Figlio (m. 1100) di Rupen, tenne per primo a instaurare stretti rapporti con l'Europa. Continuando l'opera del padre, combatté contro i Bizantini, togliendo loro varie fortezze e si alleò con i crociati che, in cambio degli aiuti da lui prestati, specialmente durante l'assedio di Antiochia, gli conferirono il titolo di marchese ...
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Fratello (sec. 13º) di Hethum e di Smbat, detronizzò quest'ultimo che aveva assunto a sua volta il potere facendo imprigionare il legittimo re Hethum, e resse lo stato dal 1298 al 1299, quando fu cacciato da Hethum che riconquistò il regno. Morì in esilio a Costantinopoli ...
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(gr. ῾Ισσός) Antica città della Cilicia, presso l’attuale Alessandretta, famosa per la vittoria ivi riportata (333 a.C.) da Alessandro Magno sui Persiani di Dario III. ...
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Dinastia armena che regnò nella Cilicia dal 1080 al 1219. Prende il nome da Rupen (m. 1095), che ottenne (1080) come feudo ereditario la città di Lampron (Nemrūd Qal῾e). I suoi successori ingrandirono [...] I (1099-1129) tutta la Cilicia fu conquistata. Leone II ottenne (1198) la corona reale dall'imperatore Enrico VI; dopo di lui la corona passò a rami laterali, e da ultimo ai Lusignano. Il regno armeno di Cilicia, dopo varie vicende, ebbe termine ...
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Usurpatore dell'Impero romano (n. Corico, Cilicia, 325 d. C. - m. 366). Grazie alla sua parentela con Basilina, madre dell'imperatore Giuliano l'Apostata, salì ai gradi più elevati. Ebbe un alto comando [...] nella guerra persiana, che non fu condotta a buon esito, per cui venne allontanato dall'imperatore Gioviano. Nel 365 si fece proclamare imperatore a Costantinopoli, contro Valentiniano I e Valente, e s'impossessò ...
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Succeduto (1187) nella signoria al fratello Rupen II, ottenne dall'imperatore Enrico VI la corona reale (1199), fondando il regno della Nuova Armenia o di Cilicia. Organizzò il regno sul modello dei principati [...] franchi d'Oriente, e introdusse la legislazione franca di Antiochia (Assise d'Antiochia), che fece tradurre in armeno. Morì nel 1219 ...
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Figlio di Hethum I, gli successe nel 1270, trovandosi di fronte alle stesse sue difficoltà: instabilità interna e ostilità dei sultanati di Egitto e di Iconio. Dopo aver subito una prima invasione dei Mamelucchi di Baibars (1274), nel 1276, creata intorno a sé l'unità di tutti i principi armeni, riuscì a battere durevolmente gli Egiziani e, nel 1278, i Selgiuchidi di Iconio. Morì nel 1289 ...
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Nipote di Hethum II, nel 1307 cercò di far approvare dal primo Concilio di Sis una nuova professione di fede e modifiche rituali sulla base del rituale romano (preparate dal katholikòs Gregorio VII Anawarzeci), ma il popolo si sollevò e sollecitò l'intervento del mongolo Bilarghu, che mise a morte L. e i suoi seguaci (1307) ...
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Successe a Oshin e durante il suo regno (1320-42) intensificò i contatti con i Latini, che però gli inviarono ben scarsi aiuti quando il sultano d'Egitto, Nasir, invase l'Armenia. Dopo averlo costretto a rompere ogni contatto con l'Europa, Nasir lo lasciò regnare sino alla morte ...
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Successore (m. 1141) del fratello Thoros I nel 1129, lottò a lungo contro i Selgiuchidi, i Franchi d'Antiochia e i Bizantini. Vinto da Giovanni II Comneno, fu portato a Costantinopoli (1137). ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
licaone1
licàone1 (o licaóne) agg. e s. m. e f. [dal lat. Lycāon -ŏnis, gr. Λυκάων -ονος]. – Relativo o appartenente alla Licaònia, regione dell’Anatolia centrale, anticam. dominata dagli Ittiti, poi dai Persiani e dai Macedoni, passata infine...