Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] film e in ruoli assai simili. Vi furono tuttavia alcune eccezioni. Se Totò cerca casa trasformava in farsa uno spunto tipico del cinemaneorealista, e se in Yvonne la Nuit (1949) di Giuseppe Amato il suo personaggio si era già fatto più patetico che ...
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Guerra, catastrofi e memorie del territorio
Gabriella Gribaudi
La memoria, le memorie
In questi anni memoria è parola diffusa, quasi abusata. Viene utilizzata per indicare fenomeni estremamente differenziati, [...] figlia stuprata da un branco di soldati è un’altra delle icone possenti delle vittime della guerra.
Il cinemaneorealista, in controtendenza rispetto alle narrazioni ufficiali del dopoguerra, mise al centro l’esperienza e la sofferenza della gente ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] . Il moderno nasce da due esperienze assai distanti, e tuttavia leggibili in parallelo, e cioè da un lato il cinemaneorealista (Roberto Rossellini), con il suo bisogno di uscire dalla logica della messa in scena e di trovare un rapporto più ...
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Contaminazioni
Laura Cherubini
La molteplicità dei media
La cultura artistica contemporanea è caratterizzata da un crossover linguistico che agisce su più livelli. Da una parte, le arti visive dialogano [...] poi costruita la sceneggiatura di un vero e proprio film. Gli attori sono stati presi dalla strada come nel cinemaneorealista, e di tale cinema Jankowski assume il linguaggio, come in altri casi aveva fatto con la pubblicità o con la televisione. Il ...
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Sceneggiatura
Giuliana Muscio
Con il termine sceneggiatura (fr.: scénario; ingl.: screenplay o script; ted.: Drehbuch) viene designata in genere la costruzione della struttura narrativa del film, che [...] del dialogo e del sonoro (che può essere lasciato all'improvvisazione nel caso di attori presi dalla strada, come nel cinemaneorealista). A Hollywood invece il sonoro è concepito in una relazione organica con l'azione già sulla pagina. Anche da un ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] antico, 1941, di Mario Soldati), si può verificare nel contributo del tutto inadeguato dei c. italiani al cinemaneorealista, in cui Alessandro Cicognini, Giuseppe Rosati e Renzo Rossellini riproposero e si videro accettare gli stessi stereotipi già ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] non ha mai amato questi ambienti modesti, e ha quasi sempre evitato di mostrarli, almeno fino all'avvento del cinemaneorealista italiano, nel secondo dopoguerra. Tuttavia, mentre da quel momento le cucine hanno ottenuto diritto di cittadinanza come ...
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GRASSO, Giovanni
Franco Ruffini
Nacque a Catania il 19 dic. 1873 da Angelo, puparo, e da Ciccia (Francesca) Tudisco, sua seconda moglie, anche lei pupara, secondogenito di quattro figli (Marietta, Domenico [...] Zola. In Sperduti nel buio, del 1914, che è il suo film più famoso e fu considerato quasi un incunabolo del cinemaneorealista, il G. interpretava il cieco Nunzio: Bracco, in una recensione, sottolineava il contrasto "espressivo" tra la gracilità del ...
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ZAFRED, Mario.
Guido Pratesi
– Nacque a Trieste il 2 marzo 1922 da Riccardo, morto giovanissimo nel 1923, e da Alma De Bresciani, impiegata delle Ferrovie.
La sua formazione iniziale ebbe luogo a Trieste, [...] 1958 compose dieci commenti musicali per il cinemaneorealista: Achtung! Banditi! (1951, Carlo Lizzani nella musica contemporanea, Torino 1955, p. 197; M. Zafred, Musica e cinema: le eccezioni e la regola, in Ricordiana, II (1956), pp. 476-478 ...
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NASCIMBENE, Mario
Paolo Patrizi
– Nacque a Milano il 28 novembre 1913 da Guido e da Emma Spasciani.
Perso precocemente il padre, un avvocato torinese, a occuparsi della sua educazione furono la madre [...] vedere in Nascimbene il primo compositore capace di tradurre in musica – sia pur tardivamente – la poetica del cinemaneorealista. La medesima strada imboccarono di lì a poco altre colonne sonore, che lo consacrarono definitivamente come ‘reinventore ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...