commercio
Giulia Nunziante
Dal baratto al commercio via Internet
Per commercio si intende l'acquisto e la vendita di merci e di servizi in cambio di denaro. Nella sua accezione più ampia, il commercio [...] circa il 62%. Tra i principali importatori troviamo gli Stati Uniti (circa 17% delle importazioni mondiali), la Germania (7,7%), la Cina (5,3%), la Francia e il Regno Unito (5%). Sempre nel 2003 i primi paesi per valore delle esportazioni sono stati ...
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RICERCA E SVILUPPO
Giorgio Sirilli
(v. ricerca scientifica, App. IV, III, p. 217)
Definizioni. - La r. e lo s. (R&S) possono essere definiti come quel complesso di attività creative intraprese in [...] nel mondo nel 1991, poco più del 50% era impiegato nei paesi della Triade (tab. 1). La Comunità degli Stati Indipendenti e la Cina rappresentavano rispettivamente l'11,5% e il 10% del totale; l'America latina con il 4% e l'India con il 2,9% avevano ...
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Superficie. - Dal 1° febbraio 1958 costituisce una delle due regioni (regione egiziana) della Repubblica Araba Unita (v. oltre).
La superficie territoriale totale dell'E. è di 1.230.000 km2 (dei quali [...] le importazioni vennero soprattutto da: Unione Sovietica, Repubblica Federale di Germania, Stati Uniti, Italia, Giappone, India, Cina, Olanda, Repubblica Democratica Tedesca, mentre le esportazioni si diressero specialmente verso: Unione Sovietica ...
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TESSILE, INDUSTRIA
Michele D'Ercole-Giuseppe Rosa
L'industria tessile in Italia. - I primi segni di un'organizzazione delle attività del settore tessile italiano su scala industriale − identificabile [...] dei flussi di esportazioni di merci temporaneamente transitate da Hong Kong, provenienti da altri paesi), saliva dal 3% al 9%; quella della Cina dal 4,6% al 7,3%; quella della Corea del Sud dal 4% al 7% (v. tabella). Benché la pressione competitiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti [...] i poveri, perché niente è più pericoloso per lo Stato che «l’ozio della plebe» (IV.7, p. 173). Egli porta a esempio la Cina, dove tutti, anche i ciechi e gli storpi, sono utilizzati nel lavoro per quanto possono fare (Ragion di Stato, VIII.2, p. 245 ...
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Maurizio Franzini
Sempre più disuguali
Recenti studi dell’OCSE e del FMI denunciano l’acuirsi dei divari di reddito in quasi tutti i paesi avanzati, e l’effetto negativo di questo fenomeno sulla società. [...] aumentata; anzi, potrebbe anche essere diminuita grazie all’impetuosa crescita economica di paesi poveri e popolosi, come l’India e la Cina, che ha permesso a molti ‘poveri estremi’ di uscire dal loro stato; va, però, aggiunto che ciò non ha impedito ...
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Francesco Daveri
Una crescita senza lavoro
Il mondo ha rischiato di rivivere una crisi simile a quella degli anni Trenta. Il peggio sembra passato (non per l’Italia), ma la ripresa attuale potrebbe rivelarsi [...] rilevanti, il 3,5% del mondo viene fuori dalla media tra il 3% del PIL americano, l’1% dell’Eurozona e il 7% della Cina.
Cioè nel mondo post-Lehman l’Asia emergente rallenta ma continua ad andare come un treno, l’Europa, vecchia e divisa, arranca e l ...
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Sigla di Organization of the Petroleum Exporting Countries, organizzazione dei paesi esportatori di petrolio istituita nel settembre 1960 a Baghdad con la partecipazione di 5 paesi membri (Arabia Saudita, [...] ha rivisto più volte gli accordi sulla produzione, con lo scopo di garantire un mercato stabile del petrolio a prezzi più contenuti, dato il notevole aumento di questi dovuto alla forte domanda da parte dei paesi emergenti (soprattutto la Cina). ...
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TESSILI Se negli ultimi 15-20 anni non si è avuta la comparsa di nuove classi di fibre (salvo le elastomeriche) si è però assistito all'affermarsi delle fibre chimiche che hanno assunto importanza notevolmente [...] Brasile e in altri paesi asiatici minori e sud-americani. La Cina e l'India, che nel 1974 da sole coprono oltre . Tedesca), dell'Asia (Giappone per oltre il 50% delle importazioni, Cina e India) e del Sud-Africa, provenienti dagli SUA, dal Brasile, ...
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v. armi, IV, p. 459; App. II, I, p. 253
Gli armamenti fino al 1945. − Per a. si deve intendere non solo il complesso delle armi di ogni tipo, degli equipaggiamenti, degli impianti industriali capaci di [...] Uniti (1945) e Unione Sovietica (1949). Alle due superpotenze si aggiunsero poi la Gran Bretagna (1952), la Francia (1960), la Cina (1964) e, più recentemente, l'India (1974), mentre alcuni altri paesi potrebbero esservi vicini: si può stimare che ...
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cina
s. f. [dal nome della Cina, luogo di provenienza]. – Nome con cui è comunemente noto il rizoma di una liliacea (Smilax china) della Cina e del Giappone, usato come sudorifero (anche detto china carnosa, china nodosa; squina, radice di...
anti-Cina
agg. inv. Che si contrappone alla Cina, con particolare riferimento alla sua politica economica. ◆ Proprio a Prato. Nella città toscana con una forte presenza cinese, il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia una sorta di...