Cineteca italiana
Lionella Bianca Fiorillo
Nata nel 1935 come raccolta privata del collezionista milanese Mario Ferrari, e incrementata dai tanti film recuperati da Luigi Comencini e Alberto Lattuada [...] FIAF accolse, su proposta della C. i., anche il Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Tra il 1950 e il 1951 l e la fototeca, nonché il primo nucleo del futuro Museo del cinema. L'attività cittadina si trasferì nel 1963 presso il Teatro San ...
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De Laurentiis, Dino (propr. Agostino)
Alessandra Levantesi
Produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Torre Annunziata (Napoli) l'8 agosto 1919. Tra i maggiori produttori del mondo, [...] del padre. Nel 1937 decise di iscriversi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma per seguire i corsi di recitazione e D. L. uno dei produttori di punta del risorgente cinema italiano. Nel 1950 costituì con Carlo Ponti, anch'egli produttore ...
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GUGLIELMINO, Gian Maria
Caterina Cerra
Nacque a Genova il 25 genn. 1922 da Carlo Otto, giornalista e scrittore genovese, e da Isa Ingolotti, maggiore di quattro fratelli. Dopo aver frequentato il liceo [...] artistico, scritturando, oltre agli attori che avevano esordito con lo Sperimentale, professionisti ben noti come S. Randone e L. Cimara. il Corriere lombardo nonché con riviste specializzate come Cinema, Cinema nuovo e Bianco e nero, cimentandosi per ...
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Animazione
animazióne s. f. – Cinema – La tecnica dell’a., nata dalle origini del cinema (per es., con Georges Méliès) e che consiste nell’animare sullo schermo personaggi e paesaggi disegnati, e talvolta, [...] come nell’a. sperimentale, linee e figure astratte, ha avuto, nel 21° sec., una fondamentale evoluzione, dovuta alle anche di un successo internazionale come Winx club (2004). Come al cinema, anche per la televisione l’a. è una varietà di tecniche ...
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Il conformista
Paolo Bertetto
(Italia/Francia/RFT 1970, colore, 105m); regia: Bernardo Bertolucci; produzione: Maurizio Lodi-Fè per Mars/ Marianne/Maran; soggetto: dall'omonimo romanzo di Alberto Moravia; [...] accolto con indubbio interesse dalla critica, che colse il passaggio di Bertolucci da una pratica autoriale più sperimentale a un'idea di cinema non tradizionale, ma capace di ripensare i rapporti con la narrazione e la spettacolarità.
Interpreti e ...
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NICOLAI, Bruno
Claudia Caneva
– Nacque a Roma il 26 maggio 1926, da Giulio Cesare, tipografo, e da Gina Ottaviani.
Studiò pianoforte con Aldo Mantia e composizione con Goffredo Petrassi e Antonio Ferdinandi [...] (1959). È stato definito uno dei compositori «più sperimentali dell’arengo musicale» (Miceli, 2009, p. 388 , estetica, analisi e tipologie, Milano 2009, p. 388; Id., Musica e cinema nella cultura del Novecento, Roma 2010, pp. 349, 498; Diz. encicl. ...
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8 1/2
Mario Sesti
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 138m); regia: Federico Fellini; produzione: Angelo Rizzoli per Cineriz/Francinex; soggetto: Ennio Flaiano, Federico Fellini; sceneggiatura: [...] aveva selezionato nel corso della sua carriera. Il più dotato tra gli operatori del cinema italiano del dopoguerra (Gianni Di Venanzo) porta a un radicalismo sperimentale e a una liquida fluidità il dinamismo della macchina da presa e la modulazione ...
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Soggetto
Giuliana Muscio
Il termine soggetto (ingl.: story) indica il nucleo narrativo, la storia, da cui si sviluppa la sceneggiatura. Il soggetto può essere una storia originale, scritta per lo schermo, [...] impatto sulla generazione dei giovani che scrivevano allora per la rivista "Cinema" e frequentavano le lezioni di Barbaro e Luigi Chiarini al Centro sperimentale di cinematografia, e che sarebbero diventati gli autori delle opere del Neorealismo ...
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al-Mūmyā
Giuseppe Gariazzo
(Egitto 1968, 1969, La mummia, colore, 105m); regia: Chadi Abd el-Salam; produzione: Ente Generale del Cinema; sceneggiatura: Chadi Abd el-Salam; fotografia: Abdu Al Aziz [...] -Mūmyā è anche l'unico lungometraggio firmato dal regista. Un film fondamentale per la storia del cinema egiziano, inscritto in una ricerca sperimentale che disorientò prima la critica e poi il pubblico. Realizzato con molte difficoltà produttive, al ...
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Cohen-Séat, Gilbert
Monica Trecca
Scrittore e teorico del cinema francese, di famiglia ebrea (suo padre era il Gran rabbino di Bordeaux), nato a Sétif (Algeria) il 26 luglio 1907 e morto a Parigi il [...] e inoltre imponeva la verifica di alcuni percorsi di ricerca di carattere sperimentale e pratico e sottolineava la necessità di tracciare una storia delle tecniche del cinema. Veniva ribadita anche l'importanza di analisi comparative che ponessero il ...
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sperimentale
(non com. esperimentale) agg. [der. di sperimento, forma ant., aferetica, di esperimento]. – 1. Che si basa sull’esperienza; che si fonda sull’esperimento, che procede per mezzo di esperimenti: dimostrazione, prova, verifica s.;...
sperimentalista
s. m. e f. [der. di sperimentale] (pl. m. -i). – Seguace, sostenitore, teorico dello sperimentalismo. Anche come agg.: cinema, poesia sperimentalista.