aristotelismo
Influsso esercitato direttamente o anche soltanto indirettamente da Aristotele nella storia del pensiero.
L’aristotelismo antico
L’antichità conobbe di Aristotele soprattutto gli scritti [...] letteraria e filosofica, soprattutto il Protreptico, tenuto presente anche da scrittori cristiani, mentre attraverso l’Hortensius ciceroniano suscitava la vocazione filosofica di s. Agostino. Uno sforzo per eliminare il contrasto tra Platone e ...
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Filologo classico, nato il 4 agosto 1707 a Tennstedt, morto l'11 settembre 1781 a Lipsia. Collega e successore di J. M. Gesner nella cattedra d'eloquenza della Thomasschule di Lipsia (1756-70) e dal 1759 [...] in Germania. Ma della sua opera di editore e di filologo merita particolare ricordo solo l'edizione di Cicerone (1739, Suppl. 1777) e il dizionario ciceroniano (Clavis ciceroniana, Halle 1777), in cui l'E. si mostra sicuro conoscitore dello stile di ...
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MACROBIO
Alessandro Olivieri
. Scrittore latino, noto in generale, nel Medioevo, con questo solo nome, mentre consta che il suo cognome era Teodosio. Sappiamo che un M. fu nel 410 d. C. proconsole [...] di nascita, ma della lingua greca ha perfetta conoscenza. Di lui si conservano: 1. un commento al Somnium Scipionis ciceroniano; 2. un simposio: I Saturnali; 3. uno scritto grammaticale.
Il commento al Somnium Scipionis, in due parti, è dedicato ...
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Storico dell'antichità italiano (Napoli 1924 - ivi 1990); prof. univ., dal 1963 ha insegnato storia greca e romana e storia della storiografia presso l'Università di Napoli; direttore dal 1986 della Scuola [...] nei quali ha convogliato le sue vaste conoscenze letterarie, linguistiche, archeologiche e numismatiche. Tra gli scritti: Il princeps ciceroniano e gli ideali politici della tarda repubblica (1954), Ricerche sull'antico Epiro (1962) e le raccolte dei ...
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In origine le declamazioni furono esercizî pratici consistenti nel recitare ad alta voce discorsi preparati con riguardo particolare all'actio e intesi ad abituare i giovani a parlare in pubblico: in seguito, [...] et les déclamateurs d'après Sénèque le père, Lilla 1902; V. Cucheval, Histoire de l'éloquence romaine depuis la mort de Cicéron jusqu'à l'avénement de l'empereur Hadrien, I, Parigi 1893, p. 95 segg.; Ed. Norden, Die antike Kunstprosa, 3ª ed ...
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colloquio
Andrea Mariani
. Latinismo; compare solo in Cv IV XXVII 16, in una citazione da Cicerone: Onde dice Tullio in quello De Senectute, in persona di Catone vecchio: " A me è ricresciuto e volontà [...] dantesca sarà dunque non una pura erudizione, ma una reinterpretazione del testo classico: e se l'idea principale, nel passo ciceroniano, è quella del vecchio saggio che non si cura di cibo né di bevanda, e sembra nutrirsi solo di assennati discorsi ...
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Retore di Alabanda, città della Caria, come il suo omonimo Apollonio Molone, e al pari di lui allievo di Menecle, il più autorevole rappresentante dell'eloquenza asiana del tempo. La sua attività si svolse [...] non più tardi del 121 a. C., nel quale anno con lui si abboccò nell'isola Q. Mucio Scevola, l'interlocutore del dialogo ciceroniano De oratore (I, 75): summus doctor lo chiama ivi Scevola, e così di nuovo altrove M. Antonio (I, 126; II, 3), che gli ...
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patria
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nella storia repubblicana fiorentina l’amore per la p. costituisce un elemento del discorso politico universalmente condiviso: è un segno dell’eredità [...] (con la collocazione della p. nel diritto comune) e filosofica (con il lascito etico aristotelico e con quello ciceroniano, attraverso il filtro di Agostino e di san Tommaso). I critici risorgimentali, in primo luogo Francesco De Sanctis, poi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo stile della prosa barocca si modella su alcuni autori dell’antichità ignorati o trascurati [...] Italia, in Francia e in Spagna, dove il latino risulta più vivo, si accende la polemica tra i sostenitori di Cicerone e quelli di Seneca, più attenti a riprodurre le tensioni dell’emozione e della passione. Sviluppando la teoria cinquecentesca dell ...
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CHIERICATI (Chierigati, Chericati, Cheregato, Cherigatti, Clericato, Chierigato; Chieregatus, de Chieregatis), Leonello
Anna Foa
Nacque a Vicenza nel 1443 dal conte Niccolò e da Caterina Loschi, figlia [...] , e studiò il greco a Vicenza alla scuola di Ognibene da Lonigo, allievo di Vittorino da Feltre e convinto ciceroniano, prima di accedere agli studi giuridici e di laurearsi a Padova doctor decretorum.
Durante il soggiorno padovano, nel 1463 ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...