Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] antico, 1941, di Mario Soldati), si può verificare nel contributo del tutto inadeguato dei c. italiani al cinemaneorealista, in cui Alessandro Cicognini, Giuseppe Rosati e Renzo Rossellini riproposero e si videro accettare gli stessi stereotipi già ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] non ha mai amato questi ambienti modesti, e ha quasi sempre evitato di mostrarli, almeno fino all'avvento del cinemaneorealista italiano, nel secondo dopoguerra. Tuttavia, mentre da quel momento le cucine hanno ottenuto diritto di cittadinanza come ...
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The Best Years of Our Lives
Michele Fadda
(USA 1946, I migliori anni della nostra vita, bianco e nero, 172m); regia: William Wyler; produzione: Samuel Goldwyn; soggetto: dal romanzo in versi Glory for [...] i tentativi da parte di Hollywood, all'indomani del secondo conflitto mondiale e sull'eco delle prime prove del cinemaneorealista in Europa, di produrre pellicole di impegno civi-le, capaci di affrontare direttamente i problemi sociali dell'epoca ...
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Abuladze, Tengiz Evgen′evič
Vivia Benini
Regista cinematografico georgiano, nato a Kutaisi il 31 gennaio 1924 e morto a Tbilisi il 6 marzo 1994. Il suo stile si inquadra nella tipizzazione popolare [...] , che fu tacciato dalla critica ufficiale di 'difetti ideologici'. Ambientato in una luminosa Tbilisi e fortemente influenzato dal cinemaneorealista italiano (in particolare da Vittorio De Sica), è un film curiosamente 'silenzioso' (è per metà senza ...
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Germania anno zero
Carlo Lizzani
(Italia/Germania/Francia 1947, 1948, bianco e nero, 78m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Salvo D'Angelo, Alfredo Guarini per Tevefilm/ Sadfi/UGC; [...] Antonioni, di Bergman, di Fellini.
Germania anno zero, dunque, come approdo estremo del cinemaneorealista, è già sulla linea di confine col grande cinema degli anni Cinquanta e Sessanta. Presa di distanza, addirittura, dal movimento innovatore che ...
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Barboni, Leonida (detto Leo)
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Fiuminata (Macerata) il 23 novembre 1909 e morto a Roma il 6 novembre 1970. Fratello maggiore di E.B. Clucher, cioè Enzo Barboni [...] , Luchino Visconti e Vittorio De Sica, B. fu uno degli interpreti più raffinati dell'universo figurativo del cinemaneorealista e postneorealista, imponendo uno stile fotografico di tipo documentaristico anche a film che già si allontanavano dal ...
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Pinelli, Tullio
Serafino Murri
Autore teatrale e sceneggiatore, nato a Torino il 24 giugno 1908. Attivo nel cinema dai primi anni Quaranta, fra le collaborazioni più importanti e di lunga durata si [...] Lattuada in film quali Il bandito (1946) e Senza pietà (1948), di carattere affine per tematiche e stile al cinemaneorealista, sperimentando per altro verso il genere melodrammatico con Duilio Coletti, per il quale scrisse Adultera (1946), tratto da ...
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Calamai, Clara
Stefania Carpiceci
Attrice cinematografica, nata a Prato il 7 settembre 1915 e morta a Rimini il 21 settembre 1998. La sua personalità artistica si pone esattamente a metà tra il divismo [...] addomesticato e convenzionale degli anni Trenta e l'antiprofessionismo degli attori presi dalla strada del cinemaneorealista. Nel decennio 1938-1947 (in cui si concentra la maggior parte della sua filmografia) fu prima femme fatale, come nei film di ...
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Casadio, Aglauco
Flavio De Bernardinis
Regista e scrittore, nato a Faenza (Ravenna) il 23 novembre 1917. Autore di alcuni cortometraggi d'arte e d'argomento industriale e di due lungometraggi d'invenzione, [...] accolto come un originale tentativo, in chiave surreale e, al contempo, popolare, di rinnovare gli stilemi zavattiniani del cinemaneorealista: ma un simile esperimento, fra il picaresco e il poetico, non incontrò il favore del pubblico. C. diresse ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] , a partire dal 1942 si andò formando in Italia una scuola, il neorealismo cinematografico, destinata a esercitare una profonda influenza nella storia del cinema. Neorealismo in quanto propugnava la creazione di un c. ‘vero’, popolare e nazionale ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...