Megera
Clara Kraus
Una delle tre Furie o Erinni, figlie di Plutone e della Notte, sorella di Aletto e di Tisifone, che Virgilio nomina per prima quando richiama l'attenzione di D. sulla loro comparsa [...] in cima alla torre della città di Dite, in If IX 46 Quest'è Megera dal sinistro canto.
Il personaggio di M. compare di frequente nelle fonti antiche; tra quelle note a D. tiene il primo posto Aen. XII 845-848 (inoltre: Stazio Theb. I 712 ss., IV 636, ...
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Isola dell’Arcipelago delle Azzorre (433 km2), a 6,4 km dall’isola di Faial. Lunga 45 km e larga 15; di natura vulcanica, è montuosa, con coste ripide. Prende nome dal vulcano Pico Alto, attivo, la cui [...] cima (2351 m) è la maggiore elevazione dell’arcipelago. Centri principali sono Lajes e São Roque do Pico. Sulle pendici del vulcano è praticata la viticoltura; altre risorse sono l’allevamento, la produzione di latticini e la pesca. ...
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Imponente sistema montuoso, il più elevato della Terra con numerose cime oltre i 6000 m e alcune superiori agli 8000. Si sviluppa per 2400 km, con una larghezza media di 200-250 km, tra l’Indo a O e il [...] fu raggiunto nel 1950 dai francesi M. Herzog e L. Lachenal; nel 1953 il tirolese H. Bühl salì da solo alla cima del Nanga Parbat. A tali imprese seguì quella del neozelandese E. Hillary e della guida nepalese N. Tensing (membri della spedizione ...
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Genere della famiglia delle Apocinacee, tribù delle Arduinee; comprende 12 specie, tutte con rappresentanti sotto forma di arbusti e suffrutici dell'America tropicale, eretti o rampicanti, a foglie verticillate [...] e bei fiori gialli, disposti a cima. La più nota è A. cathartica L., di cui l'Allamand, professore svizzero, al quale Linneo dedicò il genere, adoperava il succo contro la colica da piombo. ...
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Catena montuosa dell’Appennino Settentrionale. Si stende da NO a SE per quasi 60 km tra la pianura costiera apuana e la giogaia appenninica principale, tra i fondivalle del Serchio (Garfagnana) e della [...] Magra (Lunigiana). La maggiore cima è il Monte Pisanino (1946 m). Detta localmente Catena delle Panie (nome che hanno, al singolare, alcune sue vette).
La catena è costituita da un nucleo di rocce metamorfiche indifferenziate, di età paleozoica, ...
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Valico stradale delle Alpi Orientali (1918 m s.l.m.). Mette in comunicazione Falcade nell’Agordino (bacino del Piave) con Moena in Val di Fassa (bacino dell’Adige); è formato da una larga sella prativa [...] che s’interpone tra Cima Bocche e Monte Costabella. È località di sport invernali compresa nel comune di Moena. ...
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Massiccio montuoso in cui culminano le Alpi Marittime centrali (Liguri); non ha limiti definiti, ma si può considerare che abbracci i rilievi compresi tra il Colle della Perla, presso il Colle di Tenda, [...] e il Colle delle Saline. La cima più elevata, Punta M., raggiunge i 2651 m.
Un tempo apparteneva interamente all’Italia, dal 1947, per i trattati di pace, è passato per metà (quella meridionale) alla Francia. ...
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POITIERS (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Andrée R. SCHNEIDER
Georges BOURGIN
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Città della Francia occidentale, capoluogo del dipartimento della Vienne, con 37.662 ab. nel 1926, e 41.546 nel 1931. [...] È costruita sulla cima e sui fianchi d'uno sprone alquanto largo ed allungato, tagliato come penisola dalle valli del Clain, affluente di sinistra della Vienne, e della Boivre, aflluente del Clain stesso; uno stretto istmo detto La Tranchée unisce lo ...
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RĀS
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo comune a tutte le lingue semitiche nel senso di "testa" e poi adoperato in molti significati traslati, fra i quali notiamo:
1. In arabo (ove la forma letteraria [...] è ra's): capo, promontorio cima, cocuzzolo isolato in una pianura (con il diminutivo ru'ais, ruwais, al plur. ruwaisāt); perciò elemento frequentissimo nella toponomastica dei paesi di lingua araba.
2. Nelle lingue semitiche d'Abissinia (etiopico, ...
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Arma, definita dagli antichi nomenclatori italiani nel modo seguente: "arma in asta lunga tre braccia in circa, con ferro in cima, posto in traverso, dall'una delle parti appuntato, e dall'altra foggiato [...] a martello". La definizione è incompleta e forse anche inesatta; incompleta perché considera soltanto una forma dell'aema, cioè quella in asta, dimenticando l'azza a manico corto o manesca; inesatta, perché ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...