piaga [plur. anche piage, in rima: cfr. Parodi, Lingua 249]
Luigi Blasucci
È adoperato una volta nel Convivio e largamente nella Commedia.
Nel suo significato fisico il vocabolo ha un impiego pressoché [...] termine sono più o meno autorizzati dalla tradizione: tale in Cv I III 4 la piaga de la fortuna, per cui cfr. il ciceroniano (Acad. pr. III 11) e lucaneo (Phars. VIII 72) ‛ fortunae vulnus '; tale ancora in Pg VII 95 le piaghe c'hanno Italia morta ...
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Oreste
Giorgio Padoan
Figlio di Agamennone e di Clitennestra, era ancora fanciullo quando gli fu assassinato il padre (v. AGAMENNONE); la sorella Elettra, che sperava un giorno da lui vendetta dell'atroce [...] su Atreo e sulla sua famiglia, e neppure il matricidio compiuto da Oreste. Invece usufruisce del cenno del De Amicitia ciceroniano per gli esempi di carità gridati nella seconda cornice purgatoriale ov'è punita l'invidia, uno dei quali è appunto la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sacchi, Bartolomeo detto il Platina
Francesco Tateo
Bartolomeo Sacchi, detto il Platina
Sia nell’ambito dell’Umanesimo romano, sia in quello dell’intero Umanesimo italiano ed europeo, il Platina assume [...] di uno stile latino piano e fin troppo ingenuo nell’uso di topoi ben riconoscibili della trattatistica antica e moderna. Il Cicerone delle opere morali, l’Aristotele dell’Etica, il Platone di alcuni dialoghi più noti, la Ciropedia di Senofonte sono i ...
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MERENDA, Apollonio
Achille Olivieri
– Nacque a Casal di Paterno (Paterno Calabro), presso Cosenza, probabilmente nel 1498.
Giovane «di politi studi et buoni costumi» (così lo definì Girolamo Seripando [...] giorno in giorno più caro. Perge modo, et qua te ducit via dirige gressum» (Pertile, p. 42). La lettura di Cicerone invitava a coltivare un nuovo modello di amicizia, e nella discussione sull’argomento erano coinvolti anche Giulio Avogaro, intimo di ...
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GAMBARO, Angiolo
Franco Cambi
- Nacque a Galliate (Novara) il 16 febbr. 1883 da Luigi e da Angela Clerici.
Formatosi nell'ambito della cultura ecclesiastica piemontese, frequentò il seminario di Novara [...] Feltre (Torino 1946) o Erasmo da Rotterdam, del quale curò l'edizione critica del Ciceroniano (in Scritti vari, ibid. 1950), più tardi approfondita in Il Ciceroniano o dello stile migliore (Brescia 1965), cui prepose una ricca introduzione: l'opera ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] più forte dell'influenza della Sacra Scrittura, se ancora nel 1545 divenire un elegante scrittore latino, imitando lo stile ciceroniano, era la sua più grande aspirazione. Nel 1542 lo ritroviamo a Viterbo nella piccola corte del cardinale R. Pole ...
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La letteratura classica. - Naturale ed essenziale strumento d'arte per ogni forma letteraria dei Greci - almeno del buon tempo, che ogni loro intuizione traducevano in mimesi drammatica, in vita sensibile, [...] di Platone riecheggi a fondo e con impronte sue. Il dialogo ciceroniano ridà l'humanitas romanamente concepita in idea e in atto, nel momento del loro volgere verso la crisi storica. In Cicerone c'è più vibrazione d'affetti personali, più espansione ...
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Sino al 1860 S. Filippo Argirò, città della Sicilia centrale (Enna), posta su di un'altura che chiude a S. la valle del Salso (Simeto), dominata da un castello svevo con tre torri, a 670 m. d'altezza, [...] i Romani tenne forse per questi ultimi. Certo fu, da allora, alle dipendenze di Roma; e il suo nome appare, nell'elenco ciceroniano, tra le città decumanae. Molto ebbe a soffrire durante il mal governo di Verre per angherie di costui e per rapine di ...
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CONTI (Comes, Maioragius), Antonio Maria (Marcus Antonius)
Roberto Ricciardi
Nacque a Mairago (prov. di Milano), il 26 ott. 1514 da Giuliano e Maddalena Conti.
Secondo la testimonianza del C., suo padre [...] -508; A. F. Didot, Alde Manuce et l'hellénisme à Venise, Paris 1875, p. 4;G. Pagani, M. Nizzoli e il suo lessico ciceroniano, in Rend. della R. Accad. dei Lincei, classe di scienze morali, s. 5, II (1893), pp. 561-62; Id., Le polemiche letterarie di ...
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RICCHIERI, Lodovico Maria
Franco Pignatti
RICCHIERI, Lodovico Maria (Coelius Rhodiginus). – Nacque a Rovigo nel 1469 da Antonio, sarto, calzolaio e commerciante di stoffe, e da Piacenza, di cui si ignora [...] . Kristeller, Iter Italicum, II-VI, London-Leiden 1962-1992, ad indices ad voces Caelius e Coelius Rhodiginus; Erasmo da Rotterdam, Il Ciceroniano, o dello stile migliore, a cura di A. Gambaro, Brescia 1965, pp. 228 s.; A.G. Cavagna - Th.B. Deutscher ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...