CATERINA da Siena, santa
Eugenio Dupré Theseider
Nacque a Siena, nel "popolo" di S. Pellegrino, della contrada dell'Oca, nei pressi di Fontebranda, in una numerosa e modesta, ma non povera, famiglia [...] una delle sue rare visioni: Dio viene contemplato come un albero, di cui le radici sono fitte in terra, ma la cui cima si perde nel cielo. Chi vuol giungere al tronco e salirlo deve attraversare una siepe tutta spine; poi, giunto alla sommità dell ...
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BOLOGNINI, Ludovico (Bologninus, de Bologninis)
Severino Caprioli
Nacque a Bologna tra la fine del luglio e la prima metà del settembre 1446, figlio di Giovanni e di Lucrezia Isolani.
I dati sui quali [...] adesione al textus receptus, di cui s'è fatto cenno, e della struttura di contrarietates (o appunto discordantiae) che attraversa da cima a fondo l'opera del B. studioso, se non proprio critico, del testo giustinianeo (cfr. poi B. 1417, f. 240r) fino ...
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CASANOVA, Giacomo
Nicola Mangini
Nacque a Venezia il 2 apr. 1725, secondo dei sei figli di Gaetano e di Giovanna (Zanetta) Farussi, detta la Buranella, entrambi attori.
Nel primo capitolo della sua [...] à la lâche prévoyance d'une politique désespérée et immorale". Rancore e nostalgia verso la patria, che fino all'ultimo fu in cima ai suoi pensieri.
Il principe di Ligne nei suoi Mémoires ci offre questa testimonianza: "Il passe ainsi cinq ans à s ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...