Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel [...] singola e che è quindi la lunghezza delle p. (per es., un calcolatore che possa trattare numeri in codice binario con 64 cifre, ha una p. di macchina di 64 caratteri).
La p. d’ordine (➔ password) è un codice di riconoscimento per l’utente del ...
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WETTSTEIN, Johann Jakob
Teologo protestante e filologo, nato a Basilea il 5 marzo 1693, morto ad Amsterdam il 23 marzo 1754. Studiò in patria dove da un parente, bibliotecario dell'università, ottenne [...] si accontentò di segnalare nell'apparato le lezioni che gli sembravano da preferire. A lui risale il sistema d'indicare con lettere maiuscole i codici unciali e con cifre arabiche i corsivi; inoltre i Prolegomena hanno un valore metodico permanente. ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] , perché divisibili per 2. Sono anche composti, in quanto divisibili per 5, tutti i n. che terminano con questa cifra, eccettuato però lo stesso 5. Uno dei teoremi fondamentali dell’aritmetica afferma che ogni n. composto può ottenersi come prodotto ...
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Il termine deriva dal gr. apóstrophos «rivolto altrove, indietro», da apostrépho «volgo indietro o in senso contrario». Apóstrophos (o -us) compare nel latino tardo, con significato unicamente grammaticale. [...] Ntoni, ma anche l’articolo scritto come clitico ’l). Tra gli usi secondari c’è quello di indicatore della soppressione delle prime cifre di un anno (il ’48).
L’apostrofo era un segno noto già nell’antichità. Certo, se si considera che l’abitudine di ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] accolto, far entrare, venir avanti, sapor amaro.
Usi
L’apostrofo è usato anche per indicare la caduta di una o più cifre nell’indicazione di una data. In questo caso, poiché indica la caduta di un elemento che precede, l’apostrofo va orientato verso ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] come stare, stabile, statuto, statua). Cesarotti diede a questa teoria il suo apporto originale, introducendo la distinzione tra «termini cifre» e «termini figure» (Parte II, II-III): i primi sono frutto di pura convenzione o di un moto naturale ...
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ACCENTO
In italiano l’accento consiste nell’aumento dell’intensità con cui viene pronunciata una sillaba (detta sillaba tonica), che acquisisce così maggior rilievo rispetto alle altre sillabe della [...] ci siano parole scritte nello stesso modo ma che vanno pronunciate diversamente (➔omografi).
• Àltero / altèro
Àltero l’ordine delle cifre per confondere i possibili ladri / Ha uno sguardo torvo e altèro
• Àmbito / ambìto
È un àmbito ristretto ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] .000 unità nel secondo periodo e 2.476.000 nel primo periodo; nel Mezzogiorno, rispettivamente, 498.000 e 872.000).
Dalle anzidette cifre si desume fra l'altro che dal 1951 al 1973 l'occupazione extra-agricola nel Mezzogiorno è aumentata più che nel ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...]
Allo stato attuale, gli SMS rappresentano la tecnologia di trasmissione dati più diffusa in assoluto nel pianeta. Le cifre disponibili vanno sempre prese in questi casi con beneficio d’inventario, specialmente quando – com’è la norma – provengono ...
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HAGER, Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 30 apr. 1757, da Giuseppe e Marianna Tyher (Milano, Arch. storico civico, Rubrica del ruolo gen. di popol., vol. 11). All'età di 10 anni lasciò Milano [...] maestà a Parigi, scoperto recentemente presso le sponde del Tigri, in vicinanza dell'antica Babilonia, Milano 1811; Memoria sulle cifre arabiche attribuite fin ai nostri giorni agli Indiani, ma inventate in un paese più remoto dell'India, ibid. 1813 ...
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cifra
(ant. cìfera) s. f. [dal lat. mediev. cifra, e questo dall’arabo ṣifr «nulla, zero», che è un calco del sanscr. śūnyá «vuoto, zero»]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente lo zero (c. non significativa) e i...
cifrare
v. tr. [der. di cifra]. – 1. a. Rappresentare, un nome o altre parole, mediante cifre, cioè con le sole iniziali o con abbreviazione convenzionale: cifrava il proprio nome e cognome F. Z.; anche rifl.: un’associazione che si cifra...