Si chiama così la parte media della valle dell'Avisio: il confine settentrionale, verso la Val di Fassa (v.), che è il tronco superiore dell'Avisio, è segnato dalla sezione angusta e poco abitata tra la [...] fra due grandi catene di porfido, diretto da NE. a SO., tutto verde di prati e di boschi, limitato a E. dall'uniforme catena del Lagorai, parallela alla Cima d'Asta; a O. dal gruppo dolomitico del Latemar e da quelli porfirici di Pala di Santa e di ...
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Isola del gruppo delle Lipari (v.), situata fra Salina e Alicudi, dalle quali è divisa da profondità marine di oltre 1000 m. È l'antica Phoenicusa, e ha forma ovale, con una penisoletta a SE. (pen. del [...] la superficie è di 9,5 kmq. Filicudi, come tutte le Lipari, è di origine vulcanica, e si eleva fino a 773 m. nella cima Fossa delle Felci, che scende precipite verso occidente. Cime minori sono la Montagnola (333 m.) e il Torrione (280 m.). Le coste ...
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VIVARINI, Alvise
Gianmarco Russo
VIVARINI, Alvise. – Sebbene non si conoscano con esattezza le date di nascita e morte di questo pittore, terzo e ultimo componente di spicco della famiglia Vivarini, [...] ), ibid., pp. 175 s.; C. Volpe, Per gli inizi di Giovanni Bellini, in Arte veneta, XXXII (1978), pp. 56-60; P. Humfrey, Cima da Conegliano, Sebastiano Mariani, and A. V. at the east end of S. Giovanni in Bragora in Venice, in The art bulletin, LXII ...
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MAGINI (Magini Coletti), Antonio
Marco Beghelli
Nacque a Jesi il 17 febbr. 1855, da Mariano e da Palmira Coletti. Trasferitosi presto a Roma, cominciò a lavorare come contabile in un'impresa commerciale. [...] di V. Persichini ed ebbe M. Battistini come compagno di studi. In seguito si perfezionò con F. Graziani, E. Fagotti e G. Cima.
Debuttò sulle scene come Valentino nel Faust di Ch. Gounod al teatro Costanzi di Roma (30 maggio 1882). Fra i primi impegni ...
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Desmaison, René
Alessandro Gogna
Francia • Bourdeilles (Dordogna), 1930
Alla fine degli anni Cinquanta e per il decennio successivo fu uno dei maggiori esponenti dell'alpinismo mondiale, per alcuni [...] quella dell'assedio di tipo himalayano. Desmaison in questo filone vanta l'apertura della via Jean Couzy o 'francese', sulla Cima Ovest di Lavaredo (insieme a Pierre Mazeaud), che costò l'impiego di 350 chiodi, di cui una trentina a espansione ...
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Neuquén Città dell’Argentina centro-meridionale (323.900 ab. nel 2010), capoluogo della provincia omonima, a 265 m s.l.m. presso la confluenza del fiume Neuquén con il Limay. Centro commerciale e industriale [...] lungo la displuviale andina. È pianeggiante o leggermente ondulata fino alle falde del rilievo andino, che, in questa zona, ha la cima più alta nel vulcano Domuyo (4800 m). Il clima è steppico nella parte orientale ma molto più umido (con oltre 4000 ...
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PILEO (πῖλος, pileus o pileum)
Lucia Morpurgo
Berretto di pelle, di feltro, di stoffa. Non è possibile stabilire il punto preciso in cui si differenzia da un lato dal galerus latino e dalla κυνή greca, [...] altre volte è ovale o a semplice calotta, spesso ha un risvolto o una piccola falda, ordinariamente rialzata. Talvolta ha sulla cima un anello, destinato ad appenderlo, e in basso un nastro per legarlo sotto il mento. Quando è a cono molto allungato ...
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GOMERA (A. T., 109-110-111)
Riccardo Riccardi
Una delle isole Canarie (v.), situata a SO. di Teneriffa e a NE. di Ferro, tra 28° 1′ e 28° 10′ N. e tra 17°6 e 17° 21 ′ O. Ha forma press'a poco ellittica [...] ); tutti i crateri sono stati distrutti dall'erosione, che ha scavato nei fianchi delle montagne valli strette e profonde (barrancos). La cima più elevata è l'Alto de Garajonay (1372 m.). Il clima di Gomera è assai dolce: si hanno 10-15°, in media ...
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GIROLAMO di Bernardino da Udine
Lucia Casellato
Di G., identificabile con quel "Geronimo depentor fiolo del q[uondam] M. Bernardin tentor de Verona" per il quale si hanno notizie dal 1506 al 1512 (Joppi, [...] simbolico, non immemore dell'esempio belliniano della Pala di Pesaro, o di analoghe e più accessibili versioni prodotte nella bottega di Cima da Conegliano. Ma qui è Dio Padre a incoronare la Vergine; mentre Cristo è presente sotto forma di putto in ...
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Architetto militare (Bologna 1504 - L'Aquila 1576). Al servizio di Alessandro de' Medici costruì le fortezze di Livorno e Pistoia, poi a Roma per Paolo III Farnese fortificò le mura della città papale. [...] trattato Architettura militare (postumo, 1593), ebbe una certa influenza sugli architetti militari francesi. Nell'agosto 1573, quasi settantenne, compì la prima ascensione della più elevata cima appenninica (Vetta Occid. del M. Corno, Gran Sasso). ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...