MAESTRO della S. CECILIA
V. Santoleri
Pittore anonimo, attivo a Firenze nel primo quarto del sec. 14°, così denominato dal dossale con S. Cecilia (Firenze, Uffizi), databile intorno al 1304 e proveniente [...] , il cui priore nel 1844 lo vendette alle Gallerie fiorentine (Parronchi, 1939; Smart, 1960).Sulla scia dell'attribuzione vasariana a Cimabue (Vasari, Le Vite, II, 1967, p. 37), il dossale fu per lungo tempo ritenuto dell'ultimo quarto del sec. 13 ...
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ODERISI da Gubbio
Pietro Toesca
Miniatore. Documenti lo ricordano a Bologna nel 1268, nel 1269, nel 1271 e si può supporre sia stato allora uno dei principali illustratori dei manoscritti che si moltiplicavano [...] 79 e segg.) afferma poi superata da Franco (v.) accennando a un contrapposto tra i due, in analogia di quello tra Cimabue e Giotto. Non vi è ragione di attribuirgli le miniature di maniera francese, o gotica, di molti manoscritti di lettera bolognese ...
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Pittore, nato a Pirano il 22 luglio 1821, morto a Bruxelles nel 1904. Studiò dapprima all'Accademia di Venezia, iniziando ben presto la sua attività di pittore di quadri storici, che continuò per tutta [...] in relazione con Luigi Gallait, famoso nella pittura storica. Una delle sue prime opere fu il quadro raffigurante l'Incontro di Cimabue con Giotto (1847) che ebbe un successo notevole. Sono anche da ricordare: Provenzan Salvani nel Campo di Siena, la ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] maturità umana e artistica e il suo successo fu consacrato da Dante Alighieri nell’XI canto del Purgatorio della Divina Commedia: «Credette Cimabue ne la pittura / tener lo campo, e ora ha Giotto il grido, / sì che la fama di colui è scura» (vv. 94 ...
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Arti figurative
Fortunato Bellonzi
È verosimile che la partecipazione di D. al mondo culturale del suo tempo si estendesse alla vita artistica, considerato il rapporto di stretta dipendenza degli artisti [...] , L'Arte Pisana, in " Nuova Antologia " VI (1905); E. Bonci, Le arti figurative nella D.C., Macerata 1921; A.W. Byvanck, D. e Cimabue, in D.A. 1321-1921. Omaggio dell'Olanda, s.l. 1921; A. Cossio, Teoria dell'arte e della bellezza in D., Ravenna 1921 ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] avverte tuttavia il gusto di una linea più morbida e di un colorismo più raffinato di quello adottato negli stessi anni da Cimabue, e che non è nemmeno tipico delle ascendenze bizantine. Se la menzione a Parigi, nel 1296, di un Duch de Siene (Parigi ...
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LEIGHTON, Frederick
Arthur Popham
Pittore e scultore, nato a Scarborough il 3 dicembre 1830, morto a Londra il 25 gennaio 1896. L. passò molta parte della sua gioventù in viaggi sul continente. Dal [...] a Francoforte, dove si trattenne dal 1849 al 1852. Dopo si recò a Roma e vi dipinse il quadro La Madonna di Cimabue viene portata in processione attraverso le vie di Firenze, che, esposto all'Accademia nel 1855, diede fama al giovane artista. Tornato ...
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oscurare
Alessandro Niccoli
Unico esempio certo di uso transitivo è quello di Cv IV XXIX 10, dove il verbo compare in senso figurato con il valore di " render meno visibile ", " nascondere ": a fare [...] per Pg XI 96 la variante la fama di colui oscura, " la fama di Giotto rende al confronto meno luminosa quella di Cimabue ", in luogo della lezione sì che la fama di colui è scura adottata dalla '21 e dal Petrocchi.
Come intransitivo, nel senso ...
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Tavola dipinta, per lo più da altare. L'etimologia della parola è incerta; essa deriva probabilmente dal greci εἰκων "immagine". Sinonima è la voce pala.
Il legno scelto per le ancone era di solito quello [...] lo più di forma rettangolare e terminata a cuspide, come le Madonne in trono o maestà di Guido da Siena, di Cimabue, e quella stessa di Giotto (Uffizî); in quelle minori o paliotti, e a più spartimenti, sovente la struttura architettonica era meglio ...
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DEODATO di Orlando (D. Orlandi)
Giovanna Damiani
Pittore lucchese ma largamente operoso anche a Pisa, noto per alcuni dipinti firmati e datati cui si accompagna un certo numero di documenti. La prima [...] anni del nono decennio del secolo, per eseguire il Crocifisso proveniente dal convento di S. Francesco, per la cui chiesa Cimabue aveva dipinto, intorno al 1274, la Madonna in maestà oggi al Louvre.
Il contatto con la poderosa personalità del maestro ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
grido
s. m. [der. di gridare] (pl. le grida, dell’uomo; i gridi, degli animali, o anche dell’uomo, se isolati o comunque non considerati nel loro complesso). – 1. a. Voce (suono inarticolato, parola, esclamazione e sim.) emessa con forza,...