CIMA, Pagnone
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Giovannuccio di Ruggero, fu signore di Cingoli.
Pochissime le fonti documentali che a lui si riferiscono; relativamente diffuse quelle storiografiche, ma [...] : con i figli Giovanni e Tanarello e il fratello Ramberto fu presente in posizione di tutto rilievo al Consiglio generale. I Cima erano riusciti a sedare i tumulti esplosi per la presenza a Cingoli di un esattore della Curia, ma in realtà innescati ...
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CIMA, Benuttino
Michele Franceschini
Nacque verso la metà del sec. XIV in Cingoli (Macerata) da Tanarello di Pagnone, dell'antica famiglia dei Cima, e da Elisabetta Silvestri.
Il capostipite della famiglia, [...] di Gingoli - carica che già aveva ricoperto, oltre al padre Tanarello, anche il nonno Pagnone - e ristabilirvi così il dominio dei Cima. I suoi desideri, però, non furono esauditi, e il C., deluso per non aver ottenuto la nomina, si mise dalla parte ...
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CIMA, Giovanni
Michele Franceschini
Figlio di Benuttino, signore di Cingoli e senatore di Roma, e di Ambrosina di Giovanni conte dell'Anguillara, successe al padre, morto nel 1400, nel vicariato della [...] aveva però occupato il castello di Apiro, antico feudo dei Cima, per scacciarne le milizie merceùarie di Martino da Faenza, da . Lasciò una sola figlia, Francesca, ultima discendente dei Cima. Alla sua morte Cingoli fu nuovamente occupata da Braccio ...
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Geografia
Cima D. Nella toponomastica alpina nome di cima sulla quale, vista da una determinata località della valle, appare il sole a mezzogiorno; è nome più frequente di altre consimili (Cima Nove, Cima [...] Sole si trova sempre su uno stesso piano (contenente il meridiano del luogo) indipendentemente dal corso stagionale. Le più note sono la Cima D. (Croda dei Toni) a N di Giralba nel Cadore, quella che si affaccia alla Val Sugana in direzione di Borgo ...
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Storia
Canna corta e sottile, appuntita in cima con un taglio obliquo, usata dagli antichi per scrivere. Nel mondo greco-romano, accanto ai c. vegetali erano adoperati anche i c. di bronzo di cui sono [...] rimasti alcuni esemplari. I c. venivano riuniti in fascetti e conservati nella theca calamaria. Il c. vegetale fu lo strumento scrittorio più diffuso anche nell’alto Medioevo, ma dall’11° sec. venne gradualmente ...
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VALBELLA, Monte
Amedeo Tosti
Sull'altipiano dei Sette Comuni; insieme con Cima Echar, il Monte Valbella, Col del Rosso e Col d'Echele formavano come un ridotto ellittico attorno alla depressione di [...] Val Melago, anzi il Valbella ne era come la sentinella avanzata. Di qui la sua importanza nella guerra mondiale, quale appiglio tattico, durante tutta la lotta che si svolse in quel settore tra il novembre ...
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Secondo l’accezione originaria, arsenale terrestre. Notissimo, tra quelli greci, l’a. di Pergamo (3° sec. a.C.), in cima alla rocca, articolato in più edifici. A Roma armamentaria publica sono ricordati [...] per la prima volta al tempo di Mario: sotto l’impero un grande a. era nei Castra praetoria; nelle province ogni campo militare aveva il suo. Lo stesso nome indicava anche le armerie dei gladiatori che ...
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Macchina per le esecuzioni capitali, chiamata nei primi tempi louison o louisette. Consiste in due travi verticali scanalate, unite in cima da una terza trasversale, alla quale è assicurata una mannaia [...] che, fatta scorrere tra le scanalature, stacca dal busto la testa del condannato. Già in uso fin dal 16° sec., ebbe nuova diffusione in seguito alle proposte avanzate dal medico J.-I. Guillotin (da cui ...
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(o ronca) Strumento agricolo, costituito da una lama a un taglio (fig. A), alquanto ricurva, con breve manico da impugnare o talvolta fermata in cima a un’asta di legno; ne esistono anche con lama a due [...] tagli (r. mannara o manarese; fig. B). Serve soprattutto per potare.
Arma in asta con ferro adunco e tagliente come una r. campestre ...
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LUNELLI, Italo
Nato a Trento il 6 dicembre 1891. Ardente irredentista, fu tra i fondatori della sezione universitaria della Società alpinisti tridentini, uno dei focolai del movimento irredentistico [...] Nel 1916 compiva un'impresa di eccezionale ardimento: avanzando d'inverno e di sorpresa attraverso la difficilissima cresta di Cima Undici (Cadore) e aggirando poi gli Austriaci del Passo della Sentinella, con l'occupazione del Pianoro li costringeva ...
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cima
s. f. [lat. cȳma «germoglio, parte terminale e più tenera di alcune piante» e nel lat. pop. «cima», dal gr. κῦμα «feto, germoglio», der. di κύω «concepire»]. – 1. a. La parte più alta, punta, sommità di qualche cosa: la c. del campanile;...
cimarolo
cimaròlo (o cimaiòlo, letter. cimaiuòlo) agg. [der. di cima]. – Di cima, che sta in cima, solo nelle locuz. ramo c. (o di cima), situato verso la vetta della chioma di un albero; carciofo c. (o semplicem. cimarolo s. m.), il capolino...