GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] del dopoguerra non sono quasi mai degni di nota. Un cinema capace di esprimere idee nuove comincia ad apparire nel 1962, Schonhauser (1957) racconta storie di vita quotidiana di evidente impronta neorealista, e K. Wolf, che a partire dalla fine degli ...
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Generalità. - L'attività del settore tecnico-industriale cinematografico negli ultimi anni, fatta eccezione per i settori della cinematografia a colori e documentaria (v. appresso), non ha portato a novità [...] , la sostiene ormai validamente.
La produzione neorealista italiana, comunque, ha suscitato all'estero giardino sul mare, ebbe una sua propria sede nel Palazzo del cinema, costruito appositamente.
Il ritmo normale della Mostra fu interrotto, nel ...
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(II, p. 451; App. I, p. 86; II, I, p. 128; III, I, p. 64; IV, I, p. 90)
In apertura degli anni Ottanta l'A. è pervenuta a una migliore definizione dei lunghi confini ereditati dal periodo coloniale, firmando [...] Fletcher, A history of architecture, Butterworths 198719.
Cinema. − Il cinema algerino nasce alla fine degli anni Cinquanta come lo sviluppo di una società moderna. Su questa linea 'neorealista' escono nel 1972 Les spoliateurs di L. Merbah, Le ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] in cui è stato realizzato il documentario collettivo Un altro mondo è possibile (2001), coordinato da F. Maselli.
Dal Neorealismo al Nuovo cinema degli anni Sessanta e Settanta. - Nell'Europa devastata dalla Seconda guerra mondiale i registi del ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] permesse traduzioni di opere occidentali mentre ripresero vigore cinema e teatro. L'VIII Congresso del novembre 1962 Europea (M. Borsos, T. Vilt) praticamente conduce a un indirizzo neorealista, i cui seguaci (E. Domanovszky, J. Kerényi, J. Somogyi ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] al comico di varietà Aldo Fabrizi, che in seguito lo introdusse nel cinema facendolo partecipare al copione di Avanti, c'è posto… (1942) diffusi: in apparenza un film iscritto nel canone neorealista, alla sostanza in rottura con esso per il lampo ...
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Camerini, Mario
Alessandra Cimmino
Regista cinematografico, nato a Roma il 6 febbraio 1895 e morto a Gardone Riviera (Brescia) il 4 febbraio 1981. Autore sensibile, dotato di malinconica ironia e di [...] della Commissione di epurazione per la categoria registi, aiuto registi, sceneggiatori e autori del cinema, tentò di inserirsi nel nuovo clima resistenziale e neorealista (Due lettere anonime, 1945, e Molti sogni per le strade, 1948), firmò grandi ...
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Risi, Dino
Valerio Caprara
Regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo, nato a Milano il 23 dicembre 1917. Dotato di un'ironia sferzante e di un'istintiva facilità di mestiere, ha diretto opere [...] il prestigioso liceo-ginnasio Berchet, R. incontrò il cinema grazie ad Alberto Lattuada che lo fece scritturare come 'ispirazione neorealista. Dopo aver venduto il cortometraggio Buio in sala (1950) ‒ apologo favolistico sull'amore per il cinema ‒ ...
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BACCHELLI, Riccardo
Simone Casini
Nacque a Bologna il 19 aprile 1891. Il padre Giuseppe (1849-1914), avvocato, cultore di Ariosto e di Rossini, amico di Enrico Panzacchi, fu figura di rilievo nella [...] Vitale (fino al 1975 sono usciti ventotto volumi). Anche il cinema si interessò a Bacchelli e in particolare al Mulino del Po: nel 1949 ne ricavò un film di carattere neorealista, al fortunato sceneggiato televisivo diretto da Sandro Bolchi ...
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Francesco Zippel
Colonna sonora
«La musica per film ha il gesto del bambino che canta nel buio per proteggersi»
(T.W. Adorno)
Intervista a Ennio Morricone
di
25 febbraio
Nell’annuale cerimonia di consegna [...] e il cattivo, è stato anche quello di altri due capolavori del cinema italiano a cui lei ha avuto modo di lavorare.
L’anno di Il Welles, 1950), C. Rustichelli – forse il più ‘neorealista’ e genuino dei compositori italiani, si pensi al sodalizio con ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...