Classica, Cultura
Manlio Pastore Stocchi
. Nella Firenze ancor priva di uno Studium generale (che ebbe solo nel 1349) D. non poté seguire un corso regolare di studi superiori. D'altra parte affiora [...] avea tenuto a consolarsi e si pose a leggere il De Consolatione Philosophiae di Boezio e il Laelius de amicitia di Cicerone. È invero questione in questo noto passo del Convivio (II XII 2-3) di un accostamento alla filosofia in circostanze rievocate ...
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INGHIRAMI, Tommaso, detto Fedra
Stefano Benedetti
Nacque a Volterra negli ultimi mesi del 1470 da Paolo di Antonio, di una ricca famiglia patrizia discendente dagli Ingram, di origine germanica, e da [...] -32; una copia più tarda nel Vat. lat., 3370, cc. 181-200) l'I. aveva assunto in toto il modello ciceroniano sia nella prospettiva di una teoria retorica unificante, sia nei termini di un'esemplarità pedagogica e politica disponibile a essere assunta ...
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CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] patrum" del convento domenicano fiorentino, la terza discute la "conditionem praeteritorum temporum" ed è condotta sulla falsariga del ciceroniano Somnium Scipionis. Ritornato da S. Romano a S. Maria Novella, passò a insegnare di nuovo nello Studio ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] è l'Hexaëmeron (sui 6 giorni della creazione); tra i morali, il De officiis ministrorum, ricalcato sul De officiis ciceroniano, è il primo tentativo di sintesi dell'etica cristiana. Importanti, come documenti storici, le lettere.
Nell'iconografia A ...
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Derivava dalla famiglia patrizia dei Sergii, la quale era divisa in parecchi rami, tra cui i Fidenates e i Sili. Da questi ultimi e precisamente da Lucio Sergio Silo e da Belliena nacquero tre figli, fra [...] avessero combattuto col valore e e con l'energia abituale nelle lotte delle popolazioni italiche contro Roma, il collega di Cicerone, il console Gaio Antonio, riuscì presto a distruggerle in una dura battaglia a Pistoia.
Il movimento fu dunque una ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] : La Rettorica, a cura di F. Maggini, Firenze 1915 (ristampa con prefazione di C. Segre, Firenze 1968); Le tre orazioni di M.T. Cicerone… volgarizzate da B. L., a cura di L.M. Rezzi, Milano 1832; Il tesoretto e il favoletto, a cura di G.B. Zannoni ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] 1885; Id., G. Veronese e gli archetipi di Celso e Plauto, Livorno 1886; Id., G. Veronese e le opere rettoriche di Cicerone, in Riv. di filologia e di istruzione classica, XIV (1886), pp. 425-434; Id., Codici latini posseduti, scoperti, illustrati da ...
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BONAMICO (Bonamici, Buonamici, Buonamico), Lazzaro (Lazzaro da Bassano)
Rino Avesani
Figlio di Amico e Dorotea, nacque a Bassano del Grappa non nel 1479, come generalmente si scrive in base a un'erronea [...] arrivò a Bologna l'11 dic. 1522; il 16 dello stesso mese il B. cominciò a leggere all'allievo le lettere di Cicerone, e su questo testo si svolgevano le lezioni ancora nel febbraio successivo. Non sappiamo se il B. abbia insegnato al Gonzaga per ...
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MASCARDI, Agostino
Eraldo Bellini
– Nacque a Sarzana il 2 sett. 1590 da Alderano, giurista di qualche nome e auditore di Rota a Lucca e a Bologna, e da Faustina de’ Nobili.
Proseguendo una consolidata [...] l dubbio; poiché nell’essenza non s’allontana dall’opinione» (II, 2, pp. 127 s.). Sulla scorta delle regole stabilite da Cicerone (De oratore, II, 15, 62), il M. afferma che lo storico non deve tralasciare nessuna diligenza per evitare di scrivere il ...
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PISANI, Ugolino
Paolo Viti
PISANI, Ugolino. – Nacque a Parma, tra il 1405 e il 1410; non si hanno notizie specifiche sul padre, Gerardo, né sulla sua prima formazione culturale.
Dovette passare ben [...] slave (cc. 33r, 53), il ricordo della sua commedia Repetitio magistri Zanini coqui (c. 83v) e di un suo codice ciceroniano (c. 183r), e che non trascurano neppure di intervenire su alcuni passi della traduzione dell’Etica da parte di Leonardo Bruni ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...