Storico e critico cinematografico italiano (Mantova 1918 - Roma 1996). Di formazione marxista, è stato tra i personaggi più rappresentativi della critica cinematografica. Attento soprattutto ai problemi [...] del realismo, ha fondato nel 1952 la rivista Cinema nuovo. È stato professore di storia e critica del cinema a Torino e a Roma e socio corrispondente dei Lincei (1987). Tra le sue pubblicazioni: Storia delle teoriche del film (1960); Il dissolvimento ...
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sceneggiatura La ripartizione in scene di un’opera teatrale, cinematografica o radiotelevisiva e il testo in cui è fissata.
Nella cinematografia, la s. è l’ultima fase dell’elaborazione scritta del soggetto [...] produttore o da un attore, che invitano lo sceneggiatore a lavorare sul progetto. Mentre nel cinema italiano il soggetto originale è la regola, nel cinema americano è più frequente che si parta da un’opera preesistente, in grado di offrire maggiori ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] di minori ambizioni e di tono più modesto se non 'domestico'. Ma si potrebbe anche sostenere che se il passaggio dal teatro al cinema, avvenuto ormai più di un secolo fa, è equivalso a una perdita di 'aura' e a un consumo più distratto e meccanico ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dall’esaltazione futurista del cinema come "mezzo di espressione più adatto [...] di Bergson e di Proust – ai temi della memoria e del ricordo, questi registi si muovono in direzione di un cinema d’autore reso riconoscibile da un proprio stile "cinegrafico". Film come Fête Espagnole (Dulac, 1919, su sceneggiatura di Delluc), Coeur ...
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Regista (Mosca 1881 - ivi 1945); nel cinema dal 1907, è stato forse il più valido regista dell'epoca zarista, realizzando, prima della rivoluzione, un centinaio di film (di cui molti con I. I. Možuchin) [...] , tornò in Russia nel 1924, dirigendo ancora film di pregevole fattura: Aelita (1924), primo film di fantascienza del cinema sovietico; Ego prizyv ("Il suo appello", 1925); Sorok pervyj (L'isola della morte, 1927); Bespridannica (Senza dote, 1936 ...
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Vincent, Carl
Silvia Ponti
Giornalista, storico del cinema e critico cinematografico belga, nato a Merbes-le Château (Hainaut) il 20 novembre 1901 e morto a Roma il 21 febbraio 1967. Fu tra i primi [...] APPCB) e nel 1935 fu chiamato a organizzare il primo Festival mondial du film di Bruxelles. Docente di storia del cinema all'istituto di Storia dell'arte dell'Università di Padova ‒ dove fondò, insieme ad altri, il Centro cinematografico, nell'ambito ...
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Regista cinematografico ungherese (n. Budapest 1938), tra i più significativi esponenti del nuovo cinema ungherese degli anni Sessanta e Settanta. Dopo studî cinematografici e diverse esperienze nel cortometraggio, [...] esordì nel 1964 con Álmodozások kora ("L'età delle illusioni"). Legato nei primi film a tematiche autobiografiche e generazionali, in seguito S. ha spesso rievocato episodî e personaggi della storia con ...
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Pseudonimo del regista e teorico del cinema Denis Arkad´evič Kaufman (Białystok 1896 - Mosca 1954). Dopo aver studiato medicina, nel 1918 divenne operatore di attualità e in seguito lavorò negli studî [...] , riprodurre e analizzare la realtà quotidiana, rinnovò radicalmente il genere del cinegiornale, e diede vita a un'idea di cinema, per molti versi irripetibile, che si realizzò completamente nel suo capolavoro, Čelovek s Kinoapparatom (L'uomo con la ...
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MESSICO
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Carlo Amadei
Dario Puccini
Samuel Montealegre
Aldo Mantovani
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXII, p. 958; App. I, p. 836; II, II, p. 288; III, II, p. [...] P. Díaz.
La rivoluzione messicana, il cui tema ricorre anche nelle opere contemporanee dei fratelli Alva, rappresentò per il cinema nazionale un momento particolarmente stimolante che si chiuse nel 1913, con l'instaurazione della censura e l'avvio di ...
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Bordwell, David
Karel Thein
Teorico statunitense del cinema, nato a Rochester (New York) il 23 luglio 1947. Sostenitore di una teoria del cinema basata sulla contaminazione tra formalismo e psicologia [...] studi alla State University of New York e alla University of Iowa, B. ha iniziato a insegnare teoria e storia del cinema presso il Department of Communication Arts dell'università del Wisconsin e, fin dalle sue prime opere (Film art: an introduction ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...