Regista cinematografico (n. Parigi 1917 - m. nei pressi di Birnin N'Konni, Niger, 2004); ingegnere ed etnologo, nel corso di numerose missioni di studio in Africa, e in seguito anche in Europa, realizzò [...] pyramide humaine (1958); Chronique d'un été (1961, col sociologo E. Morin in veste d'intervistatore), considerato esempio tipico di cinema-vérité; Marie-France et Véronique (episodio de La fleur de l'âge, 1964); Gare du Nord (episodio di Paris vu par ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] di Karl Gass, innanzitutto da J. Böttcher e poi da Winfried Junge, Gitta Nickel e Volker Koepp. Influenzata dal Cinémavérité e dalle sue tecniche (suono in presa diretta, 16 mm ecc.), la scuola documentaristica della DDR riuscì a distillare e ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] 'nuove onde' cambiò radicalmente il modo di intendere e di praticare il cinema, privilegiando, con la concezione del Cinéma-vérité, del 'pedinamento' del reale, del cinema militante e poetico-politico, della camera-stylo, la libertà di intervento e ...
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Norvegia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema norvegese si sviluppò con notevole ritardo rispetto a quello degli altri Paesi nordici e soltanto negli anni Venti iniziò a ottenere una certa visibilità. [...] in una società in via di trasformazione; ispirandosi a Husbands (1970) di John Cassavetes e alle esperienze del Cinémavérité, realizzò nel 1975 Hustruer (Mogli), un film dedicato a tre amiche che riflettono sui problemi della condizione femminile ...
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Etnografico, film
Cecilia Pennacini
Nell'ambito del documentarismo, il f. e. ha sviluppato una sua tradizione specifica che risale alle origini stesse del cinema. Già alla fine dell'Ottocento, infatti, [...] per lo più a mano, Rouch sviluppò quello stile di ripresa che poi si sarebbe consolidato nella tradizione del Cinémavérité (v.). Nel corso della sua lunga carriera, Rouch realizzò circa cento documentari, per lo più in Africa occidentale dove ...
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Kieślowski, Krzysztof
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore polacco, nato a Varsavia il 27 giugno 1941 e morto ivi il 13 marzo 1996. Rivelatosi all'attenzione internazionale grazie al monumentale film [...] (1975, Il personale), apologo morale su un giovane sarto teatrale, con diverse 'scene rubate', secondo i canoni del Cinémavérité; Spokój (La tranquillità, girato nel 1976 ma trasmesso solo nel 1980), tormentata vicenda di un ex carcerato sfruttato ...
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Tanner, Alain
Giuseppe Gariazzzo
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 6 dicembre 1929. Tra i più significativi cineasti del suo Paese, ha elaborato un complesso percorso artistico nel [...] nel 1964, realizzò l'inchiesta Les apprentis, sui lavoratori apprendisti nelle fabbriche, per la quale seguì la lezione del Cinémavérité. L'alienazione dell'ambiente di lavoro è al centro del suo primo lungometraggio di finzione, Charles mort ou vif ...
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Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] negli stessi anni da Guido Aristarco sulla rivista "Cinema nuovo", e anticipatrice piuttosto del Cinéma-vérité di Jean Rouch ed Edgar Morin (per il quale v. Teorie del cinema: Il cinema come dispositivo dell'immaginario).
La consapevolezza che il ...
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Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] diverso e nuovo di articolare il racconto cinematografico o di porsi in rapporto con la realtà (come nel caso del cinéma-vérité: v.). Le nuove tecniche e i nuovi linguaggi si innescarono su una rinnovata coscienza del ruolo attivo della produzione ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] tecnici sopra descritti. Le riprese a spalla nacquero soprattutto come una necessità nell'ambito dei reportage giornalistici prima, e del Cinémavérité poi, quando l'unico modo di riprendere un evento in corso ‒ per es. un'azione militare o una ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...