Succeduto (1187) nella signoria al fratello Rupen II, ottenne dall'imperatore Enrico VI la corona reale (1199), fondando il regno della Nuova Armenia o di Cilicia. Organizzò il regno sul modello dei principati [...] franchi d'Oriente, e introdusse la legislazione franca di Antiochia (Assise d'Antiochia), che fece tradurre in armeno. Morì nel 1219 ...
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Figlio di Hethum I, gli successe nel 1270, trovandosi di fronte alle stesse sue difficoltà: instabilità interna e ostilità dei sultanati di Egitto e di Iconio. Dopo aver subito una prima invasione dei Mamelucchi di Baibars (1274), nel 1276, creata intorno a sé l'unità di tutti i principi armeni, riuscì a battere durevolmente gli Egiziani e, nel 1278, i Selgiuchidi di Iconio. Morì nel 1289 ...
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Nipote di Hethum II, nel 1307 cercò di far approvare dal primo Concilio di Sis una nuova professione di fede e modifiche rituali sulla base del rituale romano (preparate dal katholikòs Gregorio VII Anawarzeci), ma il popolo si sollevò e sollecitò l'intervento del mongolo Bilarghu, che mise a morte L. e i suoi seguaci (1307) ...
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Successe a Oshin e durante il suo regno (1320-42) intensificò i contatti con i Latini, che però gli inviarono ben scarsi aiuti quando il sultano d'Egitto, Nasir, invase l'Armenia. Dopo averlo costretto a rompere ogni contatto con l'Europa, Nasir lo lasciò regnare sino alla morte ...
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Successore (m. 1141) del fratello Thoros I nel 1129, lottò a lungo contro i Selgiuchidi, i Franchi d'Antiochia e i Bizantini. Vinto da Giovanni II Comneno, fu portato a Costantinopoli (1137). ...
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Satrapo persiano (m. 327 a. C.) di Cilicia al tempo di Artaserse III, sopraffece i Fenici ribelli (344 a. C.); sotto Dario III resse anche la Siria e la Mesopotamia. Come tale si oppose all'avanzata di [...] Alessandro sull'Eufrate e a Gaugamela; ma poi gli aperse le porte di Babilonia (331), e perciò Alessandro lo fece, primo dei Persiani, satrapo di quella regione ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] l'esercito al parente P. Elio Adriano (il futuro imperatore), e si avviò per tornare a Roma, ma a Selinunte di Cilicia improvvisamente morì. La sua fama rimase perpetua nella tradizione romana come quella di ottimo principe, e nel basso Impero l ...
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Re dello stato aramaico di Sam'al, in Cilicia, vissuto nella seconda metà del 9º sec. a. C. Si hanno di lui due iscrizioni, che esaltano le vittorie ottenute sui nemici circostanti e la prosperità del [...] regno ...
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Filosofo neoplatonico (sec. 6º d. C.), nato in Cilicia. Fu scolaro, ad Alessandria, di Ammonio figlio di Ermia, e poi, ad Atene, di Damascio. Chiusa per il decreto di Giustiniano (529) la scuola filosofica [...] di Atene, S. accettò di recarsi presso il re di Persia (531 o 532), donde però ritornò presto in Grecia, dove, non potendo più esercitare attività didattica, si dedicò a una vasta opera di commento, soprattutto ...
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Figlio (m. 1363) di Baldovino, maresciallo d'Armenia; incoronato nel 1344, respinse un'invasione musulmana proveniente dall'Egitto e, dopo aver invano atteso aiuti dall'Occidente, affrontò da solo i Mamelucchi, li cacciò dal paese e conquistò Alessandretta (1357). Poté così dar pace al paese, durante gli ultimi anni del suo regno ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
licaone1
licàone1 (o licaóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος]. – Relativo o appartenente alla Licaònia, regione dell’Anatolia centrale, anticam. dominata dagli Ittiti, poi dai Persiani e dai Macedoni, passata infine...