. Nome con cui si indica in Italia quel tipo di narrativa che nei paesi anglosassoni, dove è più largamente diffusa, si chiama science-fiction, e che consiste nello sviluppare un intreccio logico ed essenzialmente [...] spaziale, dove, nel corso d'interminabili saghe (talvolta sceneggiate per la radio, il cinema o i "fumetti"), indomiti 1972; L. E. Stover, La Science-Fiction américaine, essaid'anthropologie culturelle, Parigi 1972; P. Versins, Encyclopédie de l ...
Leggi Tutto
MORIN, Edgar
Sandro Bernardini
MORIN, Edgar (pseud. di Nahoum, Edgar)
Sociologo francese, nato a Parigi l'8 giugno 1921. Laureato in lettere e diritto all'università di Tolosa, nel 1945 divenne capo [...] delle comunicazioni di massa (Le cinéma ou l'homme imaginaire, 1956, it., 1977; L'esprit du temps. Essai sur la culture de masse, 1962, trad , Sociologia della sociologia, Roma 1985, pp. 7-51; D. Bougnoux, Edgar Morin: le chercheur et son double, in ...
Leggi Tutto
(App. IV, I, p. 616)
Scrittrice francese. Confermando una disposizione al racconto sempre più essenziale (Véra Baxter ou les plages de l'Atlantique, Les yeux verts, 1980; L'homme assis, L'homme atlantique, [...] , 1976; Ton nom de Venise dans Calcutta désert, 1976; Le camion, 1977; Aurélia Steiner, 1979). Per il teatro la D. ha scritto L'Eden-Cinéma (1977); Savannah Bay (1982); La danse de mort (1984); La bête dans la jungle (1984).
Bibl.: F. de Martinoir ...
Leggi Tutto
Internazionalismo
RRené Rémond
Raymond Vernon
John Henry Merryman
Internazionalismo politico, di René Rémond
Economia internazionale, di Raymond Vernon
Diritti codificati e common law, di John Henry [...] riferiscono principalmente ad altri popoli. I mezzi audiovisivi, cinema e televisione, comunicano anche le sensibilità, le culture adotta il marxismo come base ideologica comune. D'altro canto, essa rinuncia a certe pretese della Prima Internazionale: ...
Leggi Tutto
Lavoro
Jean Fourastié
Gino Giugni
di Jean Fourastié e Gino Giugni
LAVORO
Lavoro di Jean Fourastié
sommario: 1. Introduzione generale. a) Il ‛fatto' del lavoro è millenario, il termine ‛lavoro' è recente. [...] che può esser fonte d'ispirazione per i poeti; ma, secondo un'espressione un po' semplicistica, essa ‛non nutre l'uomo . Per dei mobili Ségalot, ho barattato le letture, il cinema e tutti quei momenti benedetti in cui mi perdevo in fantasticherie ...
Leggi Tutto
CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] e si agisce, ne consegue che essa è fatta di facce multiple e varie e la sua cultura, in L'industria della cultura, di D. Bell e altri, Milano: Bompiani, 1969, pp. 123 di beni succedanei quali il disco, il cinema, la televisione" (v. Finoia, 1997, ...
Leggi Tutto
Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] a meno per privilegiare il gesto, il grido e la mimica. D'altra parte, il romanzo e il dramma insieme si oppongono al testo al cinema?). Quest'ultimo punto è talmente importante che, al limite, si potrebbe definire una teoria (qualunque essa sia) ...
Leggi Tutto
OPINIONE PUBBLICA
Giuseppe Bedeschi
Everett C. Ladd
Opinione pubblica
di Giuseppe Bedeschi
Premessa
L''opinione pubblica' (che non è mai qualcosa di unitario, se non in momenti eccezionali, bensì [...] elaborato nel Settecento dal pensiero illuministico. Nel 1753 D'Alembert pubblica l'Essai sur la société des gens de lettres et des i nuovi mezzi di comunicazione di massa (radio, cinema, televisione), che fanno scomparire gradualmente il distacco ...
Leggi Tutto
Letteratura
Sergio Pautasso
Guido Andrea Pautasso
È l'insieme della produzione in prosa e in poesia in una determinata lingua, in cui si riconoscono valori e intenti artistici. Legata, come tutti i [...] mitologia prefabbricata. Secondo quanto sosteneva R. Barthes, essa è il prodotto del linguaggio dei media, dello vittime dei misteriosi omicidi nei film orrifici di D. Argento, il cadavere al cinema ha fortemente impressionato il pubblico, ma gli ha ...
Leggi Tutto
Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] elle est, ce qu'elle doit être, Paris 1898.
R. Canudo, La naissance d'un sixième art. Essai sur le cinématographe, in "Les entretiens idéalistes", 25 octobre 1911 (trad. it. in "Cinema nuovo", 1973, 225, pp. 370-71).
V. Lindsay, The art of the moving ...
Leggi Tutto
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
essai
〈esè〉 s. m., fr. [lat. tardo exagium, da cui anche l’ital. saggio2]. – Saggio, esperimento. In partic., cinema d’essai, produzione e rappresentazione di film di notevole valore artistico e culturale (o solo proiezione, quando si tratti...