Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] scena, che a volte si avvale delle strutture visive dei fenomeni e altre volte ricrea e allarga infinitamente l'orizzonte del visibile. Il cinema è nello stesso tempo l'i. forma di Lang e l'i. fatto di Rossellini, l'i. inconscio di Luis Buñuel e la ...
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Regista e attore di cinema sovietico, nato a Belozerka, in Ucraina, il 25 settembre 1920. Compie studi teatrali a Rostov sul Don, lavora nel cinema dal 1946, a Mosca, come assistente di S. Gerasimov, con [...] di M. Šolochov: tutte opere che se hanno dato spazio a B. fra i registi rappresentativi della generazione di mezzo del cinema sovietico, anche con buon consenso di pubblico, hanno lasciato non di rado dubbiosa la critica per il loro accademismo e per ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] così a insediarsi all'interno dello sguardo e del suo rapporto con il mondo. Egli fu il primo a capire che l'occhio del cinema poteva dar forma, grazie al m., a questo costitutivo raddoppiamento della visione in cosa vista e atto del vedere, a questo ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] Roma 1997.
F. Rossi, Le parole dello schermo. Analisi linguistica del parlato di sei film dal 1948 a1 1957, Roma 1999.
R. Setti, Cinema a due voci. Il parlato nei film di Paolo e Vittorio Taviani, Firenze 2001.
F. Rossi, La lingua in gioco, Roma 2002 ...
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Moviola
In origine, nome brevettato angloamericano, comp. di movie "cinema" (presente come primo elemento compositivo in marche di macchine da ripresa), e -ola, suff. di nomi come pianola, radiola, e [...] altri, che richiama l'idea della sonorità. Nella tecnica cinematografica, apparecchio per il montaggio di un film, costituito di un proiettore, di un apparecchio fonoriproduttore e di uno schermo di piccole ...
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– L’avvento del digitale e la ‘nuova’ immagine cinematografica. Il macrogenere fantastico. I film sui supereroi e la serialità. L’inattuale attualità del cinema di Clint Eastwood. Bibliografia
L’avvento [...] la pellicola 70 mm e dar vita a una narrazione che è anche una meditazione sull’origine e la fine del cinema stesso.
All’interno del macrogenere del fantastico è possibile poi collocare quei film che riuniscono e mescolano insieme storia, mito, epica ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] in cui è uno straordinario bambino-robot che aspira a diventare umano per essere amato.
Tra Europa e Oriente
Il cinema europeo degli anni Novanta ha spesso privilegiato il punto di vista infantile, in quanto prospettiva di grande ricchezza umana e ...
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Pellicola
Redazione
La p. è il mezzo impiegato nel cinema per realizzare documentazioni filmate con funzioni diverse nelle fasi della produzione e della distribuzione: dalla ripresa delle immagini, [...] ancora prevalentemente compiuta su p. rispetto alla modalità digitale, alla proiezione delle stesse mediante copie stampate dal duplicato del negativo originale. Essa è un lungo nastro, o striscia, di ...
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Attrice cinematografica americana (Brooklyn, New York, 1905 - Hollywood 1965); nel cinema a 17 anni, fu ritenuta una fra le più affascinanti dive del cinema muto: It, 1927; Red hair, 1928; Three weekends, [...] 1928; The wild party, 1929; No limit, 1931 ...
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Caratterista
Mino Argentieri
È dalla tradizione teatrale che il cinema ha mutuato la figura del caratterista. Nell'Ottocento si era soliti discernere in un ordinamento ove si diversificava 'il primo [...] carattere' dal 'secondo' e dal 'mezzo carattere', distinzioni ancora attuali. Sotto queste denominazioni si assiepano attori che passano dalla macchietta al tipo, svolgono ruoli di contorno che insaporiscono ...
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cinema
cìnema s. m., invar. – Forma accorciata (sull’esempio del fr. cinéma) di cinematografo, penetrata largamente nell’uso così da soppiantare quasi interamente il termine originario (soprattutto nel sign. di sala cinematografica: andare...
tecnico
tècnico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. technĭcus, gr. τεχνικός, der. di τέχνη «arte»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo alle applicazioni e realizzazioni pratiche di un’arte, di una scienza o di una disciplina, di un’attività: nozioni...