ...
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GUNZONE (Gonzone)
Paolo Chiesa
Due diverse epistolae redatte in latino nel X secolo, una indirizzata al vescovo di Vercelli, Attone, l'altra ai monaci Augienses, cioè dell'abbazia di Reichenau, recano [...] di citazioni classiche e di reminiscenze scolastiche: Gunzone mostra di conoscere Terenzio, Virgilio, Sallustio, Orazio, Cicerone, la Rhetorica ad Herennium, Persio, Giovenale, Stazio, Servio, Prisciano, Marziano Capella, Girolamo, Macrobio, Boezio ...
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CAVASSICO, Bartolomeo
Claudio Mutini
Nacque intorno al 1480 a Belluno da Troilo e Margherita di Campo. Il padre era notaio, non ricco, ma bene introdotto presso la più facoltosa clientela cittadina [...] così, senza accordarsi in un ordine precostituito, ma obbedendo a una scelta di occasionali letture, sentenze tratte da Cicerone e da Seneca, annotazioni storiche o di costume risalenti a Valerio Massimo, Livio, Lucano, etimologie ricavate da Isidoro ...
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LEPOREO, Ludovico
Debora Vagnoni
Nacque nel 1582 a Brugnera, in Friuli sulla riva destra del Tagliamento, probabilmente da un Guerrino, cancelliere della Comunità dal 1562 al 1611. La famiglia si trasferì [...] di colori poetici per ritrarre a pennello" le bellezze naturali e artistiche di villa Borghese. Nell'operina, il L. si fa cicerone poetico di immaginarie visitatrici, che si rivelano poi essere le Muse, all'interno della villa. La descrizione, tra i ...
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BISAZZA, Felice
Francesco Luigi Oddo
Nacque a Messina il 29 genn. 1809 da Vincenzo, commerciante in grani, e da Angela Maria dei baroni Marino. Il tracollo finanziario del padre non impedì che il B. [...] suoi Volgarizzamenti poetici della Bibbia. In queste, come nelle traduzioni di alcuni frammenti di Isaia, della Pro Archia di Cicerone, del poemetto latino L'acqua, erroneamente creduto del De Caro, e così via, abbiamo dei documenti indiscutibili del ...
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CIOFANO, Ercole
Vera Lettere
Di nobile famiglia, nacque a Sulmona da Giovanni prima della metà del sec. XVI. Si ignora l'anno di nascita.
Fin da giovane si applicò allo studio del greco e del latino, [...] ignorante ("non sa metter insieme dieci parole latine") e ad accusarlo di aver copiato una sua operetta sul De officiis di Cicerone facendola stampare sotto il proprio nome per "parere esser dotto con le fatiche d'altri".
Suo sostegno fu l'amicizia ...
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CEFFI, Filippo
Marco Palma
Nacque a Firenze probabilmente verso la fine del sec. XIII.
L'indicazione più importante sulla sua famiglia ci è fornita dal cod. Vat. Pal. lat. 1644, f. 92r, in cui la traduzione [...] -63.
Bibl.: S. Fausto da Longiano, Del modo de lo tradurre d'una in altra lingua segondo le regole mostrate da Cicerone, Vinegia 1556, c. 45v; B. de Montfaucon, Diarium Italicum, Parisiis 1702, p. 306; A. Mongitore, Bibliotheca Sicula, I,Panormi 1707 ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] il susseguirsi delle quantità sillabiche secondo ordini e schemi codificati nella cultura letteraria: a tutti poteva accadere, dice Cicerone , di produrre casualmente un verso parlando (Orator, 189). Non riuscendo più a intendere il vero ritmo del ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] J. Dryden e di S. Butler. La s. del costume prevale nel Settecento italiano, con i sermoni di G. Gozzi, il vasto poema Cicerone di G.C. Passeroni, il Giorno di G. Parini, le Satire di V. Alfieri, mentre la s. letteraria trova una forte espressione ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] universalizzarono il significato che 'classico' ha in Aulo Gellio (Le notti attiche, XIX, 8, 15) e in Cicerone, i quali usavano tale termine in riferimento alle classi sociali superiori della società romana, immettendovi la semantica astratta dell ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...