(fr. Mont Perdu) Cima (3355 m s.l.m.) dei Pirenei, nella parte centrale della catena, alla testata del Gave de Pau I (➔ Ordesa y Monte Perdido, Parco nazionale di). ...
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Mondolè Cima delle Alpi Liguri (2382 m), su cui giace una profonda e ampia dolina che ospita un lago quasi permanentemente gelato. Nel suo interno vi è una grande grotta ghiacciata, nota fin dai tempi [...] antichi (la MondolèBalma del M.) ...
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(ted. Dufourspitze) Cima del Monte Rosa (4637 m), la più alta delle Alpi dopo quella del M. Bianco. È posta in territorio svizzero, a breve distanza dal confine italiano, sulla catena spartiacque tra la [...] Punta Gnifetti e il Gran Fillar. Scalata per la prima volta nel 1855 ...
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Solaro, Monte La cima più alta dell’isola di Capri (589 m). Separa il verde altopiano occidentale, su cui sorge l’abitato di Anacapri, dalla parte orientale dell’isola. I suoi fianchi scendono verso S [...] a picco sul mare. È raggiunto da una seggiovia da Anacapri ...
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Infiorescenza cimosa, detta anche cima multipara o pleiocasio, in essa al disotto del fiore terminale si sviluppano, circa allo stesso livello, più di due rami, i quali per lo più sono cime tripare o bipare, [...] come per es., in alcuni Sedum. Il p. simula l’ombrella, dalla quale differisce per la presenza del fiore terminale ...
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Letterato (San Biagio della Cima 1772 - Milano 1824); professore d'eloquenza a Bologna e a Torino; poeta storico-allegorico (si ricorda soprattutto il Camillo, poema in ottave d'intonazione politica) e [...] tragediografo (Ifigenia, Sofonisba), noto soprattutto per la polemica (1821) con G. Perticari (Lettere di Panfilo a Polifilo sopra l'Apologia del libro della Volgare Eloquenza) alla quale partecipò anche ...
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Architetto (Cima, Porlezza, 1668 - Vicenza 1747), attivo soprattutto a Vicenza. La sua opera è considerevole per l'originalità con cui vi appaiono rielaborati con spirito barocco gli spunti palladiani. [...] Opere principali: a Vicenza, la Biblioteca Bertoliana (1703, ora Monte dei Pegni), i palazzi Velo (1706-07) e Trento-Valmarana a S. Faustino (1718), portici sulla strada per Monte Berico (1746); villa ...
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Sommità, cima, punto più alto, soprattutto di piante (nelle quali indica il tratto apicale di un fusto) o di montagne. In geografia fisica, linea di v. o linea di massimo rilievo (asse orografico), la [...] linea che unisce le v. più elevate lungo una dorsale montuosa, coincidente in genere con la linea di displuvio (➔); nel caso in cui queste due linee non coincidano, si ha una discordanza tra orografia ...
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Verna Cima dell’Appennino Tosco-Emiliano (1283 m), posta lungo la diramazione dell’Alpe di Catenaia che divide il Casentino dalla Val Tiberina. Nel 1213 il conte Orlando dei Cattani (o Gaetani) proprietario [...] della montagna, allora deserta, ne fece dono a s. Francesco d’Assisi, che vi andò con alcuni compagni, e che in una grotta ricevette le stimmate il 17 settembre 1214. Nel decennio seguente, il santo visitò ...
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Similaun Cima delle Alpi Venoste (3597 m), nel gruppo omonimo, ricoperta di ghiacciai, di agevole accesso dalla Val Senales. È formata da micascisti. Segna il confine italo-austriaco. Uomo di S. Mummia [...] dell’età eneolitica rinvenuta nel 1991 nel ghiacciaio del S., nota come Oetzi. Analisi isotopiche con il metodo del 14C hanno indicato una datazione al 3350-3120 a.C. Di età stimata tra 25-40 anni e altezza ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...