Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] Lizzani, Antonio Pietrangeli, Mario Alicata e Massimo Mida, antifascisti che avrebbero dato un contributo essenziale al Neorealismo.Anche il cinema francese sonoro si sviluppò a stretto contatto con teatro e letteratura, in una speciale sinergia con ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] .
Il primo, tra le tante e fortunate formule che ha proposto per disegnare la possibilità del cinema di inverare l'auspicata (dal Neorealismo e non solo) socialità dell'artista, ne ha lasciata una particolarmente produttiva sul piano teorico: quella ...
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Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] estetica Max Ophuls realizzò uno struggente connubio di letteratura e cinema in Letter from an unknown woman (1948; Lettera da ulivi (1950): due titoli che seppero fondere l'eredità neorealista e le incalzanti istanze ideologiche. Di Visconti è Senso ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] tuttavia il f. a e. ha costituito un genere nel quale il cinema nazionale si è specializzato, al punto di realizzarne ben 14 esemplari nel dovrebbe essere considerato Paisà (1946), il capolavoro neorealista di Roberto Rossellini ‒, che sin dagli inizi ...
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Commedia all'italiana
Masolino d'Amico
La locuzione commedia all'italiana, che definisce un genere di cinema comico-satirico di matrice neorealista, diventò corrente solo negli anni Settanta, quando [...] su quelli di formazione accademica, e mescolando il comico al drammatico. Ma la stagione del Neorealismo propriamente detto fu breve. Quel cinema piacque poco in patria, dove la gente chiedeva soprattutto evasione, mentre la censura, che veniva ...
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Rossellini, Roberto
Edoardo Bruno
Regista e sceneggiatore/cinematografico, nato a Roma l'8 maggio 1906 e morto ivi il 6 giugno 1977. Il suo contributo al linguaggio cinematografico è risultato fondamentale [...] e antiretorico. Intanto R. si era avvicinato al gruppo della rivista "Cinema", diretta da V. Mussolini, dove si andavano elaborando i fermenti di rinnovamento che avrebbero condotto al Neorealismo del dopoguerra. Nel luglio del 1943 con la sigla r.r ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] XIV) di Rossellini si presenta invece come un vero e proprio saggio rivoluzionario sui rapporti fra cinema e Storia. L'originaria vocazione neorealista si accompagna all'esigenza ideologica di una narrazione didattica per presentare la Storia come un ...
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MAJANO, Anton Giulio
Grazia Maria Fachechi
Nacque a Chieti il 5 luglio del 1912, da Odoardo e da Agata Maraschini. Compì parte degli studi a Roma, quindi frequentò l'Accademia militare di Modena, dove [...] di romanzi di G. Simenon. Il M. fu attivo nel cinema come sceneggiatore, come aiuto-regista e regista.
Aveva cominciato a film parte con un tipico incipit documentaristico di stampo neorealista, e si definisce come un racconto multiplo, scomposto in ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] proiettando Das Kabinett des Dr. Caligari, film-manifesto del cinema espressionista tedesco.
Nel 1927 si contavano in Francia già una i film italiani presentati sotto l'etichetta neorealista. Praticamente inesistente invece il movimento negli Stati ...
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Drammatico, genere
Roberto Campari
Scrive G.W.F. Hegel nelle sue Vorlesungen über die Ästhetik (post. 1836-1838; trad. it. 1967, p. 1344): "Al centro fra la tragedia e la commedia si colloca un terzo [...] monogatari (1954; Gli amanti crocifissi).Spesso al di fuori del cinema di genere e ispirati a Renoir (di cui fu aiuto regista in Bengala per The river, 1951, Il fiume) e al Neorealismo italiano, i film dell'indiano Satyajit Ray, specie la cosiddetta ...
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neorealista
s. m. e f. e agg. [der. di neorealismo] (pl. m. -i). – Esponente, fautore, seguace del neorealismo, in filosofia o nelle varie manifestazioni d’arte: le concezioni, la poetica dei n.; in funzione di attributo: i filosofi, gli scrittori...
cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...