FALLICA, Alfio
Gaetano Bongiovanni
Nacque a Paternò (Catania) il 18 apr. 1898 da Salvatore, agricoltore, e Maria Russo. Frequentò la scuola superiore di architettura di Roma e già prima della laurea [...] di mobili, come testimonia il successo del cosiddetto mobile "cervo", esposto a Monza nel 1930, alto due metri, in ciliegio e palissandro, dalla forma pienamente déco (proprietà della figlia Lidia Fallica Rosano, Catania); sempre alla IV Triennale di ...
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VITTADINI, Francesco
Marco Targa
(Franco). – Nato a Pavia il 9 aprile 1884 da Gaetano, commerciante, e da Emilia Tamburini.
A partire dal 1896 frequentò il collegio barnabita S. Francesco di Lodi, dove [...] commissionò a Vittadini altri balletti come Fior di sole (14 febbraio 1935), libretto di Gino Cornali, e Tutù sotto il ciliegio (31 gennaio 1942), entrambi interpretati da Nives Poli, e infine La Taglioni (17 febbraio 1945), libretto di Adami. Quest ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Come tutti i fenomeni cui viene dato un nome a posteriori, il Biedermeier comprende [...] che impegnano la loro abilità per rendere giustizia dei materiali, esaltando le qualità intrinseche del legno di noce, di acero, di ciliegio, di pero e di betulla, vale a dire il colore naturale, i nodi, le venature. I mobili Impero sono pensati per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei primi decenni dell’Ottocento in architettura e nell’arredamento dominano ancora le [...] e solide, le comode imbottiture. I mobili in stile Biedermeier sono realizzati con legni chiari poco pregiati (ciliegio, acero, frassino, betulla), impiallacciati e lavorati in forme curve. Le stanze degli appartamenti vengono rese più confortevoli ...
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INNESTO
Fabrizio Cortesi
. Botanica e agraria. - (fr. greffe; sp. ingerto; ted. Pfropfreis; ingl. Graft). - La pratica dell'innesto, il cui uso è molto antico in agricoltura, si basa su due principî [...] giorni d'aprile per le caducifoglie. Riesce meglio per le piante a granella che per quelle a nocciolo, eccezion fatta per il ciliegio e per alcune varietà di susino ove invece dà buoni risultati. È necessario che il soggetto abbia almeno 2 cm. di ...
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PIANTA (fr. plante; sp. planta; ted. Pflanze; ingl. plant)
Carlo AVETETTA
Fabrizio CORTESI
La pianta, come l'animale, è un corpo organizzato, cioè dotato di tutte quelle proprietà che caratterizzano [...] tremolo, l'abete bianco. Juniperus virginiana e J. barbadensis forniscono legno per le matite; l'erica, il pero, il bosso, il ciliegio servono per la confezione delle pipe; le querce, il castagno, la stafilea, il corniolo, il frassino, il sorbo degli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento la letteratura analizza la realtà, denunciando le [...] di elevare la signora Grandet a un’altezza che le permettesse di vedere i passanti. Un tavolino da lavoro di legno di ciliegio scolorito riempiva il vano, e la poltroncina di Eugenia Grandet era lì accanto. Da quindici anni, tutte le giornate della ...
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RIGONI STERN, Mario
Giuseppe Mendicino
RIGONI STERN, Mario. – Terzogenito di sette figli – sei maschi e una femmina –, nacque il 1° novembre 1921, al numero 5 di via Ortigara, ad Asiago, da Giobattista, [...] 1977 iniziò una lunga collaborazione con La Stampa; molti racconti apparsi sul quotidiano torinese entrarono nei suoi libri: Il ciliegio sul tetto, apparso sulla Stampa, nel 1978 divenne, per esempio, il primo capitolo di Storia di Tönle (Torino 1978 ...
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GERARDO Tintore, santo (Gerardo de' Tintori, Girardus Tinctor, Girardus de Tinctoribus)
Caterina Bruschi
Nacque a Monza nella prima metà del XII secolo; nulla si sa dei genitori, se non che, desumibilmente [...] nel tempio anche a porte chiuse, durante la notte, "divino auxilio" (AS, p. 756). La promessa di un cesto di ciliegie ai custodi della chiesa di S. Giovanni Battista, prontamente esaudita da G. nonostante si fosse in pieno inverno, avrebbe connotato ...
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PORCELLANA (fr. porcelaine; sp. porcelana; ted. Porzellan; ingl. porcelain, china)
Gaetano BALLARDINI
Genere di ceramica durissima, a corpo bianco. Rilucente, translucida, sonora, impermeabile all'acqua [...] i primi del Settecento ne divenne l'importatrice per eccellenza). L'ornato caratteristico a crisantemi, peonie, rami di prugno, di ciliegio, di bambù, a tigri, a draghi, fenici, "cani di Fo", ecc., venne imitato dalle faenze di Delft e dalle prime ...
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ciliegio
ciliègio (tosc. ciriègio) s. m. [lat. *ceresium per cerasium, gr. κεράσιον; cfr. ceraso]. – 1. Nome di parecchie forme coltivate di piante del genere pruno, della famiglia rosacee, riunite in due specie, il c. dolce o c. proprio (Prunus...
ciliegia
ciliègia (tosc. ciriègia) s. f. [lat. *ceresia per *cerasia; v. ciliegio] (pl. -gie o -ge). – 1. Il frutto del ciliegio, costituito da una drupa di 1-2 cm di diametro, di colore rosso, più o meno cupo; le ciliegie sono adoperate per...