SCALPTOR
I. Calabi Limentani
S. poteva chiamarsi in Roma ogni incisore e scultore del marmo (v. marmorarius), delle pietre dure (v. gemmarius). L'iscrizione di uno s. vascularius (C.I.L., vi, 9824) [...] , fictore, nisi artifex iudicare... non potest (Plin., Epist., i, 104); itaque ad pingendum, ad fingendum, ad scalpendum... (Cic., De Nat. deor., ii, 60). Nella tradizione manoscritta scaiptor e scalpere sono facilmente alternati con sculptor (v ...
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Vedi ERACLEA Minoa dell'anno: 1960 - 1973
ERACLEA Minoa (῾Ηράκλεια ἡ Μινῴια)
E. De Miro
Colonia selinuntina della costa meridionale della Sicilia (Herodot., v, 46), presso l'attuale sperone di Capobianco, [...] ., Verr., iii, 103). Dissanguata durante le guerre servili, fu poi (131 a. C.) ripopolata da Rupilio (Cic., Verr., ii, 125).
Il sito di E. M. - a parte una breve campagna di scavo condotta nel 1907 dal Salinas - è divenuto solo di recente oggetto di ...
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Vedi GUBBIO dell'anno: 1960 - 1994
GUBBIO (Iguvium, Egubium, nelle monete: ikufini o ikuvins)
U. Ciotti
Antica città degli Umbri, poi centro romano della VI Regione augustea (Strab., v, 2, 10; Plin., [...] . La città, legata in un primo momento, almeno culturalmente, agli Etruschi, si avvicinò poi ai Romani, dei quali fu alleata (Cic., Pro Balbo, xx, 46-47; xxi, 48); sino alla guerra sociale, allorché la attà divenne municipio, iscritto nella tribù ...
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MODICA (Μότυκα, Μότουκα; Mutyce)
A. Di Vita
Antico centro siculo in provincia di Ragusa.
Posto all'origine del fiume "di Scicli" o "Modicano", fu di notevole importanza fra il X ed il VII sec. a. C., [...] fattura.
Dalle fonti sappiamo che in età repubblicana l'ager Mutycensis faceva parte dell'ager decumanus della provincia di Sicilia (Cic., Verr., iii, 101, 120; dallo stesso, apprendiamo che nel 73 a. C. il distretto agrario di Mutyce comprendeva 187 ...
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ESTETICA
M. M. Sassi)
Non si può dire che il pensiero antico abbia prodotto un'e. sistematica nello stesso senso in cui, p.es., ha gettato le basi di una sistematica teoria poetica. Tale constatazione [...] che per l'immagine di Elena toglie quanto c'è di più bello dalle più belle fanciulle crotoniati: Dion. Hal., Vet. cens., I; Cic., Inv., II, 1,1 ss., in part. 3; Plin., Nat. hist., XXXV, 64; lo stesso motivo in versione eclettico-classicistica è alla ...
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MINTURNO (Minturnae)
A. Maiuri
Era, insieme con Ausona e Vescia, una delle tre principali città del territorio degli Aurunci. Posta nel piano sulla sponda destra del Liri, a breve distanza dalla foce, [...] mercato agricolo della pianura. Lambita in origine dal Liri, non è peraltro escluso che, costruito un ponte (il Pons Tirenus, Cic., Attic., xvi, 13 a, 1) qualche sobborgo della città sorgesse anche sulla sponda sinistra (Plin., Nat. hist., iii, 59 ...
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Vedi CESARE dell'anno: 1959 - 1994
CESARE (C. Iulius Caesar)
A. Giuliano
Nato a Roma il 1° luglio del 100 o del 102 a. C., bandito da Silla, prestò servizio nelle province dell'Asia Minore tra l'81 e [...] in una congiura il 15 marzo del 44 a. C. mentre si accingeva ad una spedizione militare in Oriente.
Numerosi autori antichi (Cic., Brut., 75; Vell., II, 41; Appian., Bell. civ., II, 151; Cass. Dio, xliii, 43; Plut., Caes., 4, 17) descrivono la figura ...
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forame
Vincenzo Valente
Latinismo, che vale " varco strettissimo ", " angusta fessura ", diversa dal ‛ foro ' (v.), che è una buca circolare più o meno profonda.
Nel verso per non aver via né forame [...] inutile ricordare che i Latini dicevano foramina l'adito degli orecchi e delle narici attraverso cui l'anima comunica con l'esterno (cfr. Cic. Tusc. I XX 47).
In If XXXIII 25 il termine s'identifica con il breve pertugio dentro da la Muda (la stretta ...
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ARTIFICIUM
S Ferri
In generale il termine riguarda la esplicazione di svariate attività tecniche. Dal punto di vista dell'arte, significa la realizzazione di una volontà artistica in un dato materiale, [...] descrizione delle opere d'arte, significa spesso abilità, perfezione: Stesichori statua... summo ut putant artificio facta; singulari opere artificioque perfectum; non solum artificio sed etiam pretio quaestuque (Cic., Verr., 3, 87; 5, 73; 5, 124). ...
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COLLOCATIO
S. Ferri
È classico l'esempio di Cicerone (Orator, 234): "se uno scindesse nei singoli particolari lo scudo di Fidia, distruggerebbe la bellezza complessiva della c., cioè della composizione" [...] ", dove la c. denota un procedimento intenzionale di disposizione artistica della crusta, cioè del rivestimento marmoreo a lastre.
In campo retorico, la c. deve esser "iuncta, cohaerens, lenis, aequabiliter fluens" (Cic., De Orat., 3, 43; 3, 53). ...
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cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.