Il paesaggio nel cinema: tre sguardi
Sandro Bernardi
Dal cinema al digitale, dal digitale al cinema
Negli ultimi anni del Novecento, l’affermazione del cinema digitale ha prodotto una svolta che quasi [...] deserto poteva essere una forte metafora dell’erotismo e così via. Solo la rivoluzione lenta ma inesorabile del cinema moderno, che parte dal Neorealismo e arriva fino ai giorni nostri, ha restituito al paesaggio tutta la sua autonomia e anche la sua ...
Leggi Tutto
Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] con Le olimpiadi dei mariti (1960).
I generi sportivi nel cinema
Il cinema non si è limitato a consentire allo sport di attraversare e che si contrappone alla ricostruzione quasi da cronaca neorealista dei perdenti; è un filone nostalgico che ...
Leggi Tutto
Il cinema postmoderno
Bruno Roberti
Tre linee di tendenza
Se nel Novecento il cinema inteso come espressione degli immaginari di massa ha costituito un compendio delle estetiche del moderno nel loro [...] , Dieci).
Il regista, che si richiama alla lezione neorealista di Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, assume in altri casi si realizza, ci riporta direttamente alla capacità del cinema di costruire spazi ‘eterotopi’, e cioè dei punti di passaggio ...
Leggi Tutto
Autore
Giorgio De Vincenti
Concetto generale, non specifico del cinema, che nel campo dell'estetica individua il soggetto dell'operazione artistica. Su questo concetto si focalizzano alcune delle principali [...] , pp. 53-85; O. Brik, La "fissazione" del fatto, pp. 87-97; V. Šklovskij, Letteratura e cinema, pp. 99-144).
C. Zavattini, Neorealismo ecc., Milano 1979.
M. Modica, Che cos'è l'estetica, Roma 1987.
Ch. Metz, L'énonciation impersonnelle, ou le site ...
Leggi Tutto
Critica cinematografica
Bruno Roberti
Quadro generale e sviluppo storico
di Daniele Dottorini
La storia della c. c. si è sviluppata parallelamente alla storia del cinema, spesso accompagnandone (o [...] 1939) e nel 1941 a Luigi Chiarini. Si chiuse, come il primo "Cinema", nel 1943 e venne riaperta nel marzo 1948 dopo che nel 1947 era 'esterno le avvisaglie di un'offensiva contro lo schieramento neorealista. Nel giro di pochi anni, seppure in modi ...
Leggi Tutto
Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] Lizzani, Antonio Pietrangeli, Mario Alicata e Massimo Mida, antifascisti che avrebbero dato un contributo essenziale al Neorealismo.Anche il cinema francese sonoro si sviluppò a stretto contatto con teatro e letteratura, in una speciale sinergia con ...
Leggi Tutto
Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] .
Il primo, tra le tante e fortunate formule che ha proposto per disegnare la possibilità del cinema di inverare l'auspicata (dal Neorealismo e non solo) socialità dell'artista, ne ha lasciata una particolarmente produttiva sul piano teorico: quella ...
Leggi Tutto
FLAIANO, Ennio
Alessandra Cimmino
Nacque a Pescara il 5 marzo 1910 da Cetteo, commerciante, e da Francesca Di Michele.
Ultimo di sette fratelli, l'infanzia del F. non fu felice: il padre era legato [...] che gli è intorno: il pubblico, l'"oggetto" concreto cinema o teatro).
Al momento, chiusa l'esperienza di Oggi quando contagiato) - non ha quasi nulla del romanzo realista o neorealista. Il racconto, in cui manca o è comunque molto attenuata ...
Leggi Tutto
ZEFFIRELLI, Franco
Paolo Puppa
– Nacque a Firenze il 12 febbraio 1923 da una relazione tra Alaide Garosi, apprezzata sarta con un suo atelier vicino al duomo, e Ottorino Corsi, commerciante di tessuti [...] L’onorevole Angelina con Anna Magnani, d’impronta neorealista. Avrebbe dovuto solo collaborare alla pubblicità del film uno sguardo complessivo sulla sua carriera spesa tra melodramma, cinema e teatro di prosa, indispensabile la Fondazione che porta ...
Leggi Tutto
Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] estetica Max Ophuls realizzò uno struggente connubio di letteratura e cinema in Letter from an unknown woman (1948; Lettera da ulivi (1950): due titoli che seppero fondere l'eredità neorealista e le incalzanti istanze ideologiche. Di Visconti è Senso ...
Leggi Tutto
neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...