CASOLO, Giacomo
Carla Russo
Non si conoscono i dati biografici relativi alla sua nascita e alla sua famiglia.
Di origine milanese, il C. sarebbe stato analfabeta, secondo quanto afferma il gesuita A. [...] una pensione di 100 scudi che gli voleva assegnare l'arcivescovo di Milano Cesare Monti. Per penitenza digiunava frequentemente, portava cilici e si imponeva dure discipline. Dai suoi parenti si era del tutto estraniato e malgrado avesse a Milano una ...
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CONO (Conone), santo
Mario Pagano
Probabilmente nacque nel 1139 a Naso, in provincia di Messina, da un nobile uomo d'armi e da una nobildonna.
Nulla di C. sappiamo al di fuori di quanto viene riferito [...] in pubblico, ma, una volta spogliato, dal corpo di C. cadde uno dei tanti vermi che da tempo, a causa dei cilici, prosperavano tra le sue carni; palese quindi l'innocenza di C., anche perché "non potea esser reo di delizie colui che dispiaceva ...
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GATTORNO, Rosa
Marina Caffiero
Nacque a Genova il 14 ag. 1831 da Francesco, commerciante di famiglia agiata originaria di Sturla, e da Adelaide Campanella, giovane vedova genovese già madre di una bambina. [...] anche quello di povertà. Contemporaneamente diede inizio a una serie di aspre pratiche penitenziali (digiuni, disciplina a sangue, cilici e catene sulla nuda pelle, crocifissione) dirette a piegare e punire, finché visse, "la miserabile bestia", cioè ...
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VINCENZA GEROSA, santa
Valentina Ciciliot
VINCENZA GEROSA, santa. – Nacque il 29 ottobre 1784 a Lovere (Bergamo) da Gianantonio e da Giacomina Macario, primogenita di altre tre sorelle.
Fu battezzata [...] riuscì comunque a trovare il tempo per la preghiera, la meditazione e il disciplinamento del proprio corpo (anche con cilici e flagelli). Fu la madre, descritta come donna pia e devota, a ispirarla a una vita condotta cristianamente (comunione ...
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RIZZO, Benvenuta Diana
Lina Scalisi
RIZZO, Benvenuta Diana (in religione Innocenza). – Nacque a Trapani il 1° aprile 1599 da Girolamo Rizzo, barone di S. Anna, e da Erasma Grimaldi, figlia di Gregorio [...] delle mortificazioni della carne e dello spirito, visse conseguentemente, assumendo su di sé il martirio delle carni con cilici, catene, digiuni prolungati, umiliazioni continue. Presto circondata da una fama di santità, dedicò gran parte del suo ...
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MAFFEI, Marco
Maria Pia Paoli
Nacque nel 1542 a Marcianise, nei pressi di Caserta, da Gissino (o Iosino) e Domenica Cipullo e fu battezzato con il nome di Vincenzo.
Il M. era di umile estrazione: egli [...] all'inizio alcune defezioni tra le fila dei frati riformati messi alla prova da dure pratiche ascetiche quali l'uso di cilici e catene di ferro. Il nuovo superiore dell'Osservanza A.C. Fusco, il teologo A. Guglielmini, A. Pasca, Giovanni Vincenzo da ...
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CARTARI, Antonio Stefano (Antonstefano)
Armando Petrucci
Nacque in Orvieto nel dicembre del 1651 da Carlo, giurista e poligrafo, e da Maria Maddalena Marabottini.
Destinato dal padre agli studi legali [...] una leggenda di santità erudita che il padre tentò di avallare e di trasferire direttamente sul piano religioso parlando di cilici e di miracoli (ibid., b. 263. c. 150rv); senza peraltro che quest'estrema e un po' macabra ambizione paterna fosse ...
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CEVOLI, Florida (al secolo, Lucrezia Elena)
Giuseppe Pignatelli
Undicesima di quattordici figli, nacque a Pisa l'11 nov. 1685 dal conte Curzio, figlio di Domenico, e da Laura della Seta. Ebbe un'educazione [...] consorelle; sviluppò gli esercizi delle Via Crucis sanguinose, introdotte da Veronica Giuliani: le suore, vestite di cilici, flagellandosi ad ogni stazione, dovevano portare sulle spalle legni pesantissimi. Ripristinò la regola della povertà assoluta ...
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CAPIZZI, Ignazio
Francesco Raco
Nacque a Bronte (Catania) il 20sett. 1708 da Placido, mandriano, e Vincenza Cusmano, filatrice domestica. Rimasto orfano in tenera età, visse per qualche tempo presso [...] manifestatesi con il terremoto di Palermo, organizzò una processione: i partecipanti, con il volto coperto, si percuotevano con i cilici e il C. stesso si distinse per particolare crudeltà, avendo applicato al suo frammenti di vetro. Da notare sono ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
trappolone
s. m. Grande trappola, insidia, alla quale è difficile sottrarsi. ◆ La pausa estiva del Centro-sinistra continua a essere «tormentata» dalle discussioni sulla scelta del candidato premier per le prossime elezioni politiche e dall’operazione...