MASINA, Giulia (Giulietta). – Nacque a San Giorgio di Piano, non lontano da Bologna, il 22 febbr. 1921, prima dei quattro figli (la sorella, Eugenia, e i gemelli Mario e Maria). Il padre, professore di [...] surreale anche al più concreto dei personaggi, quindi potenzialmente inadatta alla preminente deriva neorealista degli anni del suo debutto. Di conseguenza in un cinema come quello italiano, pigro al di fuori dei vertici rappresentati dai «maestri ...
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MANFREDI, Saturnino (Nino)
Stefania Chiocchini
Nacque a Castro dei Volsci, in Ciociaria, il 22 marzo 1921 da Romeo e Antonina Porfili, in una famiglia di origine contadina. Il padre, arruolato in Pubblica [...] , secondo alcune delle vie che dalla radice neorealista dell'immediato dopoguerra portarono alla commedia all'italiana Bibl.: Sul M., citato in tutte le principali storie del cinema italiano, poco è stato scritto a livello monografico; per una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento si scontra frequentemente sulla nozione di realismo: ha maturato esperienze [...] letteratura francese di un retour à la réalité.
Neorealismo
Fenomeno tipicamente italiano è il neorealismo, un movimento che si sviluppa negli anni Quaranta in più ambiti culturali (cinema, letteratura, pittura), i cui estremi cronologici non sono ...
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MASTRONARDI, Lucio
Federica Merlanti
– Nacque a Vigevano, il 28 giugno 1930, da Luciano e da Maria Pistoja.
La madre era maestra elementare nella cittadina; il padre, ispettore scolastico originario [...] di dialettalità narrazione e dialoghi: «una variante del neorealismo in atto» (p. 2200), avrebbe sintetizzato E. alla crescente attenzione del M. per i linguaggi sperimentali (non ultimi il cinema di F. Fellini e L. Buñuel) e la televisione, e all ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] . 50).
Nel 1944, oramai alla vigilia della stagione neorealista, il G. diresse La Fornarina, primo film italiano Ma l'amore no. Realismo, formalismo, propaganda e telefoni bianchi nel cinema italiano di regime (1930-1943), Milano 1975, pp. 24, 111, ...
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Libano
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
Dopo aver mosso i primi passi negli anni Quaranta con i due lungometraggi di finzione di Ali al-Ariss, Bayyā῾at al-ward (1943, La fioraia) e Kawkab, amīrat al-Ṣaḥrā᾽ [...] Siamo tutti combattenti), girò Garo (1965), il primo film neorealista libanese, che narra le vicende di un emigrato armeno costretto libanesi e palestinesi, ha costituito il filo conduttore del cinema libanese per tutto il periodo della guerra, e ...
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Sudafricana, Repubblica
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Nella R. S. (proclamata il 31 maggio 1961), più che in altri Paesi del continente, la nascita e lo sviluppo del cinema sono stati legati alla [...] produzione attiva dal 1916 al 1933, periodo nel quale il cinema del Sudafrica consolidò la propria presenza con una serie di Fugard e il cineasta Ross Devenish affrontavano con approccio neorealista la questione razziale in Boesman and Lena (1973) e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Aldo Rossi è stato uno tra i più autorevoli architetti e teorici della seconda metà [...] sinistra in genere, che tentano un superamento dell’esperienza neorealista (che in architettura si era espressa in alcune realizzazioni , la filosofia, l’arte e, soprattutto, il cinema, che Rossi intende come strumento privilegiato di conoscenza della ...
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TAVIANI, Vittorio
Vito Zagarrio
Nacque a San Miniato, in provincia di Pisa, il 20 settembre 1929, figlio di Iolanda Brogi, maestra prima del matrimonio, e di Ermanno, avvocato antifascista impegnato [...] Due grandi cineasti che si sono formati con la necessità storica di una adesione alla realtà (il Neorealismo), e hanno poi sublimato quella realtà scegliendo un cinema di metafore.
Per entrambi la terra d'origine e quella a cui tornare spesso con la ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] e quindi di un rapporto del tutto nuovo fra teatro e cinema che il regista esplorò magistralmente a partire da Counsellor-at-law ispirato a una poetica che si potrebbe definire vagamente 'neorealista'. Fra il 1949 e il 1952, lavorando alla Paramount ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...