Attrice italiana (Roma 1893 - ivi 1944); celebre bellezza del cinema muto, interpretò una lunga serie di film in Italia, Francia e Germania. Tra i più noti: Giovanna d'Arco (1913); Come le foglie (1916); [...] Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Anche la sorella Diomira (Roma 1902 - ivi 1959) è stata una nota attrice del cinema muto: Il figlio dell'amore (1916); L'isola della felicità (1919); Revolutionsbryllup (Nozze sotto il terrore, 1927), in ...
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TURCHIA
Sante Carparelli
Aldo Gallotta
Aldo Gallotta
Machteld J. Mellink
(XXXIV, p. 534; App. I, p. 1072; II, II, p. 1046; III, II, p. 998; IV, III, p. 701)
Popolazione. - Al censimento del 1990 [...] ; L. Moiraghi, Tra Europa e Asia. (Una casa a Istanbul), in l'Arca, 85 (settembre 1994), pp. 42-45.
Cinema. - In T. le prime, sporadiche attività cinematografiche risalgono agli anni Dieci: Fuat Uzkinay diresse nel 1914 il primo documentario turco ...
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Cineclub
Callisto Cosulich
Termine con il quale vengono indicate le associazioni aventi per scopo lo studio, la diffusione e la difesa dell'arte del cinema attraverso molteplici iniziative: proiezioni [...] c. di Delluc, che ‒ come si è detto ‒ iniziò la propria attività proiettando Das Kabinett des Dr. Caligari, film-manifesto del cinema espressionista tedesco.
Nel 1927 si contavano in Francia già una ventina di c.; si avvertì perciò l'esigenza di una ...
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Regista cinematografico (Penza 1893 - Dubulta, Riga, 1953). Costretto a interrompere gli studi per lo scoppio della prima guerra mondiale, in seguito frequentò la scuola di cinema di Mosca e il laboratorio [...] come sceneggiatore, aiuto-regista, attore e infine regista. Realizzò tre film di capitale importanza per la storia del cinema, per la rigorosa composizione dell'immagine e la costruzione di un incalzante ritmo narrativo attraverso il montaggio: Mat ...
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Deleuze, Gilles
Daniele Dottorini
Filosofo francese, nato a Parigi il 18 gennaio 1925 e morto ivi, suicida, il 4 novembre 1995. Tra le figure più innovative del pensiero del Novecento, D. ha rappresentato [...] 'est-ce que l'acte de création?, tenuta a La Fémis nel maggio del 1987 e pubblicata nel 1990 (Avoir une idée en cinéma, 1990; trad. it. in "Filmcritica", 1995, 459-60, pp. 436-39) ‒, e proprio in questo trovano un terreno di confronto in cui potersi ...
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Švankmajer, Jan
Eusebio Ciccotti
Pittore e regista ceco del cinema d'animazione, nato a Praga il 4 settembre 1934. Autore di grande forza innovativa, fortemente influenzato dal Surrealismo francese [...] gli studi alla FAMU di Praga, iniziò a lavorare nei teatri d'animazione. A metà degli anni Sessanta passò al cinema, scegliendo fin dall'esordio (Poslední trik pana Schwarzewalda a pana Edgara, 1964, L'ultimo trucco del signor Schwarzewald e del ...
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Attore e regista (Kenosha, Wisconsin, 1915 - Los Angeles 1985); esordì con il Gate Theatre di Dublino come attore nel 1931 e fu nel 1933 con K. Cornell. Allestì in seguito varî spettacoli finché nel 1938 [...] controllo estetico sull'intero processo creativo, per le innovazioni di linguaggio e struttura narrativa, ha profondamente segnato il cinema contemporaneo. Oggetto di un convinto sostegno da parte della critica europea dagli anni Cinquanta a oggi, il ...
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Produttore cinematografico e realizzatore di film d'animazione e di storie a fumetti statunitense (Chicago 1901 - Burbank 1966). Creatore di personaggi famosi in tutto il mondo, da Mickey Mouse (Topolino) [...] attività anche al mondo dei fumetti per l'infanzia, acquistandovi ben presto una posizione dominante. Dal 1929 cominciò per il cinema la serie delle Silly symphonies (tra cui celebri The skeleton dance, 1929, e Three little pigs, 1933), mentre nel ...
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Attore tedesco (Hannover 1902 - Lugano 1987). Si affermò nel cinema nel 1926 come protagonista di Metropolis di F. Lang. Sobrio e incisivo, riscosse un grande favore di pubblico. Tra i suoi film: Asphalt [...] (1929); Brand in der Oper (1930); Gloria (1931); Barcarole (1935); Der grosse König (1941); Das Konzert (1944) ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] tra cui Hasan wa Na'īma, 1958; Fī baytina raǧul, 1961, A casa nostra c'è un uomo; al-Haram, 1964).Il cinema, invece, è quasi completamente assente in Oman, dove i primi film sono comparsi negli anni Settanta, legati, ancora una volta, alla produzione ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...