Una delle vette più elevate dell’Appennino Emiliano occidentale (1460 m), lungo il contrafforte fra la valle della Trebbia e quella della Staffora. In cima si trovano un centro trasmittente radiotelevisivo [...] e un osservatorio meteorologico. Sport invernali. A nord della cima, a 1146 m s.l.m., il Passo del P. è percorso dalla strada che unisce la media valle della Trebbia (Bobbio) con Voghera. ...
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Massiccio montuoso dell’Appennino Campano (Monti Picentini), che si eleva a 1809 m in posizione dominante il Piano di Laceno. Pendici coperte di boschi, cima erbosa, amplissimo panorama. I suoi contrafforti [...] nord-orientali formano il bacino sorgentizio del fiume Sele ...
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Gruppo montuoso delle Alpi Trentine, nella Val di Fassa, a SO della Marmolada, tra le valli di San Pellegrino e di San Nicolò, culminante nella cima Vallaccia (2641 m). È costituito da rocce vulcaniche, [...] tra cui tipica la monzonite, caratterizzata dall’associazione, in percentuali quasi uguali, di ortoclasio e di un plagioclasio basico, di norma andesina, talora labradorite ...
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Gruppo montuoso marnoso-arenaceo dell’Appennino Abruzzese, situato fra gli alti corsi dei fiumi Tronto e Vomano. Culmina nel Monte Gorzano (2458 m), ma la cima più nota è il Pizzo di Sevo (2419 m). Il [...] versante occidentale è per lo più denudato, quello orientale è ancora abbastanza boscoso ...
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San Martino, Pale di Gruppo delle Alpi Dolomitiche a S della Marmolada, limitato a E dal Cordevole e a O dal Cismon. Culmina con la Cima Vezzana (3192 m), ma le vette più note sono il Cimon della Pala [...] (3185 m), detto anche il Cervino delle Dolomiti, e la rossastra Pala di S. Martino (2982 m). Il complesso delle Pale, caratterizzato da alte, selvagge pareti verticali, con creste, cuspidi, torri, offre ...
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Sezione della catena spartiacque dell’Appennino Tosco-Emiliano, tra il Monte Fumaiolo (1408 m) a N e il Monte dei Frati (1454 m) a S, che è la sua cima più alta. La taglia il valico di Viamaggio (988 m). ...
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Torrente che percorre e dà il nome alla prima vallata alpina diramantesi sulla destra della Valle Antigorio, alta Ossola (Piemonte). La Val di D. è lunga 16 km; la cima più elevata è la Punta d’Arbola [...] (3235 m), i centri più importanti sono Baceno e Goglio dove si trovano impianti idroelettrici. Il Lago Codelago (o del D., 1856 m), naturale, all’origine della valle, fu innalzato di 22 m con sbarramento ...
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Dorsale montuosa della Campania (altezza max 1131 m), parte della catena dei Monti Lattari, che formano l’ossatura della Penisola Sorrentina. Una strada (16 km) e una funivia collegano la cima a Castellammare [...] di Stabia. Poco al di sotto (900-1000 m) si estende il villaggio di Monte Faito ...
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Rilievo della Sardegna settentrionale, situato tra Sassari e Olbia e diretto da NE a SO, formato da una cresta seghettata di rocce granitiche che rappresentano la parte culminante della Gallura. La cima [...] più elevata è la Punta Balistreri (1359 m). Il massiccio domina il lago artificiale di Coghinas (a SO) e la valle del Rio Alzolas. L’originario manto vegetale è ora assai degradato e vi prevalgono i pascoli; ...
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Gruppo montuoso dolomitico, posto al centro del Cadore, formato da una catena che verso S presenta pareti a picco, mentre a N scende con numerosi contrafforti verso la valle dell’Ansiei. La cima più nota [...] (ma non più alta) è il Cimon del Froppa (2932 m). Nel versante settentrionale vi sono alcuni piccoli ghiacciai ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...