Vedi VENAFRO dell'anno: 1973 - 1997
VENAFRO (Venafrurn, Οὐὲξαϕρον)
A. La Regina
Centro di origine sannitica e importante città romana, situata nella valle del Volturno ove il fiume forma un'ampia ansa [...] nel 263 a. C., quando fu dedotta la colonia latina di Aesernia, ma rimase un centro fiorente per la fertilità del suo territorio (Cic., Planc., 22; Leg. agr., ii, 66; Horat., Carm., iii, 5, 55; Cat., Agr., 136, 1) noto per le colture d'olivo (Cat ...
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studio
Luigi Blasucci
La parola è adoperata solo nel Convivio e nella Commedia, con larga prevalenza nel primo (ventisei volte su trenta occorrenze complessive). La ragione di ciò è da ricercarsi principalmente [...] simpatia " o " devozione ", proprio della fonte latina (Cic. Amic. IX 29 " confirmatur amor et beneficio accepto di vedere li vostri padri, che io amai... " (per cui cfr. Cic. Senect. XXIII 83 " efferor studio patres vestros quos colui et dílexi, ...
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EPICURO (᾿Επικούρος, Epicurus)
A. Giuliano
Filosofo, nato a Samo (342-341 a. C.); si recò diciottenne ad Atene.
A trentadue anni fondò una scuola filosofica insegnando prima a Mitilene, poi a Lampsaco. [...] una statua bronzea (Diog. Laert., x, 5); le sue immagini erano molto diffuse nel mondo antico, persino su piatti ed anelli (Cic., De fin., v, 3).
I ritratti di E. ci sono conservati attraverso una trentina di repliche di età romana, due di esse ...
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Nacque intorno al 150 a. C. e nel 109 fu, pare, come pretore al governo d'una provincia granifera, probabilmente la Sicilia (Cicerone, Verr., III, 209). Candidato al consolato per gli anni 106, 105 e 104, [...] C. rivendicava a sé e ai suoi; e si deve collegare con queste polemiche il liber de consulatu et de rebus gestis suis (Cic., Brutus, 132; sono forse la stessa cosa le Catuli litterae, in Frontone, p. 126 N.), scritto da lui e che ha lasciato tracce ...
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Nato nel 143 a. C., questore nel 113, pretore, pare, nel 102 in Cilicia, ove vinse i pirati riportando il trionfo. Sostenitore del senato nel 100 durante i tumulti di Saturnino, fu console nel 99 e censore [...] teorico sulla eloquenza, sane exilis, secondo Cicerone, e nel quale era la famosa frase: disertos se vidisse multos, eloquentem omnino neminem (Cic., De orat., I, 94). Si conoscono otto cause da lui trattate per sé o per altri, ma solo del famoso suo ...
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Fisica
Enzo Volpini
Nella comparazione dantesca dei cieli con le scienze, la scienza naturale, che Fisica si chiama (Cv II XIII 8) figura, insieme alla Metafisica, paragonata all'ottavo cielo o delle [...] nome; sì come la Scienza Naturale, la Morale, e la Metafisica, III XI 16).
Etimologicamente fondata, l'identificazione della f. (physica, Cic. Acad. I VII 25; dal greco φυσιχή) con la ‛ scienza naturale ' è un tema caro alla tradizione enciclopedica ...
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CONZA (Compsa)
W. Johannowsky
L'attuale C. coincide con l'antica Compsa, da non confondere con Cosa (o Copsa o Capsa?) ubicata forse nella Lucania meridionale (Caes., Bell, civ., III, 22; Vell., II, [...] nell'89 a.C. dall'esercito di Siila (Vell., 11, 16), C. divenne municipium ascritto alla tribù Galeria, come altri centri irpini (Cic., Verr., 158-180: «P. Gavius municeps Consanus»; CIL, IX, 974, 983; l'elenco di Plinio, Nat. hist., III, 11, 105, in ...
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. Erano gli appaltatori della decuma dei prodotti del suolo pagata dalle città della Sicilia, che non erano federate o immuni o il cui territorio non era agro pubblico del popolo romano. L'appalto di queste [...] quantità di frumento. Affatto diversi da questi appaltatori, erano i decumani, hoc est principes et quasi senatores publicanorum (Cic., Verr., II, 175), che ci appaiono come i consiglieri delle societates publicanorum romane, distinti dalla massa dei ...
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Retore tessalo, ministro di Pirro, re dell'Epiro. Scolaro o imitatore di Demostene, splendido parlatore, fu nell'autunno del 281 a. C. mandato da Pirro a rassicurare del suo aiuto i Tarentini. Sembra una [...] il re accolse l'invito dei Sicelioti ad aiutarli contro i Cartaginesi. Fu seguace della filosofia epicurea (Plut., Pyrrh., 20; Cic., Cat., 43; cfr. Val. Max., IV, 3, 6).
Bibl.: R. Schubert, Geschichte des Pyrrhus, Königsberg 1894, pp. 63, 189; B ...
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Diogene (Diogenès)
Giorgio Stabile
Il Diogene nominato in If IV 137 (Dïogenès, Anassagora e Tale), abitatore del ‛ nobile castello ', è senz'altro da identificare con il filosofo greco Diogene nato a [...] alle ricchezze che alla cupidigia (Sen. Benef. V 4, Tranq. an. VIII 5), indifferente sia alla morte che alla sepoltura (Cic. Tusc. I XLIII 104; rispetto a Socrate è " durior Diogenes... ut Cynicus asperius ").
Tale appunto fu ripreso dalla tradizione ...
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cicuta
s. f. [dal lat. cicuta]. – 1. Genere delle ombrellifere (lat. scient. Cicuta), con tre specie, dell’emisfero boreale, di cui una è la c. acquatica (lat. scient. Cicuta virosa), che cresce anche (attualmente molto rara) nell’Italia settentr.,...
cicutossina
s. f. [comp. aplologico di cicuta e tossina]. – Principio attivo isolato dalla cicuta acquatica (Cicuta virosa), tossico, che si presenta come un solido cristallino.