Gruppo inglese di artisti del cinema e della televisione costituito nel 1969 da G. Chapman, J. Cleese, T. Gilliam, E. Idle, T. Jones e M. Palin. A partire dalla fine degli anni 1960 hanno rivoluzionato [...] l’idea di comicità con un modello fondato sul nonsense, su una personale rilettura del music hall, sull’irrisione della borghesia e delle tradizioni della società inglese e sull’annientamento sistematico ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] , la r. giapponese, oltre a gettare piattaforme girevoli e ponti tra palcoscenico e platea, inventò, parecchi secoli prima del cinema, il primo piano.
In Europa, non appena col Medioevo il dramma cominciò a diffondersi, si ebbero azioni sacre con ...
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VENEZUELA (XXXV, p. 107; App. I, p. 1120; II, 11, p. 1101; III, 11, p. 1078)
Pier Luigi Beretta
Renato Piccinini
Ruggero Jacobbi
Samuel Montealegre
Popolazione. - Secondo il censimento compiuto nel [...] i pittori del Taller figurarono A. Oramas (1924), il naïf F. Carvallo (1920), A. Hurtado (1927) passato poi al cinema, O. Carreño (1927) che dal 1966 sarà fedele al movimento Expansionista (opere trasformabili meccanicamente o manualmente), O. Vigas ...
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Chion, Michel
Rinaldo Censi
Teorico del cinema e musicista francese, nato a Créteil (Val-de-Marne) il 16 gennaio 1947. Noto soprattutto per le sue riflessioni sul suono, si è affermato come studioso [...] il reale giunge a convivere con il simulacro.
Dopo aver aggiornato le precedenti analisi (L'audio-vision. Son et image au cinéma, 1990; trad. it. 1997), C. si è concentrato su alcuni cineasti da lui prediletti, tra i quali Jacques Tati, David Lynch ...
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Regista (Roma 1906 - ivi 1977), fratello di Renzo. Esordì nella regia di film a soggetto, dapprima collaborando con F. De Robertis a La nave bianca (1941), poi dirigendo film di guerra (Un pilota ritorna, [...] di formalismi, sono stati fra l'altro un importante punto di riferimento della nouvelle vague francese e del nuovo cinema dei paesi dell'Est. Il suo desiderio di sperimentare rinnovandosi continuamente lo ha portato a identificare nella televisione ...
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Storia composta da immagini in sequenza, cioè accostate l’una all’altra in modo da suggerire l’idea del movimento, i cui protagonisti parlano spesso per mezzo di ‘nuvole di fumo’ che provengono dalle loro [...] per la stampa a colori a grandi tirature e in genere con il diffondersi dei mezzi di comunicazione di massa, soprattutto del cinema.
Le origini
Il f. nacque negli USA nel 1895, quando l’editore J. Pulitzer decise di aggiungere ai quotidiani della ...
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Regista (Milano 1906 - Roma 1976); esordì nel cinema come aiuto di J. Renoir, passando alla regia nel 1942. Personalità fra le più interessanti e colte del cinema europeo, con idee personali sulla vita, [...] la società e la nostra epoca, spesso ideatore del soggetto, quasi sempre collaboratore ai dialoghi e alla sceneggiatura, diresse: Ossessione (1942); La terra trema (1948), considerato uno dei classici ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] Leica (a causa della guerra sarà commercializzata alcuni anni dopo), che utilizzava la pellicola perforata 35 mm usata nel cinema. Intanto a New York A. Stieglitz, in collaborazione con E. Steichen, dirigeva la rivista Camera work, in cui comparivano ...
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Critico letterario e scrittore russo (Pietroburgo 1893 - Mosca 1984). Nel suo primo libro, Voskresenie slova ("La resurrezione della parola", 1914), affrontò lo studio del linguaggio poetico secondo un'impostazione [...] ; trad. it. L'energia dell'errore. Libro sul soggetto, 1984). Intellettuale eclettico e anticonformista, si interessò anche di cinema, sia con studî (Literatura i kinematograf "Letteratura e cinematografo", 1923; Gamburgskij ščet, 1928, trad. it. Il ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] la televisione nazionale organizzò il primo Festival delle arti di Shiraz e nel corso del festival internazionale del cinema (1970) i film iraniani riscossero un notevole successo.
Fu avviato dall’atmosfera di aspettative e di speranze suscitate ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...