CHIERICATI (Chierigati, Chericati, Cheregato, Cherigatti, Clericato, Chierigato; Chieregatus, de Chieregatis), Leonello
Anna Foa
Nacque a Vicenza nel 1443 dal conte Niccolò e da Caterina Loschi, figlia [...] , e studiò il greco a Vicenza alla scuola di Ognibene da Lonigo, allievo di Vittorino da Feltre e convinto ciceroniano, prima di accedere agli studi giuridici e di laurearsi a Padova doctor decretorum.
Durante il soggiorno padovano, nel 1463 ...
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FRANCESCO da Montepulciano (Bellarmino Francesco, Piendibeni Francesco)
Paolo Viti
Nacque a Montepulciano da ser Iacopo di ser Piendibene intorno alla metà del sec. XIV, forse nel 1353 se dobbiamo credere [...] diretto di Francesco Petrarca, Pietro da Moglio, come si deduce da una sua annotazione autografa apposta su un manoscritto ciceroniano, ora Vat. lat. 1694, risalente al 10 marzo 1371. Da Bologna F. si trasferì nel dicembre 1381, come coadiutore ...
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GALBIATI, Giovanni
Pier Francesco Fumagalli
Nacque a Carugo, nei pressi di Como, il 12 marzo 1881 da Giuseppe e Maria Colombo; il padre era fattore presso la famiglia Teruzzi. Compì gli studi classici [...] quali maestri - tra gli altri - V. Inama, F. Novati, M. Scherillo e R. Sabadini. Frutto di questi studi fu il commento ciceroniano De M.T. Ciceronis in libris de re publica et de legibus fontibus (Aosta 1913; poi De fontibus M.T. Ciceronis librorum ...
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CAROLI, Giovanni
Valerio Marchetti
Nato a Firenze nel 1428 da Carlo della famiglia borghese dei Berlinghieri, è noto nella bibliografia sotto il patronimico "Caroli", creduto cognome. Entrò giovanissimo [...] patrum" del convento domenicano fiorentino, la terza discute la "conditionem praeteritorum temporum" ed è condotta sulla falsariga del ciceroniano Somnium Scipionis. Ritornato da S. Romano a S. Maria Novella, passò a insegnare di nuovo nello Studio ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] card. Girolamo Dandino, fu scritta allo scopo di confutare le conclusioni scettiche degli Academica di Cicerone. Allo scetticismo accademico ciceroniano il C. oppone un aristotelismo di tipo tradizionale, utilizzando però anche elementi platonici e ...
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CORRADO, Quinto Mario
Francesco Tateo
Nacque ad Oria, città del Salento, nel 1508, primo figlio di un agricoltore di nome Fabio e di una Aloisa Caputo, sorella di un monaco appartenente all'Ordine di [...] avrebbe dovuto collegare la restaurazione della pietà all'elaborazione e perfezionamento di un modello linguistico ispirato all'esempio ciceroniano e capace di armonizzare la scienza umana con quella delle cose divine. Si spiega così la consuetudine ...
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POLE, Reginald
Davide Romano
POLE, Reginald. – Nacque ai primi di marzo del 1500 a Stourton Castle, Staffordshire, terzogenito maschio di sir Richard Pole e di Margaret, contessa di Salisbury, entrambi [...] giovane inglese cominciò presto a frequentare anche il circolo letterario di Pietro Bembo, stringendo amicizia con l’umanista ciceroniano Christophe de Longueil. Nel 1522, pochi giorni prima di morire, questi lasciò a Reginald la sua ricca collezione ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] della Sapienza. In tale veste scrisse un componimento poetico per celebrare la scoperta del palinsesto ciceroniano compiuta da A. Mai (De Marco Tullio Cicerone, deque Angelo Maio… eius De republica libros a tenebris vindicante. Elegia, Romae 1820 ...
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POMICELLI, Mariano
Daniela Gionta
POMICELLI, Mariano (Mariano da Genazzano). – Nacque a Genazzano, nei dintorni di Roma, nel 1450; il cognome Pomicelli è testimoniato dall’intestazione di un epigramma [...] umanista, informato da Tristano Calco sul successo del frate a Milano, ricordava di averne ammirato l’oratoria di stampo ciceroniano, nutrita di cultura classica e militanza religiosa (Epist. 4, 6). E pure nella corrispondenza tra Andrea Della Cornia ...
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MANFREDI, Girolamo
Vincenzo Lavenia
Appartenente, secondo quanto scrisse nel frontespizio di due opere a stampa, a una nobile casata di origine ferrarese, nacque a Bologna intorno al 1526, forse da [...] 'analisi giuridica e storica, infatti, si sostituisce un'astratta riflessione morale, e l'opera - scritta in un ampolloso stile ciceroniano - si compone di 32 capitoli sulle virtù da coltivare e sui vizi da schivare per rendere onore alla prestigiosa ...
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ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...
cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...