Conca di origine carsica dell’Irpinia, chiusa intorno da dorsali rivestite di conifere e di faggi, sulle quali sovrasta la cima erbosa del Cervialto. Ha buoni pascoli ed è in parte coltivata a cereali. [...] La parte più bassa è occupata dal Lago di Laceno, piccolo specchio d’acqua, invaso da erbe palustri, che ha sponde incerte e varia di estensione tra l’inverno e l’estate ...
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Una delle vette più elevate dell’Appennino Emiliano occidentale (1460 m), lungo il contrafforte fra la valle della Trebbia e quella della Staffora. In cima si trovano un centro trasmittente radiotelevisivo [...] e un osservatorio meteorologico. Sport invernali. A nord della cima, a 1146 m s.l.m., il Passo del P. è percorso dalla strada che unisce la media valle della Trebbia (Bobbio) con Voghera. ...
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(bulg. Rila Planina) Gruppo montuoso della Bulgaria, che fa parte del Rodope. Culmina con il Monte Musala (2925 m), la più elevata cima della regione balcanica. Vi si trovano giacimenti di piombo e rame.
Sul [...] versante meridionale del gruppo montuoso, nell’alta valle incisa dal torrente Rila (affl. di sinistra dello Struma) sorge il monastero di R. (Rilski monastir), che la leggenda vorrebbe fondato da un santo ...
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(gr. Μαίναλος o Μαίναλον) Monte della Grecia in Arcadia (1980 m), 17 km a NO di Tripoli. In antico ebbe questo nome una cima più a S dello stesso gruppo montuoso, sacra al dio Pan che ne ebbe l’epiteto [...] di Menalio. La pianura sottostante era chiamata Menalia ...
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Massiccio montuoso dell’Appennino Campano (Monti Picentini), che si eleva a 1809 m in posizione dominante il Piano di Laceno. Pendici coperte di boschi, cima erbosa, amplissimo panorama. I suoi contrafforti [...] nord-orientali formano il bacino sorgentizio del fiume Sele ...
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Gruppo montuoso delle Alpi Trentine, nella Val di Fassa, a SO della Marmolada, tra le valli di San Pellegrino e di San Nicolò, culminante nella cima Vallaccia (2641 m). È costituito da rocce vulcaniche, [...] tra cui tipica la monzonite, caratterizzata dall’associazione, in percentuali quasi uguali, di ortoclasio e di un plagioclasio basico, di norma andesina, talora labradorite ...
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Gruppo montuoso marnoso-arenaceo dell’Appennino Abruzzese, situato fra gli alti corsi dei fiumi Tronto e Vomano. Culmina nel Monte Gorzano (2458 m), ma la cima più nota è il Pizzo di Sevo (2419 m). Il [...] versante occidentale è per lo più denudato, quello orientale è ancora abbastanza boscoso ...
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San Martino, Pale di Gruppo delle Alpi Dolomitiche a S della Marmolada, limitato a E dal Cordevole e a O dal Cismon. Culmina con la Cima Vezzana (3192 m), ma le vette più note sono il Cimon della Pala [...] (3185 m), detto anche il Cervino delle Dolomiti, e la rossastra Pala di S. Martino (2982 m). Il complesso delle Pale, caratterizzato da alte, selvagge pareti verticali, con creste, cuspidi, torri, offre ...
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Sezione della catena spartiacque dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra il Monte Fumaiolo (1408 m) a N e il Monte dei Frati (1454 m) a S, che è la sua cima più alta. La taglia il valico di Viamaggio (988 m). ...
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Torrente che percorre e dà il nome alla prima vallata alpina diramantesi sulla destra della Valle Antigorio, alta Ossola (Piemonte). La Val di D. è lunga 16 km; la cima più elevata è la Punta d’Arbola [...] (3235 m), i centri più importanti sono Baceno e Goglio dove si trovano impianti idroelettrici. Il Lago Codelago (o del D., 1856 m), naturale, all’origine della valle, fu innalzato di 22 m con sbarramento ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...