Ristagno economico
Charles P. Kindleberger
1. Introduzione
Nel linguaggio economico al termine 'stagnazione' non viene attribuito un significato univoco; in generale, esso è stato usato per descrivere [...] le stime azzardate da Angus Maddison, tra il 1820 e il 1870 i tassi di crescita di Brasile, Messico, Russia, India e Cina si aggirarono intorno allo 0,1% del prodotto pro capite per anno, mentre in Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Giappone si ...
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commercio
Giulia Nunziante
Dal baratto al commercio via Internet
Per commercio si intende l'acquisto e la vendita di merci e di servizi in cambio di denaro. Nella sua accezione più ampia, il commercio [...] circa il 62%. Tra i principali importatori troviamo gli Stati Uniti (circa 17% delle importazioni mondiali), la Germania (7,7%), la Cina (5,3%), la Francia e il Regno Unito (5%). Sempre nel 2003 i primi paesi per valore delle esportazioni sono stati ...
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RICERCA E SVILUPPO
Giorgio Sirilli
(v. ricerca scientifica, App. IV, III, p. 217)
Definizioni. - La r. e lo s. (R&S) possono essere definiti come quel complesso di attività creative intraprese in [...] nel mondo nel 1991, poco più del 50% era impiegato nei paesi della Triade (tab. 1). La Comunità degli Stati Indipendenti e la Cina rappresentavano rispettivamente l'11,5% e il 10% del totale; l'America latina con il 4% e l'India con il 2,9% avevano ...
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Superficie. - Dal 1° febbraio 1958 costituisce una delle due regioni (regione egiziana) della Repubblica Araba Unita (v. oltre).
La superficie territoriale totale dell'E. è di 1.230.000 km2 (dei quali [...] le importazioni vennero soprattutto da: Unione Sovietica, Repubblica Federale di Germania, Stati Uniti, Italia, Giappone, India, Cina, Olanda, Repubblica Democratica Tedesca, mentre le esportazioni si diressero specialmente verso: Unione Sovietica ...
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TESSILE, INDUSTRIA
Michele D'Ercole-Giuseppe Rosa
L'industria tessile in Italia. - I primi segni di un'organizzazione delle attività del settore tessile italiano su scala industriale − identificabile [...] dei flussi di esportazioni di merci temporaneamente transitate da Hong Kong, provenienti da altri paesi), saliva dal 3% al 9%; quella della Cina dal 4,6% al 7,3%; quella della Corea del Sud dal 4% al 7% (v. tabella). Benché la pressione competitiva ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giovanni Botero
Cosimo Perrotta
È uno dei due grandi mercantilisti italiani (insieme con Antonio Serra). Pur non esprimendo un progetto nazionale – che in Italia non c’era – egli intuisce quasi tutti [...] i poveri, perché niente è più pericoloso per lo Stato che «l’ozio della plebe» (IV.7, p. 173). Egli porta a esempio la Cina, dove tutti, anche i ciechi e gli storpi, sono utilizzati nel lavoro per quanto possono fare (Ragion di Stato, VIII.2, p. 245 ...
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Maurizio Franzini
Sempre più disuguali
Recenti studi dell’OCSE e del FMI denunciano l’acuirsi dei divari di reddito in quasi tutti i paesi avanzati, e l’effetto negativo di questo fenomeno sulla società. [...] aumentata; anzi, potrebbe anche essere diminuita grazie all’impetuosa crescita economica di paesi poveri e popolosi, come l’India e la Cina, che ha permesso a molti ‘poveri estremi’ di uscire dal loro stato; va, però, aggiunto che ciò non ha impedito ...
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Francesco Daveri
Una crescita senza lavoro
Il mondo ha rischiato di rivivere una crisi simile a quella degli anni Trenta. Il peggio sembra passato (non per l’Italia), ma la ripresa attuale potrebbe rivelarsi [...] rilevanti, il 3,5% del mondo viene fuori dalla media tra il 3% del PIL americano, l’1% dell’Eurozona e il 7% della Cina.
Cioè nel mondo post-Lehman l’Asia emergente rallenta ma continua ad andare come un treno, l’Europa, vecchia e divisa, arranca e l ...
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Sigla di Organization of the Petroleum Exporting Countries, organizzazione dei paesi esportatori di petrolio istituita nel settembre 1960 a Baghdad con la partecipazione di 5 paesi membri (Arabia Saudita, [...] ha rivisto più volte gli accordi sulla produzione, con lo scopo di garantire un mercato stabile del petrolio a prezzi più contenuti, dato il notevole aumento di questi dovuto alla forte domanda da parte dei paesi emergenti (soprattutto la Cina). ...
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TESSILI Se negli ultimi 15-20 anni non si è avuta la comparsa di nuove classi di fibre (salvo le elastomeriche) si è però assistito all'affermarsi delle fibre chimiche che hanno assunto importanza notevolmente [...] Brasile e in altri paesi asiatici minori e sud-americani. La Cina e l'India, che nel 1974 da sole coprono oltre . Tedesca), dell'Asia (Giappone per oltre il 50% delle importazioni, Cina e India) e del Sud-Africa, provenienti dagli SUA, dal Brasile, ...
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cina
s. f. [dal nome della Cina, luogo di provenienza]. – Nome con cui è comunemente noto il rizoma di una liliacea (Smilax china) della Cina e del Giappone, usato come sudorifero (anche detto china carnosa, china nodosa; squina, radice di...
anti-Cina
agg. inv. Che si contrappone alla Cina, con particolare riferimento alla sua politica economica. ◆ Proprio a Prato. Nella città toscana con una forte presenza cinese, il ministro dell’economia Giulio Tremonti annuncia una sorta di...