ACOTANTO, Pietro
Paolo Rizzi
Di antica famiglia veneziana (chiamata anche Acoitanto), fu monaco, nel sec. XII. Ricchissimo, si ridusse "in bona senectute" in miseria, dopo aver dispensato tutte le ricchezze [...] da parte dei Veneziani: la popolarità dell'A. crebbe quando, visitata la sua salma nel 1250, la si trovò avvolta in un cilicio. Nel 1305 il sepolcro venne ancora visitato, ed il corpo questa volta fu riposto in altra tomba nel cimitero accanto alla ...
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FANGO (Fangi), Agostino (Agostino da Biella)
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Nacque a Biella (od. prov. di Vercelli), anteriormente al 1430. La sua famiglia apparteneva alla locale aristocrazia ed era strettamente legata ai conti, [...] come il F., già minato da una salute cagionevole e da continui tormenti fisici, sperimentò continuamente il cilicio ed altre mortificazioni corporali. Nonostante tali impedimenti è ricordato come abile predicatore e confessore, anche se non ...
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Nome di alcuni santi e beati: 1. Domenico di Guzmán, santo. Fondatore dell'ordine dei Domenicani (Caleruega, Vecchia Castiglia, 1170 - Bologna 1221). Studiò filosofia e teologia nell'università di Palencia [...] simoniacamente, entrò poco dopo (1025 circa) tra i camaldolesi di Fonte Avellana, dandosi a una vita di estrema penitenza con cilicio (lat. lorica, donde l'appellativo). Fu a Luceoli e a Fonte Avellana (sotto s. Pier Damiani), poi priore di S ...
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DE NOBILI, Roberto
Pietro Messina
Nacque a Montepulciano (prov. di Siena), da Vincenzo e da Maddalena dei conti di Montauto, il 5 sett. 1541. Il suo destino fu segnato dal fatto di essere pronipote [...] a quest'epoca risalirebbe la vocazione ascetica del D., che, sempre più frequentemente si diede a praticare digiuni, a portare il cilicio, a imporsi veglie e astinenze e penitenze varie. Sempre nel 1554, a detta dei suoi biografi, avrebbe pensato per ...
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CATERINA Fieschi Adorno (Caterina da Genova), santa
Sosio Pezzella
Discendente da famiglia aristocratica - tra i suoi antenati vi furono due pontefici, Innocenzo IV e Adriano V - C. nacque a Genova [...] di sangue.
Da quel momento C. si sottopose a una dura disciplina ascetica, a penitenze rigorose, a digiuni prolungati, al cilicio, al silenzio e ad astinenze, mentre dava inizio alla sua opera di assistenza degli ammalati, che sarebbe poi durata per ...
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FRANCESCO MARIA da Camporosso (al secolo Giovanni Croese), santo
Donatella Gironi
Nacque a Camporosso, presso Ventimiglia, il 27 dic. 1804, quarto dei cinque figli di Anselmo Croese e di Maria Antonia [...] di povertà, girava per Genova a piedi nudi, nutrendosi per anni una sola volta al giorno e facendo uso costante del cilicio e del flagello. Divenne presto una figura molto nota nella Genova della prima metà dell'Ottocento. Il popolo gli attribuiva ...
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CHIARA da Montefalco (Chiara della Croce), santa
Giulia Barone
Figlia di Damiano e Iacopa, nacque a Montefalco (Perugia) nel 1268. La famiglia, che pare sia stata tra le più agiate della cittadina umbra, [...] all'annullamento mistico in Dio, con conseguente perdita di ogni sensibilità. Inoltre C. usava spesso fustigarsi a sangue e indossava il cilicio. La rigidezza dell'ascesi di C. è tale che uno dei biografi della santa, il Mosconi, la definì "magis ...
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GIRLANI, Arcangela (Arcangela da Trino)
Caterina Bruschi
È sconosciuto l'anno di nascita della G., battezzata con il nome di Eleonora, da ascriversi certamente alla seconda metà del XV secolo. I genitori [...] seicentesche e settecentesche hanno esasperato - fino a fare della G. una forte sostenitrice delle pratiche di autopunizione quali cilicio e flagellazione - l'irreprensibilità della sua condotta di vita ispirata a un rigore che la impose da subito ...
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COLOMBINI, Caterina, beata
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Siena intorno al quarto decennio del sec. XIV da Tomaso, ricco commerciante di panni di lana in Siena e in Perugia.
La famiglia della C. apparteneva [...] silenzio, digiunavano frequentemente, si flagellavano due volte per notte, avevano paglia per giaciglio e spesso indossavano un cilicio. Vivevano del proprio lavoro manuale agricolo, senza però possedere grandi estensioni di terreno, e sopperivano a ...
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STEFANO VI
Vito Loré
Nato a Roma da un prete di nome Giovanni, S. era stato per cinque anni vescovo di Anagni, prima di ascendere al soglio pontificio. Successe a Bonifacio VI, eletto dopo la morte [...] che egli aveva compiuto come pontefice, comprese tutte le sue ordinazioni. Il cadavere fu denudato fino all'altezza del cilicio, incrostato nelle carni; le vesti papali furono sostituite con indumenti laici, a significare l'invalidità dell'elezione a ...
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cilicio
cilìcio (o cilìzio; ant. cilìccio) s. m. [dal lat. cilicium, gr. κιλίκιον, propr. «della Cilicia»]. – 1. Stoffa grossolana di pelo di capra, adoperata dai Romani per vesti militari e anche come copertura di opere e macchine belliche;...
autoflagellante
(auto-flagellante), p. pres. e agg. (iron.) Che si colpisce, si critica aspramente da sé stesso. ◆ Fin troppo fitta, invece, talvolta autoflagellante o vittimeggiante, la letteratura post socialista sul disastro del nostro...