COCCHI, Angelo (al secolo Tommaso; in cinese Kao)
Giuliano Bertuccioli
Nato a Firenze nel maggio 1597 da Antonio, entrò nell'Ordine dei predicatori il 30 nov. 1610 nel convento di S. Domenico a Fiesole, [...] nelle persone del confratello Juan Baptista de Morales e del francescano Antonio Caballero di S. Maria, primo del suo Ordine a rimettere piede in Cina dopo l'epoca mongola. Essi giunsero a Fu-an il 2 luglio 1633.
Il C. morì a Fu-an il 18 nov. 1633 ...
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Avalokiteśvara Divinità buddhista (sanscr. «il Signore che guarda in giù»), il più venerato Bodhisattva della scuola Mahāyāna. È un dio misericordioso che ha fatto il voto di non entrare nel nirvana se [...] non dopo aver salvato tutte le creature, liberandole dall’ininterrotta peregrinazione di vita in vita. In Cina e in Giappone è adorato sotto forma femminile, nel Tibet è più noto con il nome di Padmapāṇi. ...
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DE MARINI, Giovanni Filippo
Giuliano Bertuccioli
Nato a Taggia (Imperia) nel 1608, entrò nel 1625 nel collegio di S. Andrea della Compagnia di Gesù a Roma. Dopo aver terminato gli studi ed essere stato [...] Roma del D., del Fuciti e di altri gesuiti. Ciononostante il D. rimase in Estremo Oriente e dal 1680 figura come visitatore della Cina e del Giappone, fino alla morte avvenuta a Macao il 17 luglio 1682.
Durante la sua permanenza in Europa dal 1661 al ...
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vajrayāna Termine (in sanscrito «veicolo adamantino» o «della folgore») generalmente usato come equivalente di buddhismo tantrico, in quanto questo costituirebbe un ‘terzo veicolo’ capace di proporre una [...] (➔ tantrismo). In Tibet, dove fu introdotto dal monaco indiano Padmasaṃbhava, è detto anche lamaismo. Introdotto dapprima in Cina da Vajrabodhi (719), venne poi importato in Giappone da Kōbō Daishi (774-835) nella scuola Shingon. Vajra indica ...
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CICERI, Alessandro (in cinese, Lo Li-shan e Teng-yung)
Giuliano Bertuccioli
Figlio di Gian Angelo e di Delia Orchi, nacque a Como il 29 maggio 1639 da famiglia decurionale, che ottenne il. titolo comitale [...] , essendo stato nominato procuratore a Roma, partì per l'Europa, trattenendovisi per circa quattro anni. Nominato visitatore in Giappone e in Cina (5 febbraio del 1689), l'8 aprile del 1690 egli si reimbarcò a Lisbona e il 15 luglio 1691 fece ritorno ...
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Missionario (Cutting, Metz, 1730 - Treviri 1793); dopo aver fondato in Lorena l'Istituto delle suore della provvidenza, fu provicario nel Sichuan, abbracciando con l'attività missionaria gli amplissimi [...] i cristiani speciali esercizî di pietà e pratiche ascetiche. L'Istituto delle vergini cristiane, da lui fondato in Cina e destinato all'educazione della gioventù femminile, ebbe larga diffusione. Tornato in Europa, aiutò i sacerdoti perseguitati in ...
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CALCO (Calchi), Sigismondo
Marica Milanesi
Nacque a Milano il 21 maggio 1685 dal senatore Sigismondo, in una illustre famiglia. Uno dei suoi fratelli, Genesio (1667-1723), fu vescovo di Lucca; un altro, [...] , 179-188; I. Gobio, Legazione dei padri O. Ferrari, F. Cesati, A. de Alessandri, S. Rasini e S. C. barnabiti nella Cina e nella Cocincina…, Milano 1862, passim;O.Premoli, Storia dei barnabiti, III, Roma 1925, pp. 51, 73, 96; Menologio dei barnabiti ...
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VERBIEST, Ferdinando
Pietro Tacchi Venturi
Missionario, matematico e sinologo, nato il 29 ottobre 1623 nel villaggio di Pitthem presso Courtrai nel Belgio, morto a Pechino il 28 gennaio 1688. Entrato [...] letterarî e filosofici in patria, quelli teologici a Roma e a Siviglia, salpò da Genova nel 1656 in rotta per la Cina. Approdatovi, attese dapprima alla cultura spirituale dei cristiani del Chen si; ma indi, dopo soli 10 mesi, fu inviato nel 1660 ...
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La presenza vitale della dottrina del Buddha, in Asia e nel resto del mondo, è tutt'oggi imponente. Di fede buddhista è la grande maggioranza della popolazione in alcuni paesi dell'Asia sud-orientale, [...] Birmania al Laos, dalla Thailandia alla Cambogia e a Ceylon. Il b. occupa inoltre una posizione di tutto rilievo in Giappone, in Cina, a Formosa, a Hong Kong e nella Corea meridionale. In India, che ne è stato il paese di origine, si assiste oggi ...
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Naqshbandiya
Confraternita ortodossa sufi presente con una notevole quantità di rami in tutto il mondo (Mujaddidiya, Khalidiya, Khairiya, Haqqaniya al-‛Aliya e il ramo Daghastani). Venne fondata da Baha [...] ) a Bukhara alla fine del 14° sec. e subito iniziò a diffondersi nelle aree contingenti al mondo musulmano, dai Balcani alla Cina, dall’India alla Malaysia. Nel 16° sec. lo shaikh Ahmad Sirhindi Mujaddid-i Alf-i Thani (1564-1624) dette nuovo impulso ...
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cina
s. f. [dal nome della Cina, luogo di provenienza]. – Nome con cui è comunemente noto il rizoma di una liliacea (Smilax china) della Cina e del Giappone, usato come sudorifero (anche detto china carnosa, china nodosa; squina, radice di...
anti-Cina
agg. inv. Che si contrappone alla Cina, con particolare riferimento alla sua politica economica. ◆ Proprio a Prato. Nella città toscana con una forte presenza cinese, il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia una sorta di...