È la decorazione terminale di un edificio o di una sua parte. Presso i Latini la parola fastigium aveva in architettura una significazione analoga, serviva, cioè, a indicare gli ornamenti sovrapposti al [...] era considerato un attributo dei templi: insieme con altri onori divini fu concesso a Giulio Cesare di ornarne la sua casa (Cic., Phil., II, 43; Floro, IV, 2,91).
Bibl.: C. Promis, Vocaboli latini d'architettura (in Memorie Acc. Scienze, Torino, II ...
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I Seminari
Cristina Sagliocco
Maurizio Sangalli
I seminari italiani postunitari, tra continuità e cesure1
A Firenze, nel 1873, in previsione del primo congresso cattolico, che si sarebbe tenuto l’anno [...] -9; Sinodo dei vescovi, Doc. Ultimis temporibus, sul sacerdozio ministeriale, 30 novembre 1971, AAS, 63, 1971, pp. 915 segg.
95 Cic, cann. 239, § 2 e 246, § 4.
96 Decr. Optatam totius, cit., n. 8.
97 Giovanni XXIII, Lett. Apost. Pater misericordiarum ...
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provvidenza (provedenza)
Guy Dominique Sixdenier
In D. designa sia la virtù morale della ‛ previdenza ', o capacità di ordinare le azioni future proporzionando i mezzi al fine, e in tal senso rientra [...] mente di Dio.
P. è l'equivalente del greco πρόνοια, reso a sua volta in latino con " providentia " o " prudentia " (cfr. Cic. Nat. deor. II 58). Nella cultura greca, la p. è attributo sia degli uomini che della divinità.
Come virtù umana, Aristotele ...
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Peripatetici
Marta Cristiani
. Discepoli della scuola di Aristotele, aperta ad Atene negli edifici già adibiti al culto di Apollo Licio (Liceo), così detti, secondo un'etimologia universalmente nota, [...] cfr. su questo punto Arist. Eth. Nic. VI 13, 1144b 17 ss. La dossografia delle scuole derivate da Socrate dipende da Cic. Acad. I IV). La ragione umana, naturale, raggiunge però il vertice delle sue possibilità unicamente in Aristotele (Cv IV VI 15 ...
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Vedi CORFINIUM dell'anno: 1959 - 1994
CORFINIUM (Κορϕίνιον; Corfinium)
E. Lissi
Città del Sannio, situata nella regione dei Peligni, nella vallata dell'Aterno, sulla via Claudia Valeria.
È menzionata [...] , 2, apud Phot., p. 538). Durante la guerra civile fu una delle posizioni piu importanti (Caes., Beh. civ.; I, 15-23; Appian., lI, 38; Cic., Ad Att., (viii, 3, 7; 5, 2; ix, 7,1; 13, 7; 16, 1; Vell. Pat., ii, 50; Liv., Epit., 109; Senec., De benef ...
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perdere
Domenico Consoli
Come il latino perdere, il verbo ha in D. il significato primario di " mandare in rovina ", " corrompere ", nel senso spirituale di " dannare ", ravvisabile sotto il velo della [...] per lo impeto del vento rompete, e perdete voi medesimi là dove tanto camminato avete, Cv IV XXVIII 7; cfr. per la costruzione Cic. Fin. I XV 49 ‛ se ipsum perdere '), e reso esplicito in Fiore XCIV 10 e' sarebbe troppo gran dolore / se ciaschedun su ...
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sentenza (sentenzia)
Alessandro Niccoli**
I valori fondamentali del termine possono essere così indicati: " opinione in merito a qualcosa ", " giudizio su una controversia ", " dottrina di un filosofo [...] " quorum [scil. philosophorum] si vera sententia est ". Più semplicemente, B. Latini La rettorica, ediz. F. Maggini, Firenze 1968, 38, rende Cic. Inv. I IV 5 " meo animo " con " al mio animo (cioè per mia sentenza) ".
Un " parere " motivato è l'atto ...
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volubile
Alessandro Niccoli
Per far notare come nel verbo ‛ auieo ' sono presenti tutte e cinque le vocali, ma secondo un ordine diverso da quello occupato nell'alfabeto, D. dice: ‛ auieo '... è fatto... [...] 'O (Cv IV VI 3).
Nel latino classico volubilis è talora assunto per qualificare un corpo fornito di un moto rotatorio; cfr. Cic. Nat. deor. II XVII 46 " se non posse intelligere, qualis sit volubilis et rotundus deus ", cioè " non comprendere come un ...
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LAERTE (Λαέρτης, Laertes)
Angelo Taccone
Figlio di Arcisio e padre di Odisseo (Ulisse). Nell'Iliade non s'incontra che il patronimico "Laerziade". Nell'Odissea il canto di Laerte (XXIV, 204 segg.) viene [...] accanto al figlio e uccide Eupite. Delle anteriori vicende di L. poco si apprende dal poema; solo di qualche rude combattimento, specie in occasione della conquista di Nerico. Alla campestre vita di L. allude Cic., De senect., 15, 54, e Plutarco ...
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MARIO, Gaio (C. Marius)
A. Longo
Celebre condottiero, nato ad Arpino, capo del partito democratico in Roma; vinse la guerra numidica contro Giugurta e debellò i Cimbri ed i Teutoni. Morì a settanta anni, [...] modi che nell'aspetto), dal volto aspro, forse segnato di cicatrici, e dall'espressione fierissima degli occhi (imperatorius ardor oculorum: Cic., Pro Balbo, 21). Durante e dopo la fuga da Roma aveva capelli incolti e barba lunga; nell'esilio egli ...
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cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.