Cina e India. Lo sviluppo economico
Federico Rampini
Deng Xiaoping, allora segretario generale del Partito comunista, prese la storica decisione di avviare la Cina sulla strada del capitalismo nel 1979. [...] . Aumentare il peso dei consumi privati; alzare la quota dei servizi sul PIL nazionale: è un’evoluzione che ha richiesto molti decenni nei Paesi occidentali, e che la Cina dovrebbe fare in corsa, sotto la richiesta di un Occidente che spera di ...
Leggi Tutto
Trasformazione dell'assetto politico cinese che nel 1949 portò al potere il Partito comunista. Iniziato nei primi anni Venti del Novecento, il processo rivoluzionario si concluse circa trent'anni dopo [...] a Yan̓an, dove Mao organizzò nuovamente uno Stato da lui diretto. Dopo l'invasione giapponese (1937) della Cina, comunisti e nazionalisti tornarono a unirsi per respingere gli aggressori pur mantenendo ognuno la propria autonomia d'azione.
La guerra ...
Leggi Tutto
Uomo politico (Saga, is. di Kyushu, 1838 - Tokyo 1922). Ministro delle Finanze (1873-81), fondò nel 1882 un partito progressista che propugnava l'instaurazione di un governo parlamentare sul modello britannico. [...] l'anno dopo subì l'attentato di un fanatico nazionalista contrario alle concessioni da lui fatte alle potenze occidentali nella richieste" volte a ottenere il protettorato giapponese sulla Cina. Nel 1883 aveva fondato la libera università di Waseda ...
Leggi Tutto
Partito politico nazionalista cinese («Partito popolare della Cina»), il primo organizzato con criteri moderni tra i Cinesi in patria e all’estero. Fu creato nel 1904 da Sun Zhongshan con il programma [...] di Yuan Shikai. Subita più tardi (1924) una effimera evoluzione in senso comunista, dopo la scissione tra la Cina comunista e quella nazionalista, s’identificò con l’azione conservatrice e la fortuna politica di Jiang Jieshi. Il G. è stato partito ...
Leggi Tutto
Agente rivoluzionario russo (n. Janoviči, Vitebsk, 1884 - m. 1951) il cui vero cognome era Gruzenberg; nel 1923, quando Sun Yatsen chiese aiuti al governo sovietico, fu mandato in Cina dove fu il vero [...] la creazione dei due governi rivali, comunista a Hankou, nazionalista a Nanchino. La reazione cinese alle interferenze straniere e da seguire in Cina indebolirono la posizione di B. che nel luglio del 1927 lasciò la Cina. Rientrato nell'URSS ...
Leggi Tutto
Generale e uomo politico cinese (Guilin, Guangxi, 1890 - Pechino 1969), dapprima membro del Comitato centrale del Guomindang (1932), fu eletto (1948) vicepresidente della Repubblica di Cina. Dopo la vittoria [...] dei comunisti nella guerra civile (1949), ricoprì la carica di presidente (1949-50) nell'ambito del governo nazionalista installatosi a Taiwan. Successivamente si trasferì negli Stati Uniti, non approvando più la politica di Jiang Jieshi. Tornò in ...
Leggi Tutto
Uomo politico cinese (n. nel Guangdong 1891 - m. San Francisco 1971), cognato di Jiang Jieshi e di Sun Zhongshan; ricoprì numerose cariche nel governo nazionalista: ministro per gli Affari Esteri (1942-45), [...] presidente dello Yan esecutivo (1945-47), governatore del Guangdong (1947-48). Dopo la costituzione della Repubblica popolare di Cina visse negli USA. ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia meridionale, per estensione il terzo dell’Asia e il settimo del mondo. Il confine terrestre, a NO col Pakistan, a NE con Cina, Nepal e Bhutan, a E con Myanmar e Bangladesh, si sviluppa [...] linea provvisoria tra Pakistan, India e Cina, e di aree lungo la frontiera di NE con la Cina); quello marittimo misura 7000 km. l’apporto del settore alla formazione della ricchezza nazionale è andato rapidamente crescendo negli ultimi anni, ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Asia sud-orientale. La denominazione geografica (comp. di indo- e del gr. νῆσος «isola»), cui talvolta viene preferita quella di Insulindia, si riferisce all’insieme di circa 14.000 [...] di coalizione tra i due principali partiti, il Nazionalista di tendenze laiche e radicali e il Masjumi musulmano rientrerà l’anno successivo) e strinse rapporti sempre più forti con la Cina.
Un fallito tentativo di colpo di Stato nel 1965 da parte dei ...
Leggi Tutto
Stato dell’Asia sud-orientale, nella penisola indocinese, confinante a O e a N con la Thailandia, a N con il Laos, a E e SE con il Vietnam; a SO si affaccia sul Golfo di Thailandia.
Il territorio è occupato [...] colpo di Stato di destra, capeggiato dal generale Lon Nol (1970), Sihanouk si rifugiò in Cina, dove formò, insieme ai Khmer rossi, un Fronte unito nazionale della Cambogia (FUNC).
Dopo cinque anni di guerra condotta con l’appoggio di nordvietnamiti e ...
Leggi Tutto
anti-Cina
agg. inv. Che si contrappone alla Cina, con particolare riferimento alla sua politica economica. ◆ Proprio a Prato. Nella città toscana con una forte presenza cinese, il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia una sorta di...
giallo
agg. e s. m. [dal fr. ant. jalne, che è il lat. galbĭnus, der. di galbus «verde, giallo»]. – 1. a. agg. e s. m. Uno dei sette colori fondamentali, o colori dell’iride, compreso tra l’aranciato e il verde (è tipico, per es., della buccia...