ACOTANTO, Pietro
Paolo Rizzi
Di antica famiglia veneziana (chiamata anche Acoitanto), fu monaco, nel sec. XII. Ricchissimo, si ridusse "in bona senectute" in miseria, dopo aver dispensato tutte le ricchezze [...] da parte dei Veneziani: la popolarità dell'A. crebbe quando, visitata la sua salma nel 1250, la si trovò avvolta in un cilicio. Nel 1305 il sepolcro venne ancora visitato, ed il corpo questa volta fu riposto in altra tomba nel cimitero accanto alla ...
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FANGO (Fangi), Agostino (Agostino da Biella)
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Nacque a Biella (od. prov. di Vercelli), anteriormente al 1430. La sua famiglia apparteneva alla locale aristocrazia ed era strettamente legata ai conti, [...] come il F., già minato da una salute cagionevole e da continui tormenti fisici, sperimentò continuamente il cilicio ed altre mortificazioni corporali. Nonostante tali impedimenti è ricordato come abile predicatore e confessore, anche se non ...
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OMOBONO da Cremona
Adelaide Ricci
OMOBONO da Cremona. – Nacque a Cremona, dove poi trascorse l’intera esistenza, presumibilmente intorno al 1117. Stando alla tradizione, apparteneva alla famiglia de [...] uno status particolare, riconoscibile dalla professio in signis (abbigliamento di colore scuro e di semplice fattura, cilicio, comportamento lontano da mondanità e lusso), non regolato da norme scritte e tuttavia chiaramente collocato ai confini ...
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DE NOBILI, Roberto
Pietro Messina
Nacque a Montepulciano (prov. di Siena), da Vincenzo e da Maddalena dei conti di Montauto, il 5 sett. 1541. Il suo destino fu segnato dal fatto di essere pronipote [...] a quest'epoca risalirebbe la vocazione ascetica del D., che, sempre più frequentemente si diede a praticare digiuni, a portare il cilicio, a imporsi veglie e astinenze e penitenze varie. Sempre nel 1554, a detta dei suoi biografi, avrebbe pensato per ...
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MICHELINA da Pesaro
Adriano Gattucci
MICHELINA da Pesaro. – Nacque a Pesaro nel 1300 da famiglia nobile e facoltosa. Data in sposa dai genitori a 12 anni a un concittadino verosimilmente dello stesso [...] narra inoltre di miracolose guarigioni avvenute per sua intercessione. M. fu anche un’aspra asceta che faceva uso di cilicio e scudiscio di catenelle. Ma la sua principale attenzione andava a miserabili e bisognosi, cui distribuiva la maggior parte ...
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CATERINA Fieschi Adorno (Caterina da Genova), santa
Sosio Pezzella
Discendente da famiglia aristocratica - tra i suoi antenati vi furono due pontefici, Innocenzo IV e Adriano V - C. nacque a Genova [...] di sangue.
Da quel momento C. si sottopose a una dura disciplina ascetica, a penitenze rigorose, a digiuni prolungati, al cilicio, al silenzio e ad astinenze, mentre dava inizio alla sua opera di assistenza degli ammalati, che sarebbe poi durata per ...
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MARGHERITA da Citta di Castello
Giovanna Casagrande
MARGHERITA da Città di Castello. – Nacque da nobili genitori (Parisio ed Emilia) nel castello di Metola nella Massa Trabaria (oggi Mercatello del [...] del castello per nasconderla alla vista. Fin dai sette anni la fanciulla avrebbe iniziato una vita di penitenza con digiuni e cilicio. Nella speranza di un miracolo i genitori la portarono a Città di Castello, al sepolcro di un pio frate minore morto ...
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FRANCESCO MARIA da Camporosso (al secolo Giovanni Croese), santo
Donatella Gironi
Nacque a Camporosso, presso Ventimiglia, il 27 dic. 1804, quarto dei cinque figli di Anselmo Croese e di Maria Antonia [...] di povertà, girava per Genova a piedi nudi, nutrendosi per anni una sola volta al giorno e facendo uso costante del cilicio e del flagello. Divenne presto una figura molto nota nella Genova della prima metà dell'Ottocento. Il popolo gli attribuiva ...
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CHIARA da Montefalco (Chiara della Croce), santa
Giulia Barone
Figlia di Damiano e Iacopa, nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. La famiglia, che pare sia stata tra le più agiate della cittadina umbra, [...] all'annullamento mistico in Dio, con conseguente perdita di ogni sensibilità. Inoltre C. usava spesso fustigarsi a sangue e indossava il cilicio. La rigidezza dell'ascesi di C. è tale che uno dei biografi della santa, il Mosconi, la definì "magis ...
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GIRLANI, Arcangela (Arcangela da Trino)
Caterina Bruschi
È sconosciuto l'anno di nascita della G., battezzata con il nome di Eleonora, da ascriversi certamente alla seconda metà del XV secolo. I genitori [...] seicentesche e settecentesche hanno esasperato - fino a fare della G. una forte sostenitrice delle pratiche di autopunizione quali cilicio e flagellazione - l'irreprensibilità della sua condotta di vita ispirata a un rigore che la impose da subito ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
autoflagellante
(auto-flagellante), p. pres. e agg. (iron.) Che si colpisce, si critica aspramente da sé stesso. ◆ Fin troppo fitta, invece, talvolta autoflagellante o vittimeggiante, la letteratura post socialista sul disastro del nostro...